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Modena City Ramblers premiati da Amnesty

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MCR_1[MUSICA]

Roma 27 marzo 2009, i Modena City Ramblers ricevono il premio “arte e diritti umani” di Amnesty International per essersi distinti come promotori dei diritti umani, portando in giro una musica legata al sociale con autorevolezza e credibilità.
Il loro brano “Ebano” ha vinto il premio Amnesty Italia per la musica ed è stato inserito nella compilation 16×70, un album di musica per il sociale.
Massimo Ghiacci, bassista della band, sostiene che, dal punto di vista non solo musicale,  esiste un’Italia trasversale che si opera e rivendica i diritti umani, fatta di persone che non vedremo mai nelle prime pagine dei giornali e che si prodiga attraverso mezzi non convenzionali.

Amnesty in Italia è nata nel 1975 e come movimento internazionale nel 2011 arriverà ai 50 anni di fondazione. Tra le prossime iniziative c’è la campagna “Più diritti Più sicurezza” che si muove, successivamente al crollo delle torri gemelle e la guerra in Afganistan, contro la guerra del terrore ad esempio, attraverso la chiusura del centro di detenzione di Guantanamo e contro tutte quelle politiche che sostengono che, per combattere il terrore, bisogna usare il terrore stesso. Mentre, nei prossimi mesi, partirà una campagna molto importante sulla povertà come effetto di politiche basate sulla violazione dei diritti umani.

Per quanto riguarda il futuro dei Modena City Ramblers, l’11 aprile usciranno con un nuovo album Onda Libera che aprirà le porte a un nuovo tour per il mondo che li porterà in Canada e negli USA.
Hanno avuto stravolgimenti continui nella formazione, dall’abbandono di Cisco, frontman e voce storica, alla scomparsa di Luca Giacometti, ma continuano ad esistere e a portare in lungo e in largo la loro musica in maniera genuina e umile, a riscuotere successi e a produrre progetti paralleli mediamente riusciti.

Amnesty International, martelive, martemagazine, Modena City Ramblers, musica

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