Filippo Scozzari, XXXX! Racconti Porni
LIBRI- Ristampati in edizione ampliata per i tipi Maxima Amoralia della Coniglio Editore, XXX! Racconti Porni di Filippo Scòzzari è una lezione antiporno irriverente, parossistica e surreale. Irritante ma divertente, la fantasia di Filippo Scòzzari (classe 1946, fumettista, scrittore e co-fondatore, tra gli altri, della rivista Frigidaire con Andrea Pazienza) oltrepassa i limiti del buongusto, dei tabù, del perbenismo: ci catapulta in un mondo dilatato da organi sessuali umani e animali, penetrato da odori e fluidi corporali e messo a tacere dalla violenza immediata e istintiva della primigenia creatura.
Robin Hood e Lady Marian, Beppe d’ Arimatea, il trentatreenne Giù e Su, Mazinga, la Madonna, Garibaldi e Anita, Hitler, Zorro: dissacrante e provocatore, Scòzzari non risparmia nessuno, non sottrae nemmeno la più pura figliola nè l’immacolata concezione alla furia della sua fantasia. E così, racconto dopo racconto, spaziando dal noir alla fantascienza, siamo trascinati in un vortice di spietata analisi degli impulsi umani, maschili e femminili, in un’orgiastica visione del mondo che trova nel sesso merce di scambio, desiderio brutale e impulsivo, utilità, godimento e noia.
Dove tutto trae la sua origine, l’autore affonda le dita e scava nelle viscere di un mondo corrotto eppure compiaciuto di sì, un mondo in cui finanche le macchine non hanno reso meno umani gli uomini, ma ne sono stati corrotti, assorbendo la stessa folle pulsione libidinosa.
Uomini, donne, animali e computer, tutti spinti dall’impulso dell’accoppiamento osceno, incestuoso, sfrenato e utilitaristico descritto dall’autore esattamente in chiave pornografica e surreale insieme, ma mai erotica.
Scozzari infligge stilettate nello stomaco e, se disturba la digestione del vostro tè e biscottini delle 5, non vi procura un antiemetico, ma gongola: il suo intento è riuscito, ha violentato le vostre coscienze.
I cinquantuno Racconti Porni citano, giocano, dissacrano e sconvolgono con la loro brutalità impastata di deiezioni e umori genitali attraversando le coscienze, la storia e le leggende. Ma la morale è una ed è un sogno, alla fine di questa sorta di cura Ludovico di kubrickiana memoria. Una morale che ancora una volta cita e stravolge. Ci ho sempre un sogno: che uomini e donne da sempre impegnati a combinare porcherie, si impegnino a ripristinare le antiche e azzurre condizioni in cui si trovava la terra, affidata loro dal Locatore. Che si ritrovino gli antichi rispetti, che le donne siano La Donna, da venerare su un altare senza stuprare, schiavizzare e picchiare e che gli uomini siano L’Uomo, anch’egli su un altare dal quale non scendere più perchè non si compiano ancora Pulizie Etniche, Soluzioni Finali e altre simili nefandezze.
Che il Pensiero sia il vero organo sessuale, grande motore delle nostre azioni, contro la Banalità e verso l’Intelligenza. “Alleluia, deficienti. Ci voleva tanto?”.
Filippo Scòzzari, XXXX! Racconti Porni, Coniglio Editore, pag 144, p 12
di Brunella Bianchi