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When I was younger so much younger than today

[MUSICA] 

Il Circolo degli Artisti riapre finalmente al pubblico (perchè preferiamo pensare che sia stato chiuso finora, giusto?) e ritornano i germanici NoTwist.
Qualche chioma colorata che si vede in giro stavolta arriva dalla Renania, e non dalla Garbatella, ma cosa cambia? Poco, se non che la sterminata fila per le birre, per gli alemanni proprio non vale il premio.

Enorme la quantità di persone che arrivano senza biglietti e trovano frustrata la propria speranza di entrare. O almeno frustrata a metà, perchè “Nel giardino sì, ma dentro no. E tanto il concerto lo trasmettiamo sul maxischermo, non preoccuparti” – tradotto: non si vede un tubo, ma intanto prendi un paio di consumazioni…

E sì che sono passati sei anni dall’ultimo neon golden (quanti ci saranno arrivati per le vie impervie dei nostri aldo, giovanni & giacomo?), ma i nostri eroi sembrano averli trascorsi attenti e immutati, se non per qualche capello in meno, nei frigoriferi da cui vengono fuori pure i ragazzi dall’altro lato del palco. Nessuno sotto i venti.
Niente All Star, fedeli alle Asics, niente jeans Hipster, non si tradisce il loose fit di inizio millennio. Noi non siamo quelli dell’I- pod generation.
E sul palco, tirano adesso due telecaster vintage – in fondo, in sei anni qualcosa sarà pure cambiato, no?

Concerto intenso, spazio minimo all’elettronica, più garage band che Elektro German.
Lì sotto stipati, c’è un’umidità colombiana. Si esce, si rientra: tanti amici, anche sponsor (Paolo Sorrentino, per esempio, che dei “cugini” Lali Puna qualche pezzo ha utilizzato nei suoi film).
Il tempo vola, come sempre qui…saluti a tutti! Non ci rivedremo mica tra altri sei anni? Ah, prima di andare via…non è che ci suonereste “Consequence” per favore?

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