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La BiennaleMArteLive apre con un’anteprima speciale: Antonio Rezza e il suo “IO”

MArtePress

Saranno Antonio Rezza e Flavia Mastrella – Leoni d’oro alla Carriera alla Biennale di Venezia 2018 – ad aprire la nuova BiennaleMArteLive di dicembre con un’anteprima speciale presso il rinnovato Spazio Rossellini di Roma. Domenica 1 dicembre alle ore 21.00 andrà in scena lo storico spettacolo “IO” di Antonio Rezza e Flavia Mastrella. L’evento, realizzato in collaborazione con A.T.C.L., è inserito all’interno del programma del progetto speciale “Performativa”, una rassegna di teatro e danza contemporanea.

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Tor Pignattara: GAU trasforma in street art 30 campane del vetro

MArtePress

Torna l’iniziativa che trasforma Roma in un museo a cielo aperto. Al di là delle bellezze storiche e dei monumenti della Capitale, anche i quartieri più periferici stanno prendendo vita e colore grazie alle incursioni di street art che, dopo Centocelle, questa volta invadono Tor Pignattara. Il17 novembre 2019, attraverso la giornata OPEN GAU, verranno presentati al pubblico i nuovi interventi urbani di GAU – Gallerie Urbane che a TorPignattara nel 2019 ha affidato a 20 street artists 30 campane per la raccolta differenziata del vetro, che per l’occasione hanno preso nuova vita tra volti, profili, opere astratte e molto altro.

Creare una galleria d’arte urbana gratuita, fruibile in ogni momento e quindi testimonianza concreta del concetto di arte come opera destinata alla città è l’obiettivo del progetto GAU, che per l’occasione accende l’interesse sulle tematiche di differenziazione dei rifiuti, attraverso una vera e propria valorizzazione delle campane per la raccolta del vetro, trasformate in inedite opere d’arte incastonate nella metropoli, a stupire turisti e cittadini. 

Le opere permanenti, e destinate a ridisegnare il profilo del quartiere, verranno presentate ufficialmente a pubblico e stampa il 17 novembre con OpenGau. L’appuntamento è previsto per le ore 16 a Largo Raffaele Pettazzoni, dove la Compagnia della Scuola del Teatro dell’Orologio condurrà il pubblico in una vista guidata teatralizzata. Anche quest’anno, in collaborazione con il Municipio V, sarà realizzato “Il Muro d’Artista” un graffito su una parete di via Amedeo Cencelli di fronte all’Acquedotto Alessandrino, affidato per questa edizione a Krayon, un pixel artist italiano. L’artista ha lavorato sul concetto di apertura, è un muro che non divide, ma che lascia interagire l’interno con l’esterno, l’abitazione con la natura.

Dopo la fortunata esperienza dello scorso anno nel quartiere di Centocelle con la riqualificazione di 37 campane di vetro, GAU – Gallerie Urbane, vincitore del bando Contemporaneamente 2018, torna così nel V Municipio per promuovere l’arte urbana e allo stesso tempo sensibilizzare sulla salvaguardia del patrimonio cittadino, anche in periferia, inspirandone bellezza e funzionalità.
Un patrimonio da preservare ai margini della capitale, sempre ferventi e attivi in materia di cittadinanza e consapevolezza del territorio.

gau collage

I 20 street artist selezionati sono stati affiancati da gruppi di ragazzi degli istituti superiori del Municipio V a cui è stata assegnata una zona geografica specifica e sulla quale hanno attivato processi creativi per la realizzazione di Campane D’Artista in armonia con il territorio scelto. Visite guidate, workshop, passeggiate teatrali e iniziative a cielo aperto. Un programma fitto di eventi a cui tutti i cittadini sono invitati a partecipare gratuitamente e attivamente.

Il progetto è parte del programma di Contemporaneamente Roma – Autunno 2019, promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale e in collaborazione con Siae.

Qui di seguito gli street artist coinvolti nel progetto: Marta Bianchi, Matteo Brogi,  Alessandra Carloni, Controllo Remoto, Des x,  Valerio Di Benedetto, Moby Dick,  Nik Disaster,  Gojo, Hoek, Karma Factory, Kenji, Martina Manna, Lilly  Meraviglia,  Napal Naps,  Olives, Pier The Rain,  Point Eyes, Eliseo Sonnino,  Tracey.

