Animazione al Romics
[CINEMACITA’]
Come sempre il Romics, Festival del Fumetto, dell’animazione e dei Giochi, fa capolinea alla Nuova Fiera di Roma, per attirare a sé i suoi fan più accaniti. Giunto alla sua IX edizione, quest’anno il Romics si può avvalere di numeri abbastanza ottimistici, con settantacinque mila presenze a suo seguito.
Tra fumetti, incontri, mostre e videogame, ciò che caratterizza il Festival del fumetto è anche il reparto delle proiezioni, come il ben famoso Gala del Doppiaggio.
Ricordiamo, infatti, che il Romics oltre ad essere organizzato dalla Fiera di Roma, è anche supervisionato da I Castelli Animati: Festival internazionale del Cinema e dell’Animazione.
Produttori e distributori Home Video, accorrono con i loro progetti, presentandoci in questa edizione un bel programma con i fiocchi: molte sono state le pellicole proiettate alla Sala Grandi Eventi e Proiezioni del Padiglione 12. Le prime visioni sono state caratterizzate da Caillou, George della Giungla e del film animato dei Transformers.
L’anteprima del nuovo lungometraggio animato del gattone robotico Doraemon, è stato presentato dal Consigliere dell’Ambasciata Giapponese, Mr. Seiichiro Takahashi, che ha espresso la sua speranza verso un interesse sempre maggiore, da parte del pubblico italiano, per l’essenza della cultura e della vita giapponese.
In lingua originale, invece, è stato presentato il primo lungometraggio della serie d’animazione giapponese Tengen Toppa Gurren_Lagann: Childhood’s end (con il suo seguito The Lights In The Sky Are Stars ), capolavoro dello studio Gainax, artefice del famoso Evangelion. Proprio quest’ultimo ha avuto la sua anteprima, nell’attesa versione del film Evangelion 2.0 You can (Not) Advance, presentata dal Membro del Ministero degli Affari Esteri Giapponesi per gli Anime, esperto di j-culture, Takamasa Sakuri, che inoltre ha tenuto una conferenza sulle nuove tendenze del cinema d’animazione giapponese.
Proprio nelle conferenze, rivolte all’animazione, abbiamo potuto anche assistere al progetto di trasposizione del racconto filosofico a fumetti del noto Guido Bozzelli, in “Zil Zebub- teoria e pratica per la trasformazione in un film digitale”, presentato da Alessandro Amoducci, Roberto Perpignani e Grazia De Stefani Bozzelli.
Il resto delle proiezioni si sono suddivise su tante altre “rivisitazioni”: abbiamo assistito al già conosciuto Wall-E, orgoglio della Walt Disney Studios Home Entertainment, come Valzer con Bashir, la serie tv classica Astroboy e Wallace e Gromit.
Una grande rilevanza ha avuto la serie, ormai di culto, Death Note, un grande fenomeno di massa che ha attirato gli Italiani, ideato e scritto da Tsugumi Ohba e disegnato da Takeshi Obata. La serie ha anche monopolizzato il Festival per quanto riguarda la sezione del doppiaggio, con un evento speciale che ha introdotto proprio il lavoro del doppiaggio, con il direttore Anton Giulio Castagna e Flavio Aquilone, la voce del protagonista dell’anime, ovvero Light “Kira” Yagami. Insieme a loro si è unito anche Stefano Crescentini, interprete del detective “L”, seguito da Yuri Bedini l’assistente al doppiaggio della serie, Germana Savo, interprete di Misa Amane e Leonardo Graziano, nel ruolo di Tota Matsuda: parlando delle proprie sensazioni, e dell’esperienza abbastanza intensa del doppiaggio, ci siamo addentrati nella primaria differenza tra doppiare un anime e un film con attori in carne ed ossa.
Tra difficoltà di immedesimazione nelle complessità dei loro personaggi e il seguire il labiale dell’anime, che riprende ovviamente la lingua originale Giapponese, riusciamo a comprendere come il Doppiaggio sia un’arte raffinata e particolare, di massima importanza nel nostro paese.
Sulla base del Gran Gala del Doppiaggio, degna di nota, resta la storia del Doppiaggio, che quest’anno ha visto come protagonisti, lo studioso ed esperto di Storia del Cinema, Gerardo di Cola, autore de Le voci del Tempo Perduto e di Michele Kalamera, l’attore e doppiatore, che ha donato la sua voce all’intramontabile Clint Eastwood.
Il processo di identificazione, da attore americano al suo doppiatore italiano, è stato il tema principale della lezione, con Kalamera che attraverso la sua grande esperienza, ha spiegato per bene l’evoluzione che ha subito la sua voce, negli anni, interpretando Eastwood, fino alla grande resa dell’ultima pellicola Gran Torino.
Indimenticabile, inoltre, l’omaggio al grande Oreste Lionello, attore comico e voce ufficiale di Woody Allen (senza dimenticare la sua perfomance vocale di Gene Wilder in Frankenstein Junior), presenziato dalla figlia Cristiana.
Vi lasciamo così, con la lista dei vincitori, per quanto riguarda il Concorso I Castelli Animati- Tuttodigitale- Romics, dandovi appuntamento, ovviamente, alla prossima edizione.
Gran Premio: Wall-E, Walt Disney Studios Home Entertainment
Premio speciale della Giuria: Valzer con Bashir, Lucky Red
Miglior Lungometraggio: Ex-aequo Origine e Un’estate con Coo, edizioni Kaze
Miglior Lungometraggio classico: Pinocchio, Walt Disney Home Entertainment
Miglior Qualità tecnica: Wall-E, Walt Disney Studios Home Entertainment
Miglior Raccolta di una serie TV classica: Astroboy – Final Episodes, Dolmen Home Video – Yamato Video
Migliori Contenuti Extra: La Bella Addormentata nel bosco, Walt Disney Studios Home Entertainment
Miglior Raccolta di una serie TV: Death Note, Panini Spa
Miglior Raccolta di cortometraggi: Wallace & Gromit – Inizia l’avventura, Dall’Angelo Pictures
Alessia Grasso
Alessia Grasso, animazione, martelive, martemagazine, Romics, rubrica cinemacittà