Teatro allo Scalo
[TEATRO]
ROMA- Il piccolo ma tanto accogliente Teatro allo Scalo ha ancora una volta ospitato i suoi artisti e intrattenuto il suo pubblico senza però particolari artifizi, né magie.
Lo scorso 5 aprile infatti ha presentato una serata in musica: un omaggio, un tributo rivolto ai grandi cantautori italiani, ormai scomparsi, intitolando appunto questa performance Stasera li canto.
A rompere le righe del silenzio è stata l’intonazione vocale di Bruno De Stephanis, ideatore di questo spettacolo.
Una voce tenue, priva di impostazione, che lui stesso decide di non forgiare, sottolineando con rigore di non essere un cantante professionista e di voler esprimere e portare in scena solo la musica.
Il suo intento infatti, non è né quello di imitare i grandi cantautori, né di ricorrere a loro per emergere come vocalist. La volontà di Bruno De Stephanis, accompagnato da Mauro Valentino alla tastiera, è stata in questa occasione, e sarà, nelle loro prossime esibizioni, quella di continuare a ricordare i grandi della musica italiana attraverso un tour metaforico a suon di musica.
I famosi evergreen sono stati infatti i protagonisti della scena, che ci hanno fatto rivivere forti emozioni sulla base di note musicali che risuonano nelle testa come battiti cardiaci di cui non si può fare a meno.
Bruno ha aperto la scena con i grandi cantautori genovesi: Luigi Tenco e Fabrizio De Andrè che emozionano l’anima sempre e sono in grado di far vibrare l’ugola anche ai “non cantanti di professione”; a seguire la cover di Umberto Bindi, Ivan Graziani, Bruno Martino. E ancora gli indimenticabili e irrefrenabili sound di Renato Carosone e Rino Gaetano, fino a giungere alle dolci melodie di Lucio Battisti, Mia Martini, Modugno.
La parola prosegue con la fantasia di Gaber e tanti altri, che hanno scandito, inciso come dischi, la vita di molti; il tutto su nuovi arrangiamenti in stile blues, jazz e rock.
Insomma, uno spettacolo sull’ onda dell’intramontabile musica tutta da scoprire e riscoprire. Tutto questo per lasciare libero il suono, l’istinto e le emozioni.
E a questo scenario si è aggiunto un ‘ospite d’eccezione: Gino Santercole, con quella sua voce calda inconfondibilmente e tremendamente coinvolgente, che ci ha completamente stregato con la sua simpatia, con le sue storie e le sue canzoni mozzafiato.
Insomma, uno spettacolo da riproporre e da non perdere per poter tornare, almeno per una sera, indietro nel tempo, rimanendo però nel presente.
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