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Nessun genere! E’ solo musica!

Intervista a Daniele Sepe, con il suo nuovo album “Kronomakia”.
Giovedì 10 Gennaio Daniele Sepe ha presentato il suo nuovo lavoro nato dall’incontro con il gruppo dei ‘Micrologus”, specializzato in musiche medievali. All’interno dell’album troviamo anche 2 originali interpretazioni: ‘Norwegian Wood” dei Beatles e ‘Stay’n Alive’ dei BeeGees tradotte in latino.
Sonorità diverse tra loro,da quelle arabe a quelle indoeuropee, sapientemente mescolate, caratterizzano l’essenza dell’opera, che rappresenta una piacevole passeggiata diacronica tra i viali della musica. Abbiamo fatto qualche domanda all’artista partenopeo.


‘KRONOMAKIA’ , il tuo nuovo lavoro,’guerra contro il tempo’, testimonia la tua capacità di fondere generi appartenenti addirittura ad Epoche diverse grazie alla collaborazione con un gruppo specializzato nell’esecuzione di musiche Medievali ,i “Micrologus”, a proposito di generi :secondo te ha senso o ha mai avuto senso nella storia della musica catalogare quest’ultima?
Catalogare la musica non ha senso. Parliamo ad esempio dei Beatles,’White Album’ è un disco che abbraccia generi diversi tra loro ed è bello per questo, non si può catalogare ,è bello,punto. La musica è cultura e la cultura nasce da varie conoscenze che possono o meno fondersi tra loro. Così nasce la musica, o così dovrebbe essere. Lasciamo classificare la musica a chi vuole classificarla, io continuerò semplicemente a chiamarla ‘musica’.

I “Carmina Burana” sono anche una critica alla mondanizzazione della Chiesa e alla sua ricerca del potere . Li hai scelti anche per questo?

Diciamo di sì. La Chiesa non ha mai cambiato volto a mio parere. Sono ateo e per la religione è solo una superstizione. Non condivido soprattutto l’intolleranza della Chiesa verso la ricerca. Il potere che possiede le permette di ostacolare molte iniziative e per questo la critico.

Come mai la scelta di reinterpretare le canzoni “Stayin alive” dei BeeGees e “Norwegian Wood” dei Beatles?
Non è stata una scelta studiata a tavolino. È nato tutto per gioco,durante i sound check. Sono due canzoni che ci piaceva molto suonare e abbiamo deciso di tradurle in latino. È anche un filo di collegamento con il disco precedente, le cui canzoni narrano anche la storia di un ragazzo che si risveglia dal coma con il pezzo ‘Stayin Alive ‘ che scelse la sua ragazza.

Hai collaborato con diversi registi , quale valenza ha per te il rapporto tra la musica e il cinema e quale importanza ha la colonna sonora? Quanto influisce sull’effetto complessivo di un prodotto cinematografico e/o televisivo?

Con il cinema non ho un rapporto definito. Ho collaborato con diversi registi e con ognuno di loro ho attraversato un’esperienza diversa. Non è sempre facile essere d’accordo con le scelte di quest’ultimi sui pezzi da utilizzare per la colonna sonora. Ma la cosa più importante è la sicurezza di un regista nel lavoro che sta svolgendo, se si confonde ti confondi inevitabilmente anche tu e si lavora meno serenamente. Per quanto riguarda l’importanza della colonna sonora nel film io credo che gli venga addossata una responsabilità più grande di quella che realmente ha. Credo che un bel film con una colonna sonora mediocre rimanga sempre un bel film e viceversa. Naturalmente avere entrambe le cose è la cosa migliore. In questo caso si parla di capolavoro.

Definisci la tua una musica terapeutica,in quale senso?

Compare nel myspace tale categorizzazione. Come dicevamo prima odio classificare la mia musica, ho scelto tra le diverse possibilità quelle che ho creduto più improbabili , un po’ per scherzo…

Link:
www.danielesepe.com
www.myspace.com/danielesepe
www.youtube.com/watch?v=iBJrtgDyKcM

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