Ce lo siamo chiesti. E ci siamo risposti: libertà. Libertà per una cultura quanto mai decadente che affiora ad ogni piè sospinto dalle grandi major, che non ci offrono mai una vera alternativa al mercato culturale vigente. Libertà di esprimere una passione, una forma artistica, un ideale, senza vedere il tutto vanificato senza rimedio dalla necessità di dover vivere, ora e subito, senza mezzi e senza possibilità. Libertà di parola di fronte ai meccanismi ben oleati che ci impongono una strada battuta, ma di qualità, a volte, discutibile.
Come Magazine dell’arte emergente e del mondo sommerso della cultura indipendente italiana ed internazionale, noi chiediamo libertà. E possibilità.
Per tutti coloro che meritano di vedere la loro passione prendere vita e non morire miseramente di fronte alle necessità. Per tutti coloro che hanno qualcosa da dire, ma non hanno i mezzi o le conoscenze per potersi esprimere al meglio. Per tutti coloro che, come noi, sono giovani, di belle speranze e con tante nuove idee.
Una democrazia dovrebbe dare queste opportunità alle nuove leve del proprio Paese: la nostra ci lascia sognare, ma ci sveglia ogni giorno con una realtà che è andata ormai troppo oltre le nostre più fosche aspettative.
Noi nel nostro uovo di Pasqua, di cioccolato al latte, grande come è grande il desiderio di vedere dei sogni che si realizzano, vogliamo trovarci solo questo. Chissà che, prima o poi, le nostre aspettative non trovino un riscontro. Per questo ci rivolgiamo alle grandi e piccole marche del cioccolato mondiale, di qualità sopraffina o anche no: qualcuno sa dove ci può sorprendere ancora la libertà di essere liberi davvero?