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Festival delle Letterature presenta Lunar Park – Scritture stralunate

vinicio_capossela
[LETTERATURA]

vinicio_caposselaROMA- Nel cuore di Roma, immerso nella suggestiva cornice della Basilica di Massenzio, torna puntuale anche quest’anno il Festival delle Letterature, giunto ormai alla sua ottava edizione.
Come da prassi ormai consolidata, si alternano sul palco del festival grandi nomi della letteratura italiana e internazionale. Il titolo dell’edizione di quest’anno è Terra-Luna: una infinita risonanza, e ogni serata ha un sottotitolo lunare, dedicato all’artista che vi partecipa e alla sua arte.

La serata del 29 maggio, dal sottotitolo Lunar Park – Scritture stralunate, ha visto sul palco lo scrittore romano Edoardo Albinati e Vinicio Capossela, insieme a Costantino Chinaski.
Edoardo Albinati, classe 1956, ha esordito nel 1988 con la raccolta di racconti Arabeschi della vita moral, edito da Longanesi; da allora ha continuato a scrivere per diversi editori: il suo ultimo romanzo è Tuttalpiù muoio, scritto con Filippo Timi ed edito da Fandango nel 2006.
Al festival ha presentato un racconto inedito, letto da lui stesso, con voce un po’ tremante: di certo per l’emozione che provoca trovarsi di fronte a 2000 persone in silenzio, in un’atmosfera resa magica dalle rovine della Basilica e dalle luci sapientemente posizionate per valorizzarne sporgenze e rientranze.
Ad Albinati, così come a tutti gli ospiti della manifestazione – un po’ culturale e un po’ mondana -, è stato richiesto di scrivere un testo sul tema prescelto, in questo caso la Luna: protagonista sullo sfondo, ma fondamentale, del racconto dello scrittore romano che in esso affronta, con un punto di vista quasi giornalistico, un tema di purtroppo continua attualità come quello della pedofilia.

Seguono il cantautore e scrittore Vinicio Capossela e l’eclettico e indefinibile Costantino vinicio_capossela_e_chinaskyChinaski, che propongono al pubblico letture dal loro libro di recente pubblicazione In clandestinità. Mr Pall incontra Mr Mall, Feltrinelli.
Non solo autori, ma amici, i due scrittori condividono i ricordi del contesto milanese in cui hanno vissuto negli stessi anni, essendo coetanei: Capossela ha 43 anni, Chinaski uno in più.
Anche Capossela, come Albinati, presenta un inedito, che più che un racconto sembra una visione fantastica in cui realtà e immaginazione si fondono strettamente come in un sogno. Lo stesso farà anche Chinaski, i cui arditi giochi linguistici non mancano di acutezza e di riflessione; il tutto accompagnato dalla chitarra di Alessandro “Asso” Stefana, che risuona nello spazio aperto della Basilica.
Ma è solo dopo che la serata arriva al suo apice, quando cioè Mr Pall incontra Mr Mall.
Il testo dei due autori viene da loro stessi messo in scena, più che letto, in forma di un vero incontro di boxe con tanto di gong a scandire i round e come negli incontri tra professionisti, il pubblico si diverte. Ma riflette anche, ride e piange con chi di volta in volta vince o cade al tappeto.
Al termine della serata il gazebo in cui sono in vendita i libri degli autori è letteralmente preso d’assalto dai presenti, che si apprestano a fare l’ennesima fila – dopo le due lunghissime già fatte: la prima per prendere il biglietto, la seconda finalmente per entrare -, per aggiudicarsi una copia dei libri dei loro amati autori.
In questa come nelle altre serate, il Festival delle Letterature si conferma un’utile occasione per avvicinare il pubblico alla lettura; ma soprattutto per avvicinare quest’ultimo agli autori, troppo spesso considerati lontani e irraggiungibili.

Chiara Macchiarulo, Festival internazionale delle letterature, letteratura, martelive, martemagazine, News

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