Bellezza e magia dell’arte
[ARTI VISIVE]
Occhi ipnotizzati e sguardi rapiti da una moltitudine di colori – non colori che fondendosi e accostandosi hanno preso forma, ricoprendo e ornando le tele nude.
Spettatori ammaliati da dipinti incantatori per la loro originalità, per la capacità di espressione, per il calore e soprattutto l’intensità intrinseca di alcune opere.
E non è stata di certo casuale la scelta del nome Bellezza e Magia dell’Arte della mostra collettiva- concorso che rispecchia a pieno il fascino della pittura, riscoprendolo in ogni opera in grado di trasmettere sensazioni.
La Mostra si è tenuta a Marina di Ginosa (TA) dal 14 al 17 agosto 2008, grazie alla dedizione del Presidente dell’Ass. Arte e Musica La Piazzetta, Damiano Putignano, i suoi collaboratori e ovviamente, grazie alla risposta degli stessi artisti.
Ogni singolo quadro si è contraddistinto per una peculiarità che a suo modo riporta lo sguardo e la visione del mondo dell’artista, ma nel contempo racchiude significati più o meno manifesti.
Determinati e determinanti il colore o il contrasto, i giochi di luce, il tratto e lo stile, la vera firma dell’artista.
Tra i vari artisti conosciuti dell’area marinese anche la presenza di giovani emergenti che hanno lasciato la loro impronta facendosi notare. Tra questi Minonna Giacomo, Catucci Flavia e Gernone Viviana.
I primi due hanno scelto di non usare il colore convenzionale, ma si sono concentrati sul contrasto per dar maggior rilievo alle raffigurazioni ed hanno colpito per la loro singolarità .
In Catucci F. è maggiormente evidente la tematica del disagio, evidenziata dalla postura del soggetto: un uomo rannicchiato e quasi impaurito in posizione fetale che si stringe a sè. Senza titolo quest’opera lascia libera interpretazione.
Minonna G. nella sua opera vincitrice rappresenta mezze figure e concentra il punto focale su un’unica nota di colore rosso presente sulla tela.
Lineamenti ben definiti, cura dei dettagli e particolari attenti, con l’uso di varie tonalità di grigio e contrasti che esaltano il tutto.
E ancora Gernone V. che intitola il suo dipinto Evanescenza. Evanescente è il senso di queste mani da lei raffigurate che tendono verso l’alto, alla disperata ricerca di qualcosa come lei stessa spiega.
Ma il dipinto contrariamente al suo titolo, risulta esser ben definito nel delineare le movenze delle mani che spiccano su uno sfondo di sfumature.
Particolare il quadro di Marasco intitolato Ciò che si cela nel profondo che raffigura un insieme di volti, che sembrano vogliano comunicare come ogni singolo individuo racchiuda in sè una storia, o tante storie e che risultano essere più o meno percepibili nelle linee degli stessi volti e delle espressioni, esprimendo stati d’animo differenti, con sguardi ridenti ed occhi penetranti come animati, vivi.
E infine, semplicemente bello e profondo un quadro di Barbieri Giuseppe che sembra proprio fare un inno alla vita. Gli è stato assegnato infatti il Premio Speciale AVIS. Ha raffigurato una donna bianca che stringe calorosamente un bambino nero. Un quadro che lascia senza parole. Disarmante per l’essenza, per il significato e poi tecnicamente impeccabile, che trasmette calore sia con l’immagine che con l’intensità dei colori.
Questo e molto altro ci sarebbe da dire e molti altri nomi da menzionare come Mele Mariana e Buccolieri per la semplicità che li caratterizza, per la bravura e la fantasia.
E ancora De Santis Antonio che ha dato vita a dei veri e propri quadri utilizzando sabbia colorata che prendono il nome di MANDALA.
A dimostrazione del fatto che la pittura, l’arte tutta, non si possono delimitare e confinare in una concezione generale, perchè rappresentazione vasta ed irripetibile di ogni singolo artista.
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