“Nika – vite da strada”, il primo film italiano girato interamente con uno smartphone

Dopo il successo del Montecatini International Short Film Festival in cui ha ricevuto l’ambito “Premio Innovazione Cinematografica”, Mirko Alivernini è pronto a presentare al pubblico il suo nuovo atteso progetto Nika – vite da strada. Si tratta un’opera attuale e di profondo rilievo sociale. È un lungometraggio in cui si trattano problematiche forti e dolorose, come la violenza sulle donne, il bullismo e l’alcolismo, ma in grado di produrre la forza necessaria per cambiare il proprio destino e salvarsi.

Il lungometraggio è stato girato interamente con uno smartphone; nello specifico i modelli P20 Pro e il P30 Pro della Huawei. Mirko Alivernini, da sempre innovatore, è, infatti, il primo regista italiano ad utilizzare nelle sue opere una tecnologia a doppia intelligenza artificiale. Il pregio di questi modelli di smartphone è la qualità tecnica fornita. Dotati di una doppia intelligenza artificiale, possono contare su una ottimale registrazione audio, su tre fotocamere con le prestigiose ottiche della Leica e sulla possibilità di utilizzare uno stabilizzatore; tutto ciò rende le immagini prodotte pulite e nitide anche tenendo in mano il dispositivo correndo. Questo consente di abbattere i tempi di realizzazione di ogni singola scena e quindi i tempi di lavorazione dell’intero progetto.

nika

Negli Stati Uniti molte produzioni cinematografiche stanno iniziando ad utilizzare questa nuova metodologia ma, in Italia, Mirko Alivernini e la sua casa di produzione, la Mainboard Production, con sede a Cinecittà, sono i primi in assoluto a lavorare in questo modo. “Il mio intento è quello di far capire agli addetti ai lavori e al pubblico che si può fare un cinema di alta qualità non utilizzando necessariamente dei metodi tradizionali. Il cinema è stupire e creare. Questa per me è la regola” dichiara Mirko Alivernini. L’alta qualità del suo cinema gli ha consentito di ampliare il progetto: il lungometraggio, infatti, nato originariamente per le piattaforme sarà proiettato anche nelle sale cinematografiche, grazie alle tante proposte giunte dagli addetti ai lavori.

Nika – vite da strada è la storia di una ragazza che vive ai margini di una borgata di periferia romana alle prese con pesanti problemi economici familiari causati da forti debiti accumulati dal padre. La protagonista conduce una vita basata su combattimenti clandestini per consentirle di vincere somme di denaro ma incombe anche la figura di un losco strozzino il quale pretende in poco tempo la restituzione di un prestito. La giovane decide di farsi allenare in una palestra da un ex campione di pugilato con l’intento e l’obiettivo di sfidare nel titolo mondiale della sua categoria la campionessa del mondo in carica. Tuttavia i regolamenti sono chiari e appare difficile che la Federazione possa accettare di far disputare un incontro ufficiale ad una atleta senza alcun titolo. Come risolvere il problema e come trovare la soluzione più idonea per i debiti familiari?

Nel cast Noemi Esposito, Giulio Dicorato, Stefania Della Rocca, Luigi Converso, Andrea Sasso e Vincent Papa.

A fragile tribute, oltre 20 artisti nell’omaggio al celebre album dei Nine Inch Nails

MArtePress

Per il ventennale dell’uscita dello storico doppio album The Fragile della band statunitense Nine Inche Nails più di venti 20 artisti hanno unito le forze e rilavorato l’opera originale nella sua interezza, con ben 23 memorabili brani. A fragile tribute è una compilation che raccoglie e omaggia. Raccoglie 10 anni di vita di O’live produzioni (concerti,booking,produzioni). ”Raccoglie” amici di una vita come Yes daddy yes, A toys orchestra, Nicodemo, Nevica (presenza impreziosita da Dagger Mouth attualmente nei Massimo Volume), dj Pio solo per citarne alcuni. Sono presenti collaborazioni estere frutto del lavoro del booking internazionale come Floor 5 (Germania) ,Franky selector (Canada, che l’anno prossimo pubblicherà il nuovo album in Europa sempre con O’disc), Alex Kelman (Russia).
Molti altri artisti provengono dalla scena “locale” salernitana come Giu.do (sixtynine), rOMA, Gianfranco Villano (Yres), Zaund, Max Maffia, Carmine Cataldo, oltre ai già citati yes daddy yes. 

