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Diario tragicomico di una crisi

evakent
[L’ILLETTERATA]

evakentLa disquisizione/presentazione al MEI appena trascorso dei LibriMusica è stata una cosa che mi ha incuriosita molto e mi ha costretta a pensare seriamente quanto l’incredibile mondo della letteratura abbia sempre infinite possibilità di evoluzione. Poi torno in città e mi imbatto nella presentazione di un progetto davvero singolare, promosso da Aprile Editore e il cui autore non è altri che un membro stimatissimo dei RazMataz, gruppo indie folk rock italiano.

Giusto lo scorso martedì 2 dicembre al Tuma’s Book Bar di San Lorenzo a Roma, Emanuele Martorelli, chitarra e voce dei RazMataz, ha presentato la sua prima fatica letteraria che altri non è che un LibroMusica con tanto di due tracce video animate!
Ragazzi, tale la curiosità ho passato quel che restava della notte a leggere, ascoltare e guardare, partendo proprio dal libello (nell’accezione di “piccolo libro”) dal titolo D’un tratto Piero, per poi approdare al Cd/Dvd dal titolo emblematico Diario tragicomico di una crisi.

Lo stupore è stato crescente, più avanzavo nella lettura più mi rendevo conto che ciò che avevo tra le mani, pur essendo l’ennesimo scritto che parlava dell’annoso problema del precariato, lo faceva in un modo davvero interessante e inaspettato, intrecciandovi la vita vissuta di un giovane alla porta dei trent’anni che, come tanti, vive una crisi esistenziale dettata in primo luogo dalle non offerte che la società gli propone.
Piero, protagonista assoluto della vicenda si ritrova con le sue gambe che non ne vogliono più sapere di muoversi, che corrono sul posto, che lo costringono ad una muta immobilità esistenziale in una stanza, che è un viaggio interiore alla scoperta di sé, dei proprio incubi, delle possibilità della vita che la realtà ci propone ogni giorno.
Racconti surreali ed umoristici si intrecciano a momenti di vita ancora più tremendamente comici, ma ricchi di un’ironia noir e di un sarcasmo sottilmente evidente, davvero sorprendenti: a tratti sembra di sprofondare di traverso in un film di Bunuel, a tratti di ritrovarsi davanti a Totò, a volte solo di avere davanti la voce arrabbiata di un giovane come tanti, ma con una vena artistica spiccatamente fantastica (in tutti i sensi).

Interamente scritto, prodotto ed arrangiato dallo stesso Martorelli con la collaborazione musicale dei RazMataz tutti, quel che ne esce fuori, alla fine della lettura divertita, dell’ascolto delle tracce musicali che proseguono idealmente la sagacia della scrittura narrativa, arricchendola con sarcastiche considerazioni sul mercato discografico e sul mestiere del musico, e arrivando finalmente alla visione delle tracce video, quel che ho concluso è che questo Libro Musica merita davvero di essere letto…ascoltato…visto…in una sorta di caleidoscopico movimento multimediale moderno.
Allora ho deciso che volevo ringraziare l’autore di persona e, magari, riuscire anche a rivolgergli qualche domanda sul suo progetto musical letterario…

Ciao Emanuele come è nata l’idea di questo libro?
Devo dire che l’idea è stata abbastanza immediata, spontanea tant’è che il libro è nato in pochi giorni (inizio e fine subito, lo sviluppo intermedio negli altri 15 giorni…).

Con il racconto del tuo personaggio intrappolato in questa sua delusione e in questo status sociale di precario (che condividiamo in molti n.d.r.) che cosa volevi comunicare ai tuoi lettori?
La crisi di cui parlo nasce dal fatto che mi è sembrato che in questi tempi di grandi slanci comunicativi, mi sembra che alcuni momenti di questo tipo che colpiscono alcune fasce d’età che vivono una situazione non ben configurata e delineata, almeno lavorativamente parlando non vengano presi in considerazione, come se fossero messi alla berlina, per esempio in tv se ne parla al limite con toni sensazionalistici, ma senza mai dare un’impronta “seria” al problema…Io sviluppo il tema in una forma molto interiore, il personaggio è chiuso in una stanza e questo rappresenta proprio l’impossibilità di comunicare con il mondo, anche se poi alla fine il sottotesto che si evince la dice lunga su tante cose.  

Secondo te le commistioni tra generi artistici in che modo possono contribuire a sviluppare al meglio sia il settore musica che il settore letteratura?
Dipende sempre da come nasce il progetto. Per quanto mi riguarda è stato impossibile per me scindere le due cose. Questo tipo di lavoro non poteva non svilupparsi in questo modo. Mi sono reso conto che tutto quello che facevo ripercorreva una sorta di filo logico che si percepisce nell’opera tutta e gli dà un valore aggiunto, dando la possibilità al lettore/ascoltatore di avere diverse letture dello stesso lavoro artistico.

Emanuele, vuoi aggiungere qualcosa da far sapere ai tuoi lettori?
Innanzitutto spero di avere dei lettori…forse direi che nel libro emerge una sorta di umorismo un po’ macabro, nero, che si trova anche nelle canzoni, quindi…attenzione cari miei!!!

Grazie Emanuele, mentre a voi, cari lettori, vi auguro una buona video/ascolto/lettura…e fatemi sapere la vostra opinione!

Emanuele Martorelli, D’un tratto Piero, Aprile, pg 59+ Cd/Dvd, € 10.00

evakent.74@gmail.com

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