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Nicola Conte

nicola_conte
[ MUSICA ]

nicola_conteROMA- Quando dobbiamo recarci a sentire una serata jazz le aspettative sono quelle di trovare poca gente o adulti che oramai sono devoti alla “musica delle musiche”. Ma quando ci troviamo davanti una serata come quella che il Circolo ha ospitato lo scorso 22 maggio, con il nome di Nicola Conte e la sua band al completo,le aspettative del pubblico si allargano in maniera inaspettata.

Devo esser sincero, ai presenti l’atmosfera poteva sembrare quella di un bar di New Orleans, dove la gente sorseggia qualsiasi bevuta disponibile con sottofondo musicale che viene da quel genere un po’ ostile per chi non lo segue con grande passione. Ma il nome di Nicola Conte rimanda subito a un suono italiano, leggero, trascinante, emotivo, completo. Infatti, per quella parte di pubblico che parlava forse un po’ troppo ad alta voce per assaporare ogni minimo suono che proveniva dal contrabbasso, dal pianoforte, dalla batteria o dalla chitarra di Nicola Conte stesso, che venivano suonati come se gli artisti in questione usassero una propria parte del corpo, le altre persone chiedevano il silenzio e anche Nicola stesso, uomo timido all’apparenza ma oramai di grossa e completa fusione con la musica, si è permesso di chiedere se poteva suonare un brano calmo e leggero. Nicola_conte_1
Momenti bellissimi: tutto il locale e i più distratti cadevano nel silenzio più assoluto, per immergersi completamente nello stile che Conte ha eretto a sua portabandiera: suoni derivanti da un jazz più sofisticato, un nu-jazz acido che porta via con sè ogni pensiero e fa immergere l’ascoltatore in un viaggio in atmosfere paradisiache, quasi irreali. Momenti entusiasmati anche quando con l’apparizione della cantante della sua band, Alice, si è raggiunta la piena e completa enfasi del pubblico.
Tra inediti, canzoni dedicate all’amore che, secondo Nicola, come dirà nuovamente in maniera molto timida, non vengono più composte, e canzoni tratte dall’ultimo bellissimo album Rituals, la serata si conclude con il pubblico che, quando la band saluta per andarsene, con un lunghissimo applauso, le implorerà di ritornare a suonare almeno un’altro pezzo.
Ancora bellissimi momenti regalati: ed è questa la vera forza del jazz e di come Nicola Conte reinterpreta a sua maniera l’essenza di questo genere. Non si riesce proprio a distaccarsene completamente quando queste sonorità entrano nell’anima…

Iacopo Castellani, jazz, martelive, martemagazine, musica, News, Nicola Conte

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