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Irene Grandi Live @ Girifalco (CZ)

16 agosto 2008: la festa del paese è al massimo fulgore e nel cielo splende una luna ancora luminosa che si prepara per l’eclisse. La folla è calda di aspettative mentre aspetta una delle stelle più brillanti del firmamento della musica rock al femminile: Irene Grandi.
La incontro nel suo camerino improvvisato (una tenda da campeggio comoda ed accogliente) mentre si sta preparando per il concerto: disponibile e dal sorriso aperto, come sempre.

Solo il tempo per scambiare due parole di augurio e saluto e poi via, la folla attende.
Inizia il concerto e mi ritrovo seduta su una cassa dietro le transenne, un posto davvero privilegiato dal quale gustarmi lo spettacolo e dal quale lasciarmi trascinare dall’energia pulsante di questa diva che non ha nulla a che vedere con le starlette del firmamento decadente della musica italiana.

Sono più di dieci anni che Irene Grandi si è creata un posto tutto suo nel panorama del rock nostrano, e, a ragione, non accenna a cedere il passo, avendo trovato in sé la capacità di sapersi reinventare e rinnovare.
Dall’inizio della sua carriera ad oggi, Irene Grandi è stata capace di passare da un tipo di musica molto pop al rock “duro”, senza perdere né verve né credibilità, si è costruita un numero consistente di collaborazioni importanti, con autori ed artisti di un certo calibro (Vasco, Jovanotti, Ramazzotti, tanto per citarne alcuni), passando anche per quel genere aulico che è il jazz con Stefano Bollani, si è cimentata con ogni genere esaltando le sue capacità canore ed il suo eclettismo, guadagnandosi la fiducia del pubblico e della critica, senza deludere mai, neanche quando lo scorso anno ha deciso di cimentarsi con una canzone di una vera dea della musica leggera come Mina.

Una band davvero affiatata la sua, si balla insieme, si scherza sul palco di questo paese della Piccola Sila calabrese, si gioca con una spontaneità da bambini: chitarra elettrica, chitarra classica, basso, tastiere e batteria pulsante e lei al centro di tutto. E’ dinamica ed energica, Irene Grandi, non parla molto durante la performance, giusto qualche parola per salutare il pubblico e gasarlo un po’, e tutto il resto lo fanno le sue canzoni, la sua espressione, la sua voce calda e graffiante, la sua energia, la sua voglia di divertirsi e divertire, la sua innata capacità di coinvolgere e far volare sulle ali leggere delle note musicali.

Tutte le sua canzoni di maggior successo si sono succedute in questo finale di festa di paese d’altri tempi: “Bum bum”, “Verde rosso blu”, “La tua ragazza sempre”, “Come ti voglio”, per finire con “In vacanza da una vita”, che, come ha detto la stessa Irene Grandi, è una sorta di portafortuna che non può mai mancare nelle sue performance live.
Il concerto finisce tra le note che si perdono nel cielo, mentre poco distante un botto luminoso fa da richiamo per i fuochi artificiali che saluteranno ancora una volta l’estate e le vacanze.
Ci gustiamo anche questo spettacolo, mentre la luna lentamente torna al suo posto di sempre: anche l’eclisse volge al termine, la gente se ne torna soddisfatta a casa. La musica ancora una volta ha vinto su tutto.

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