Villa Celimontana: jazz e non solo
[MUSICA]Apprezzare buona musica mentre si è immersi nelle bellezze naturali e architettoniche della Capitale è un classico dell’estate romana: da oltre un decennio Villa Celimontana e il suo Jazz Festival ne sono un esempio emblematico. Bellezze naturalistiche e storiche del parco e musica ad altissimi livelli creano un connubio perfetto. |
E cosa, per stemperare il caldo torrido di luglio, è meglio di una serata all’aperto allietata da una buona musica jazz?
Il Villa Celimontana Jazz Festival avrà luogo dall’8 giugno all’8 settembre 2008. La manifestazione è nata nel 1994 e giunge quest’anno alla sua quindicesima edizione. Negli anni passati si sono esibiti B.B.King, Noa, George Benson, Tito Puente, Steve Coleman, Gato Barbieri, Luis Bacalov, Joao Gilberto e Laurie Andersonn, solo per citarne alcuni.
La rassegna gode insomma di una grande dimensione internazionale, ma non dimentica di dare spazio anche agli artisti nostrani. Infatti, durante il Villa Celimontana Jazz Festival, verranno ospitate le esibizioni dei più promettenti allievi delle scuole di musica romane: una vera e propria rassegna dedicata alle giovani promesse che prenderà vita tutte le sere dopo la mezzanotte.
A fare da protagonista non sarà solo il jazz. L’impatto visivo è forte: gli spazi della villa saranno ulteriormente impreziositi con installazioni luminose, sculture, mostre fotografiche e pittoriche, ma ci sarà spazio anche per cinema e teatro.
Per la prima volta, si conterà anche sulla partecipazione della Columbia University di Chicago: Villa Celimontana si trasformerà così in un vero e proprio campus musicale, in cui i partecipanti potranno entrare direttamente in contatto con docenti di livello internazionale ed approfondire conoscenze tecniche e teoriche degli strumenti. Un modo diverso di vivere la musica che diviene elemento di confronto tra culture diverse, ma anche momento di scambio emozionale.
Il programma completo non è ancora ufficiale. Quello che per ora è certo è che l’apertura del Festival verrà affidata alle note malinconiche, intense e cristalline del pianista italiano Danilo Rea, le cui mani volano sul pianoforte, ma sono abili anche nel soffermarsi in lente e delicate decantazioni melodiche, sempre con grande pulizia del suono e precisione stilistica. Da anni a capo della scena internazionale, è certo che non deluderà le aspettative dei suoi estimatori.
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