Anche da un uovo di cioccolato può nascere una vita…
[ATTUALITA’]
Un filo…
Un filo e non so bene perché, ma me lo immagino rosso, stretto in un nodo, che ad un certo punto si scioglie…
Ed il filo comincia a trascinarmi con esso e mi porta con lui a scoprire i segreti del mondo. I segreti di tutti gli angoli della terra. Quelli che se sei ben attento non ti sfuggono, anche solo immaginandoli, ma che difficilmente risultano ben chiari.
Quei segreti che immagino ci renderebbero più forti, più sicuri nell’affrontare quello che per me è sì un dono, ma un dono che se sbagli a scartare, se lo tocchi con poca accortezza, se lo guardi senza guardarlo davvero, se non lo ascolti, ti si rivolta contro. Parlo della vita.
Della vita non come nascita- crescita- riproduzione- morte, parlo della vita e non della sopravvivenza.
Parlo di occhi aperti, di orecchie ben tese, di curiosità, di voglia di non lasciarsi abbattere dalla fretta del tempo e dalla paura di qualcosa che non si conosce.
Parlo di coraggio.
Quanto è facile perdere il coraggio, è tanto facile quanto dare potere a chi non ne ha. Si dà tanto valore alle cose perchè spesso non se ne dà a se stessi. Ci si dà le risposte sbagliate perchè si sente il bisogno di darsi le risposte subito. Una sorta di ansia che non porta a vivere più a lungo, ma a morire prima del dovuto, che ci porta a sopravvivere, ad accontentarci, a fermarci.
Ci si pongono tante domande, spesso complicate, e le più semplici, con una risposta ancora più semplice, le si lascia lì negli angoli del mondo.
Sono questi i segreti di cui parlo e sono segreti perchè nessuno li vuole scoprire.
Penso alla faccia della terra (se avesse una faccia la Terra…) e alla sua espressione nel guardarci così come siamo: stressati, demotivati, sempre in fuga da qualcosa e alla ricerca di qualcos’altro, o, se fermi, fermi del tutto. La immagino ridicolizzare le nostre passioni, banalizzare i nostri sentimenti, emozioni, i sogni. La immagino prenderci in giro, non capire, commiserarci, forse anche arrabbiarsi (in fondo ci ospita), sorrido immaginandola scrollare la testa in atto di dissenso creando terremoti immani.
E’ tutto più semplice solo se rendiamo tutto più semplice. In realtà é semplice guardare negli angoli del mondo: basta guardare. Ma è impossibile se si corre e basta, senza dare un’occhiata d’intorno.
Una storia non contiene solo le parole “Inizio” e “Fine”, ma è fatta di contenuti, di racconti. Se non si ha nulla da raccontare, che storia è? Ci si potrebbe ritrovare a sbattere il muso su un muro per non aver girato ad una delle vie incontrate per caso, solo perchè non vi era un’indicazione che diceva “girare qui”.
E’ questo il filo rosso che vorrei trovassimo tutti dentro l’uovo di Pasqua…