The Fragile merita questo grandioso omaggio per la sua capacità di essere una sintesi perfetta di quei favolosi anni che vanno dal 91 al 2000, raccogliendo il meglio del sogno rock e industrial, della grinta metal, dell’utopia dell’elettronica più variegata (trip hop, drum’n bass, techno) di quel decennio sfrontato e sfrenato.

La produzione è in collaborazione con Seahorse recordings, l’etichetta di Paolo Messere, che ha anche curato il mastering, di cui O’live cura da 3 anni il booking. Seahorse è presente con Blessed child opera, Folwark, Lomb, Baobab Romeo tra gli altri. Lo scopo è riassumere il meglio dei 10 anni di O’live ma anche promuovere alcuni tra i progetti più interessanti dell’indie italiano. da segnalare, in ultimo, le presenze eccezionali di Francesco di Bella e Enzo Moretto (A toys orchestra). Il disco è disponibile dall’8 novembre 2019.
 
 
Tracklist 
 
disco LEFT

1.Floor 5 – Somewhat damaged 
2. Blessed child opera  – the day the world went away 
3. Fabio Cuomo – The frail 
4. Baobab Romeo – The wretched 
5. Giu.do – We’re in this together 
6. Nevica feat. Dagger Moth – The fragile
7. Carmine Cataldo – Just like you imagined
8. Lomb – Even deeper 
9. Folwark – Pilgrimage 
10. Yes daddy yes  – no,you don’t 
11. Max maffia – La mer 
12. Enzo Moretto (A toys orchestra) – The great below

disco RIGHT

1. Zaund – The way out  is through 
2. Nicodemo – Into the void 
3. Franky Selector – where’s everybody??? 
4. Dj Pio – the mark has been made 
5. Photographs – Please 
6. Francesco di Bella e i nani cinesi – starfuckers,inc 
7. Alex Kelman – complication 
8. Bubble Gun – I’m looking forward to joining you,finally
9. Caboose – the big come down 
10. rOMA – underneath it all 
11. Gianfranco Villano (Yres) –  Ripe (with decay)

“Juliette”, il mito shakespeariano rivive nelle coreografie di Loredana Parrella

Sabato 16 novembre allo Spazio Rossellini di Roma va in scena Juliette, ultima creazione della coreografa Loredana Parrella con i testi del giovane drammaturgo italo-albanese Aleksandros Memetaj ed in scena i dieci interpreti di Twain physical dance theatre.

Sono passati più di 400 anni da quando la storia di Romeo e Giulietta, l’amore di due giovani, ostacolati dall’attrito tra le rispettive famiglie, dai vincoli del buon costume e dal fato scaldava i teatri londinesi. È la storia che più di tutte le altre opere di Shakespeare ancora infiamma i cuori di giovani e meno giovani in tutto il mondo. C’ è quel fantastico momento, nel 5° atto, in cui Giulietta si sveglia e trova di fronte a sé i corpi morti di Paride e del suo Romeo, bacia quest’ultimo nella speranza di morire avvelenata tra le sue labbra, poi estrae il pugnale e si uccide. Ma se in quel momento Giulietta avesse fatto una scelta diversa? Se invece di uccidersi col pugnale di Romeo, avesse accettato l’invito del frate a fuggire? Se fosse scappata, lontano, da sola? Se fosse cresciuta, si fosse innamorata di nuovo, se fosse diventata madre?

Cartolina NID

Giulietta è morta ma Juliette decide di vivere, decide di strappare le pagine del libro che la chiudono in un vincolo eterno d’amore con Romeo. Decide di saltar fuori dalla storia, e scriverne una diversa, lasciandosi alle spalle la famiglia, il cugino defunto, la nutrice, Mercuzio, il frate, e pure il suo Romeo. Juliette inizia un viaggio alla ricerca della sua libertà ma c’è una storia che la reclama costantemente. Ci sono delle persone costrette a vivere la tragedia da cui lei è scappata. C’è il suo Romeo che continua a proteggerla e ad amarla ad ogni respiro, c’è Mercuzio smarrito nei suoi sogni d’amore, ci sono i genitori di Juliette, bloccati e ciechi come due pilastri che devono sostenere il peso di questa storia (di un mondo) le cui chiavi sono custodite dal frate, condannato eternamente in un limbo, come un moderno Virgilio, e costretto a convivere con la sua colpa. Non è la bella Verona, ma l’inferno di Frate Lorenzo la cornice di questo viaggio all’interno dei personaggi di Juliette. Tra antichi rancori ed eterni atti d’amore incosciente, Juliette trascina il pubblico all’interno del suo viaggio, fatto di ricordi, tensioni e amori che non finiscono. 

