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Sonar 2008

[MUSICA]

Sarà difficile stabilire se anche il desiderio di catapultarsi a Barcellona sfruttando magari qualche volo low-cost sia un desiderio indotto dalla tecnologia o se è l’articolazione della nostra mente desiderante a trovare modi tecnologici per soddisfare certi “bisogni”. Di fatto, l’incapsulamento, di cui siamo vittime spesso deliziate, potrebbe portarci, il 19, 20 e 21 Giugno, in Catalogna per immergerci nelle esperienze multisensoriali che verranno proposte nel corso dell’edizione 2008 di Sonar

Si parlerà anche di promozione ed autopromozione artistica, dal Fake a MySpace, un pretesto forse per continuare a tenere l’attenzione viva sui video anonimi immessi su YouTube, con cui viene pubblicizzato lo stesso evento Sonar2008; si tratta di bizzarri esperimenti genetici filmati poi – dico io – chissà da chi: da una spia industriale? O da un rappresentante della Sony?
A proposito di rappresentanza: ogni tendenza della musica elettronica sarà illustrata da interpreti d’eccezione: gli Aixsònoèspanic improvvisano radicali divagazioni free-jazz e psichedeliche con vena avanguardistica tra clarinetto elettrico e campionatori. Ma ci sono anche personaggi che approcciano la musica concreta con una ritmica ossessiva (Coh), un duo – lo Spectrum Orchestra – che si lascia andare ad un’elettronica con sonorità anni ’80 e spunti 8bit, e i Cabo San Roque che con la loro “Musica a maquina” che si presentano in costume all’interno di improbabili scenografie di giocattoli, lavatrici, piste di automobiline e acquari sfoggiando una melodrammaticità bacucca con prolusione di suoni borderline, per un risultato musicale sfasato, alcoolica, un po’ circense degno dei Pink Floyd di A saucerful of Secrets. La band spagnola Q’AA digrignando chitarra, basso e pedali eseguirà brani di una psichedelìa più aggressiva carica di noise e saturazioni chitarristiche a cui la batteria fornisce un sostegno decisamente sconnesso. Ma gli artisti saranno molti di più, non sarà facile dirgli basta!

La kermesse avrà anche una sezione dedicata alle esposizioni (Sonarmatica, Sonar Cinema e Sonarama) quest’anno analizzerà criticamente gli sviluppi contemporanei della cultura audiovisiva e multimediale contemporanea in relazione alla storia e allo statuto del cinema. E qui, parliamo del secolo scorso! Sonarmatica introdurrà alla mostra Future Past Cinema, affascinante ricognizione sulle modalità con cui tecniche di ripresa pre-cinematografiche possono essere integrate nello sviluppo di pratiche artistiche e multimediali attuali. Alcune installazioni e performance, si pensi ai lavori di Marnix De Nijs, Juliene Maire, Julian Oliver, utilizzano alcuni elementi chiave della cinematrografia analogica, come le zeotropi o i cineorama.
Contestualmente saranno in mostra alcuni dei pionieristici macchinari e dispositivi per la visione del XIX secolo, i nostalgici conosceranno una seconda giovinezza, non lo diceva anche Einstein che Tempo e Spazio sono curvi? Sonorama, al Centro d’Arte Santa Monica, indaga su luce e suono come elementi generativi di una grammatica sinestetica che sia anche cinematica, almeno finché non riesce a riprodurre anche l’odore di un cane poco pulito! Light and Sound darà in pasto al pubblico, supposto insaziabile, i lavori audiovisivi di Edwin Van Der Heide , Mark Fell , Pablo Valbuena e il gruppo Sonom.

Per finire, come nelle precedenti edizioni, l’Auditorium del CCCB ospiterà fin dalle ore diurne Sonarcinema, una rassegna di creazioni audiovisive che spaziano dalla video arte al documentario di fiction, passando per il cinema sperimentale, il video clip e le animazioni. Ma penso che solo alla fine della tre-giorni qualcuno potrà restare davvero “inanimato” dopo cotanta sbronza!

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