Linea 77 Showcase @ Circolo degli Artisti
PURA ENERGIA PER I “MOSTRI” ITALIANI DEL CROSSOVER
E’ partito da Roma con un evento speciale il tour 2008 dei Linea 77, consolidata Crossover band italiana. Nessun biglietto d’ingresso per il live showcase del Circolo degli Artisti. Per godersi il concerto bastava presentare una copia originale di Horror Vacui, l’ultimo graffiante album della band torinese.
A discapito dell’esclusività dell’evento e della vicina data d’uscita dell’album (l’8 Febbraio), credevo erroneamente ci fossero pochi fans, invece la grande sala del Circolo degli Artisti era quasi piena. La lunga attesa per l’inizio del concerto (iniziato circa alle 23.30) suscitava ansia ed eccitazione pre-live nella gente che si aggirava, birra in mano, tra il bar e l’interno del locale, ampiamente ricompensata dalla prorompenza di Emo e Nitto e dalle parole, letteralmente affilate come lame, di “The sharp sound of blades” pezzo di apertura di concerto e album.
L’intento promozionale della serata non poteva che prevedere in scaletta la maggior parte dei pezzi del nuovo lavoro della band, così quasi continuando la lunga scia che accompagna la fine del primo brano, impulsi di luce frenetica aprono con devastante energia a “Grotesque”, contribuendo a creare quel contatto che unisce artisti e spettatori e che rende un concerto dal vivo un’esperienza unica. Cosa che riesce benissimo ai Linea 77, perfettamente consapevoli di questo e artefici di un coinvolgimento totale del pubblico.
Dopo aver caricato al massimo lo stato d’animo dell’affollato sottopalco Chinaski e Dade iniziano a percuotere le corde di chitarra e basso dando vita a “Il Mostro” singolo di lancio dell’album.
Al richiamo visivo e delle voci arrabbiate dei due cantanti parte il “clap-clap” del ritornello, battuto dalle mani della platea immersa nelle strofe del brano ed invogliata a partecipare alla costruzione della serata.
A metà concerto parte la ruggente “Moka” da Ketchup Suicide, secondo album della band torinese.
Il brano sembra porre un vero e proprio stacco tra le precedenti produzioni indipendenti e i Linea 77 del 2008, prodotti dalla Universal. Stacco che si sente appena Emo e Nitto iniziano a saltare sulle note di “Sogni risplendono” (nell’album insieme a Tiziano Ferro) e “Penelope” , altre due ottime tracce di Horror Vacui, per poi riproporre “Ketchup Suicide” dall’album omonimo e ritornare alle novità con “Sempre Meglio”. Durante il concerto emerge nitidamente il contrasto tra i brani del passato, incisivi ma un po’ troppo duri, e il nuovo album che unisce quella stessa rabbia, quelle stesse parole forti e dirette con uno stile più eclettico e raffinato. Un sound che si adatta perfettamente ai testi. A chiusura concerto non poteva mancare la carrellata dei pezzi più famosi, intervallati da altri due assaggi di Horror Vacui “La nuova musica italiana” e “Touch 2.0” (riadattamento di uno dei primissimi singoli della band) e giù di “Fantasma” “Inno all’Odio” e
“66 (Diabolus in musica)” .
Già che c’erano avrebbero potuto accontentarci ancora per un po’ e riproporre “Evoluzione”ed altri brani “storici”. In compenso il concerto mi ha coinvolta e al bis de “Il Mostro”, che ha concluso la serata, ho ceduto cantando (con la tonsillite e la voce più roca di quella di Emo)”…E non sento più l’effetto che fa guardo la città dall’alto mentre i mostri arrivano. E non ti accorgi che ora sei l’unico arriva il mostro e tutti applaudono…” clap-clap.