Juliette è una lente di ingrandimento che mette a fuoco i tormenti dei padri e la fragilità delle madri, dona luce ai vani sogni dell’essere umano e ai suoi continui tentativi di cambiamento, rende onore al coraggio di chi parte e alla sofferenza di chi è costretto a rimanere.

Info e prenotazioni
Spazio Rossellini
Via della Vasca Navale 58 – 00146 – Roma
tel. 06 45426982 / 3452978091
info@spaziorossellini.it
www.spaziorossellini.it

Subba And The Roots: nuovo singolo e tour per la band romana

Inarrestabili i Subba And The Roots, band indipendente romana già molto apprezzata dal pubblico della capitale: a un anno dalla vittoria del Premio Nuovo IMAIE a MArteLive 2018 partono per un tour nazionale di 8 date. Dal 18 novembre su tutte le piattaforme digitali sarà disponibile un nuovo singolo: Dimmi perché, che verrà presentato in anteprima all’Area36 di Campagna (SA). 

Nati nel 2013, i Subba And The Roots iniziano a farsi conoscere nella fervente scena musicale di Roma proponendo un sound che richiama reggae, soul e hip hop. La band è composta da Marcello Sanzò (voce e tromba), Beatrice Rigillo (voce e sax), Alessandro Della Porta (voce e tastiera), Edoardo Lena (chitarra), Filippo Comin (basso) e Guglielmo Cappellini (batteria). 
Definiti una delle realtà emergenti più interessanti del territorio romano, ad ottobre 2018 i Subba and the Roots pubblicano il loro primo album di inediti dal titolo Brinda!, scritto, arrangiato e prodotto dalla stessa band. La tracklist racconta tutto il percorso artistico della band, ripercorrendo le sonorità che hanno caratterizzato i loro precedenti lavori.
Alla fine del 2018 i Subba and the Roots vincono il bando “NUOVOIMAIE”, aggiudicandosi un budget di 15.000€ per dar vita ad un tour di 8 date in Italia e all’estero che partirà nei prossimi mesi.

CALENDARIO DATE

Venerdì 15 novembre 2019 || Campagna (SA) @ Area 36
Sabato 16  novembre 2019   || Circello (BN) @ Bar Fly
Venerdì 22 novembre 2019 ||  Pratola (AQ) @ Garbage Club
Sabato 23 novembre 2019 || Castelnuovo ne Monti (RE) @ Il Portico
Domenica 8 dicembre 2019 || Francavilla Fontana (BR) @ Circo della Farfalla
Venerdì 13 dicembre 2019 || Vitulazzo (SA) @ TBA
Sabato 14 dicembre 2019 || Genazzano (RM) @ Saltatempo
24 gennaio 2020 || Vallo (SA) @ Draft 
25 gennaio 2020 || Capaccio (SA) @ Scalo32 

Tra ossessione e tabù: “Harrogate” con Marco Quaglia e Alice Spisa al Teatro Argot Studio

Un uomo, un padre, un marito, nel corso di un pomeriggio si troverà a confrontarsi con tre donne, tre rappresentazioni carnali della parte più intima e oscura di sé stesso e ad affrontare le sue ossessioni pur di difendere la propria famiglia. Dal 5 al 17 Novembre, dopo il successo all’interno della XVII edizione della Rassegna Trend, diretta da Rodolfo di Giammarco, Harrogate ritorna in un luogo storico di Roma, il Teatro Argot Studio di Trastevere. Per il terzo capitolo della stagione epico-teatrale ARGO(t)NAUTICHE – Cronache dal mondo sommersoMarco Quaglia e Alice Spisa, diretti da Stefano Patti, traducono scenicamente Harrogate, scritto dal drammaturgo inglese Al SmithHarrogate è un testo che affronta il delicato tema di come ci nascondiamo dietro a una maschera, di come recitiamo sempre una versione diversa di noi stessi a seconda di chi abbiamo davanti e di come proiettiamo sugli altri variazioni di persone che vorremmo vedere pur di accettare chi abbiamo di fronte. Harrogate è un trittico sull’ossessione, la repressione e la lussuria.

