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Vademecum per le vacanze

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[TRIP: NOTE DI VIAGGIO]

viaggiCi siamo. La valigia è lì, vuota davanti a noi, sul letto. C’è chi la prepara una settimana prima, chi la fa a rate, chi (come me) ci pensa solo la notte prima di partire. Per qualcuno è un incubo, per altri un piacere, perché in fondo segna l’inizio della vacanza. Che si vada al mare, in montagna, sulle spiagge nostrane o verso mete lontane, il dilemma è sempre lo stesso: COSA METTO IN VALIGIA?
Il primo consiglio di questo vademecum è:
METTETE IN VALIGIA TUTTO IL RISPETTO CHE POTETE PER I POSTI CHE STATE ANDANDO A VISITARE
. Il fatto di essere in vacanza non ci autorizza a regredire mentalmente. Le spiagge, i boschi, i prati, le strade cittadine non si puliscono automaticamente. Il servizio è costoso e non è che siccome paghiamo le tasse possiamo buttare tutto in terra, tantospazzatura1 poi passa qualcuno a raccogliere.
Ricordatevi inoltre che i luoghi che visitate non sono parchi a tema, dove la sera, finita la baraonda non resta più nessuno. Un occhio di rispetto quindi anche per le persone che vivono dove state andando. Ci sono tradizioni e abitudini che vanno tenute in conto.

Detto questo arriva il secondo consiglio:
PORTATEVI UN PO’ DI SANA CURIOSITÀ
. Basta ordinare spaghetti alla bolognese a Kathmandu, per poi lamentarvi che sono scotti! Basta pretendere a tutti i costi il frigo bar e l’aria condizionata nel deserto. Se volete la pasta al dente andate a farvi un bel giro a Roma, o in uno qualsiasi dei bellissimi posti di casa nostra. Il voler trovare altrove gli standard di vita che abbiamo da noi, significa snaturare altri contesti e creare molto spesso enormi danni ecologici. Fate almeno un tentativo e assaggiate i sapori locali. Molto probabilmente troverete qualcosa che vi piace. Mal che vada, tornerete a casa con qualche chilo in meno…

Una terza dritta:
NON LASCIATE A CASA LA COSCIENZA E CONSUMATE RESPONSABILMENTE
. Il che significa: cercate soluzioni di viaggio che portino benefici nei luoghi in cui vi recate. Ergo: spesso ci sono produzioni locali che nel corso degli anni vengono soppiantate da prodotti diciamo più internazionali con gravi danni all’economia del posto. spazzatura2Informiamoci allora su quali sono, ad esempio, le birre locali, o la frutta coltivata in loco, i piatti della cucina tradizionale. Certo, fate sempre attenzione a evitare infezioni e informatevi sul sito www.viaggiaresicuri.it sulle condizioni igienico-sanitarie del posto e le vaccinazioni consigliate, ma sforzatevi di creare ricchezza che venga ridistribuita il più possibile direttamente fra la gente del posto.

L’ultimo consiglio è:
PORTATE OCCHI, ORECCHIE E NASO
: guardatevi intorno, annusate e assaggiate. Passiamo già in apnea tutto il resto dell’anno!

Buone vacanze a tutti, ci risentiremo a settembre!

Amanda Ronzoni

Amanda Ronzoni, martelive, martemagazine, Trip: note di viaggio, vacanze, viaggi

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