Eva Mon Amour_ Senza niente addosso
[MUSICA]
Venerdì 23 gennaio gli Eva Mon Amour hanno presentato il loro nuovo album al Circolo degli Artisti. E’ stata questa la partenza di una tour che ne ha di tappe da fare e che vedrà quasi tutti i fine settimana la band esibirsi in molte città italiane ( le date precise sono visibili su www.myspace.com/evamonamour e sul sito www.evamonamour.com). Senza niente addosso sono undici tracce più una bonus track disponibile in download esclusivamente nel contenuto multimediale interno al CD. L’album è stato ultimato a fine 2008 e segna il culmine di un lavoro che, a più riprese, è durato oltre un anno e che si è svolto in molteplici location, come le Officine Meccaniche a Milano e il Metropolis Studio di Londra.
Emanuele Colandrea voce e chitarra del gruppo, Corrado Maria De Santis alla chitarra, il tastierista Matteo Scannucchio e il batterista Fabrizio Colella, non sono nomi nuovi nel panorama della musica italiana. Gli Eva Mon Amour sono infatti i quattro componenti rimanenti dei Cappello a Cilindro, le cui sonorità, anche per le caratteristiche vocali del cantante, in realtà sono ben riconoscibili nonostante un progetto e una tematica del tutto nuove. Con questo nuovo nome e progetto, come loro stessi affermano, vorrebbero evocare l’ “amore in senso totale, l’amore per la prima donna che è stata oggetto d’amore per un uomo. Un amore in tutte le sue sfaccettature”.
La performance inizia dalla fine dell’album, o meglio dalla bonus track :“Odio le tue risposte brevi e le stronzate che ti bevi”. Delle varie sfaccettature dell’amore che gli Eva Mon Amour analizzano e presentano nei loro brani questa non è di certo la più ottimista, ma il messaggio ai presenti in quel momento è un altro: si nota chiaramente la voglia e l’orgoglio di dare finalmente una voce alla loro creatura musicale. I brani sono suonati tutti di fila, tra l’uno e l’altro solo qualche parola del cantante o solo il titolo. Le esecuzioni si caratterizzano per una forte intensità emotiva, molta energia e convinzione, visibile anche mimicamente…
I pezzi sono accomunati da una struttura semplice e chiara che arriva facilmente al pubblico e che ha la capacità di rimanere nella testa dell’ascoltatore, una di quelle volte in cui chi è rimasto felicemente colpito esce dal concerto canticchiando qualche parola e qualche motivetto principale che ha appena sentito. E’ questo il risultato tipico del carattere melodioso dei pezzi, delle frasi spesso dure nel loro significato, ripetute più e più volte, che colpiscono, e sulle quali si concentra il brano. Da questo stile dei brani che per adesso ha visto privilegiare le sfumature un po’ tristi e pessimiste dell’amore si distaccano “Indi” e “ Si corre”.
In realtà il primo dei due pezzi è stato fin dagli esordi ed è tutt’ora il vero cavallo di battaglia del gruppo. “Indi” infatti era già uscita in una prima versione nel maggio 2008, sempre da maggio è disponibile anche in download ( insieme a “See you soon” e “Sempre più spesso”) su iTunes. Il brano è stato poi selezionato per fare parte della compilation che ha rappresentato l’Italia all’Indipendent Day ed ha anticipato l’uscita dell’intero album. In magazzino è anche la realizzazione di un videoclip per la regia di Diego Lazzarin. Eppure “Indi”, brano che anche durante il live è stato premiato dagli stessi autori con un bis, e che ha finalmente visto il pubblico accennare qualche movimento corporeo, presenta un ritmo e una lirica differenti rispetto agli altri. Indi come tante cose, ma soprattutto come indipendente, autentico, libero…forse sarebbe preferibile proseguire il progetto sulla scia del messaggio, finalmente positivo, che lascia questo brano!
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