La complessa e stratificata drammaturgia dell’autore britannico è stata adattata in maniera molto efficace dalla stessa Alice Spisa, che ha tradotto il testo per poi cucirlo alla perfezione sulla suo mimetico abito d’attrice. Un ruolo, il suo, estremamente complesso in quanto distinto in tre diverse caratterizzazioni: tre personaggi che si assomigliano e che divergono al tempo stesso. Sensualità e freddezza, leggerezza e disperazione: dalla sua interpretazione riescono a trasparire nello stesso momento tutte le infinite sfaccettature di queste tre ambigue donne. Al suo fianco, agisce magistralmente Marco Quaglia, vero e proprio protagonista della piece che riesce a restituire le ambivalezze di un uomo tormentato da pulsioni indicibili. 

Harrogate2

Harrogate è un testo che fa riflettere per la complessità con cui scava nell’animo umano, così come si evince dalle parole del regista Stefano Patti: “C’è un’eleganza dei drammaturghi inglesi nell’affrontare il tabù, un’eleganza disturbante e allo stesso momento affascinante. La spettacolarità del teatro viene affidata all’autore che decide di far partire il dramma dai demoni che custodiamo dentro ed è da essi che parte la magia della storia, una magia che non è per niente rassicurante e che ci obbliga a confrontarci con la parte più oscura di noi stessi. Ciò che mi ha catturato sin dalle prime battute del testo di Al Smith è la necessità di porsi, assieme al pubblico, delle domande sull’essere umano all’interno di una società ormai colma di regole su come vivere. Cosa succede quando ciò che sentiamo dentro di noi non è compatibile con la struttura imposta dalla società? Come facciamo a sopravvivere?”

ANDREA LASZLO DE SIMONE: esce oggi per 42 Records “IMMENSITÀ”. Dal 17/11 a Roma, Torino, Padova e Milano

Ivana Noto

Esce oggi per 42 Records Immensità, il nuovo lavoro discografico di Andrea Laszlo De Simone, in vinile e in digitale. L’opera è di fatto la colonna sonora dell’omonimo mediometraggio musicale, che verrà pubblicato nelle prossime settimane.

Immensità è un’opera complessa che lega musica e immagini. Un lavoro diviso in quattro capitoli (le canzoni) per nove tracce (ogni “capitolo” ha un prologo o una conclusione). Una vera e propria suite, per usare il termine classico che meglio descrive una composizione strumentale in più tempi, che può essere fruita nella sua completezza solo ascoltando il vinile, oppure in digitale nell’innovativo formato in traccia unica, senza pause: un’unica sinfonia di 25 minuti e 16 secondi.

Questa la scaletta:

Preludio: Il sogno

Capitolo I: Immensità

Interludio primo: La realtà

Capitolo II: La nostra fine

Interludio secondo: Lo spazio

Capitolo III: Mistero

Interludio terzo: Il tempo

Capitolo IV: Conchiglie

Conclusione

Immensità verrà presentato al pubblico con quattro concerti speciali. 

Per l’occasione si uniranno alla band di Andrea Laszlo De Simone tre nuovi elementi: Giulia Pecora al violino, Clarissa Marino al violoncello e Stefano Piri Colosimo alla tromba e al flicorno. Nove musicisti sul palco per un concerto immersivo, una versione contemporanea della musica da camera in cui il pubblico potrà creare la propria condizione ideale per l’ascolto. Seduti? Sdraiati? In piedi? Portate tutti i cuscini che avete, portate le cose che amate di più, portate quello che più vi fa stare bene, perché un concerto non è un concerto senza un pubblico felice.

Queste le date del tour, organizzato da DNA Concerti:

17/11 Roma – Angelo Mai

22/11 Torino – CAP 10100

29/11 Padova – CSO Pedro

30/11 Milano – Club Culture, Serraglio

***

BIOGRAFIA
Andrea fonda le sue radici nella scena indipendente nella prima decade dei 2000. Oltre all’esperienza compositiva e live come primo batterista dei Nadàr Solo, suona da sempre nel duo torinese Anthony Laszlo con Anthony Sasso, ex chitarrista e cantante dei Milena Lovesick. Andrea Laszlo De Simone esordisce nel 2012 con il primo album autoprodotto dal titolo Ecce Homo, registrato in casa con mezzi di fortuna accompagnato dai videoclip di: Solo un uomo, 11:43, I nostri piccoli occhi, Perdutamente.

All’inizio del 2014 incontra alcuni attivissimi musicisti della scena underground torinese che dopo pochi mesi di sala prove diventano la sua band: Damir Nefat (chitarra e cori), Daniele C (basso e cori), Filippo Cornaglia (batteria e cori), Zevi Bordovach (tastiere e cori) e l’immancabile amico Anthony Sasso (tastiere, cori e percussioni).

Anticipato dai singoli Uomo Donna, Vieni a salvarmi La guerra dei baci, il 9 giugno 2017 esce, per 42Records, Uomo Donna, il primo vero e proprio album di Andrea Laszlo De Simone, accolto con grande entusiasmo da pubblico e critica e inserito tra le più prestigiose classifiche di riviste e siti musicali italiani come uno fra i migliori album del 2017. Uomo Donna è un disco complesso, articolato e vitale che vive in un tempo tutto suo dove convivono passato, presente e futuro. Un tempo in cui prende forma un mondo sonoro in cui si fondono classico e moderno, la canzone d’autore italiana e la psichedelia, Battisti e i Radiohead, Modugno e i Verdena, i Beatles e i Tame Impala, il volo magico di Claudio Rocchi e quello terreno di IOSONOUNCANE. Il disco è stato autoprodotto e successivamente post prodotto da Andrea in collaborazione con il fonico bolognese Giuseppe Lo Bue. Le registrazioni sono state effettuate tra l’ottobre del 2014 e la fine del 2016 con tecniche sperimentali a cavallo fra il digitale e l’analogico. Dopo una serie di esibizioni estive in alcuni dei più importanti festival italiani come il TOdays e il Siren Festival – che gli sono valse una menzione speciale nella classifica dei live stilata dal mensile Rolling Stone – il 28 ottobre 2017 è partito il primo tour di Uomo Donna nei club delle maggiori città italiane. Il 30 novembre 2017, in anteprima esclusiva al Torino Film Festival, Andrea Laszlo De Simone presenta il videoclip di Sogno l’amore, un cortometraggio girato in Sicilia per la regia di Francesca Noto e dello stesso Andrea Laszlo De Simone. Il 5 marzo 2018 esce il videoclip Gli uomini hanno fame, la canzone più esplicitamente politica di Uomo Donna, un viaggio di undici minuti e cinquanta all’interno della natura umana ritratta anche nei suoi istinti più feroci. Il videoclip è stato girato da Andrea Laszlo De Simone e dal misterioso duo Sans. Il 31 dicembre 2018 si conclude il ciclo ufficiale di Uomo Donna con il videoclip di Sparite Tutti realizzato dal collettivo creativo Irene&Irene. Sembrava finita qui e invece il 2019 crea nuovi traguardi per Andrea che portano Uomo Donna fuori dai confini nazionali con una menzione speciale sui social networks da parte dell’ affermata band americana The Lumineers che annovera Andrea Laszlo De Simone e Uomo Donna tra le scoperte più interessanti dell’underground musicale internazionale inserendo Solo un Uomo nella playlist Spotify “Inspirations”. Pochi giorni dopo Solo un Uomo verrà trasmessa da KEXP Radio. Il 4 novembre 2019 Andrea e la band sono ospiti in apertura dell’unica data italiana del tour degli stessi The Lumineers all’ Alcatraz di Milano.

 L’8 novembre 2019 esce in digitale e vinile per 42Records Immensità, il nuovo lavoro di Andrea Laszlo De Simone, di fatto la colonna sonora di un mediometraggio musicale, anticipato nei mesi precedenti da ConchiglieMistero La Nostra Fine. Nei primi mesi del 2020 Immensità uscirà anche in Francia per Ekleroshock / Hamburger Records (Benjamin Clementine, Polo & Pan, Limousine e tanti altri).

“Mondi Leggeri”, il nuovo album di Salvario nel live ad Acqui Terme

Venerdì 8 novembre, presso l’Officina del Bar Dante (Corso Dante 41) di Acqui Terme (AL), si terrà il live set acustico di presentazione del nuovo disco di Salvario dal titolo “Mondi Leggeri”, pubblicato l’11 ottobre per Giallo Ocra/Common Music.

Salvario è un cantautore pugliese, nato e cresciuto musicalmente in provincia di Taranto. Nel 2013, dopo l’esperienza come cantante-chitarrista del trio rock Karma in Auge, decide di trasferirsi a Torino, proprio nel quartiere San Salvario, da cui prende il nome.

Qui nascono le prime canzoni, raccolte in un Ep (2015), frutto della collaborazione con i Nadàr Solo, storica band torinese, a cui affida la produzione artistica.

Da qui ha inizio anche l’attività live, che lo porta a esibirsi nei club con la propria band o da solo, chitarra e voce. Nell’estate del 2016 registra il suo disco d’esordio “Duemilacanzonette”, uscito nella primavera del 2017. Attitudine rock unita alla tradizione della canzone pop italiana.

Salvario mondi leggeri

L’ultimo disco, “Mondi leggeri”, contiene 8 ballate d’autore, 8 pezzi di cantautorato moderno, da cui Salvario riparte a due anni di distanza dalla fortunata esperienza d’esordio di “Duemilacanzonette”, disco che gli ha regalato nel 2017 le vittorie del CapiTalent (contest di Radio Capital) e del Premio Bertoli (sezione Nuovi Cantautori).

I luoghi di “Mondi Leggeri”, come i mezzi pubblici (“Metropolitana”) o la città (“New York”), diventano pretesti per raccontare metaforicamente la vita, attraverso gli sguardi e i pensieri della gente. In questo nuovo lavoro Salvario sposta quindi il punto di vista narrativo dell’esordio dalla prima persona al “noi”, affrontando tematiche universali e collettive come lo scorrere del tempo (“Leggeri”), l’amore cantato tra gli archi dello GnuQuartet in “Supernova” o la contemporaneità descritta in “Balla Balla Balla”.

Il disco è stato anticipato dall’uscita del singolo “Leggeri”, una ballad in chiave chitarra acustica-pianoforte, intensa e poetica.

La serata, ad ingresso libero, prenderà il via alle ore 21.30.

Tonino Carotone in un concerto speciale al Largo Venue

Spagnolo di nascita, italiano d’adozione, cittadino del mondo. Tonino Carotone torna a Roma con una tappa speciale del suo tour internazionale Solcando le Onde 2019 che prende il nome dal suo ultimo singolo in featuring con il Coro dell’antoniano. Il 24 novembre al Largo Venue il cantautore celebre per canzoni come Me cago en el amor e Un ragazzo di strada si esibirà in una performance che sarà l’apice di una serata di arte a tutto tondo. Il concerto, infatti, verrà anticipato dagli artisti delle Scuderie MArteLive in un evento che va ad aggiungersi agli undici festival multiartistici estivi e che anticipa il main event del 2019, ovvero la Biennale MArteLive.

Numerose le performance previste a partire dalle ore 21. La compagnia di danza Uscite di Emergenza, il giocoliere Warner Circus la musica dei TU, Slavi bravissime persone in duo e Antonio Arcieri (Tvatt, Camera), le opere e le performance di LAC, Kali Armeli, Daniele Romaniello, Cristiano Quagliozzi e infine i corti e i videoclip delle Scuderie MArteLive selezionati negli anni durante il MArteLive. Gli spettatori potranno ammirare ancora una volta lo “spettacolo totale”, il format che da sempre ha reso celebre il festival romano e che rivivrà al massimo delle sue potenzialità dal 3 all’8 dicembre nella Biennale MArteLive 2019. Proprio in questi giorni sono in chiusura le iscrizioni per partecipare al concorso multidisciplinare MArteLive: 16 le categorie artistiche e oltre 150 i premi in palio, tra cui un premio Nuovo IMAIE del valore di 15.000 euro e un premio MArteLabel del valore di 20.000 euro. I migliori artisti in tutte le discipline entreranno a far parte delle Scuderie MArteLive aprendo le porte alla partecipazione di festival come Tolfarte, Carpineto Buskers Festival, Buskers In Town, Corviale Urban Lab e a serate esclusive come questa al Largo Venue

Con il concerto a Roma Tonino Carotone potrà aggiungere un’altra tappa a una lunghissima serie di eventi in giro per l’Italia e la Spagna in tutto il 2019. Chiave di questo successo, dopo le recenti collaborazioni con tra gli altri Elisa, Vinico Capossela, Nina Zilli e Alborosie, è sicuramente l’ultimo splendido singolo del cantautore: una canzone ricca di poetica e umanità che affronta con coraggio la tematica della migrazione nel Mediterraneo.

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