Skip to main content

Autore: Redazione

Subba And The Roots: nuovo singolo e tour per la band romana

Inarrestabili i Subba And The Roots, band indipendente romana già molto apprezzata dal pubblico della capitale: a un anno dalla vittoria del Premio Nuovo IMAIE a MArteLive 2018 partono per un tour nazionale di 8 date. Dal 18 novembre su tutte le piattaforme digitali sarà disponibile un nuovo singolo: Dimmi perché, che verrà presentato in anteprima all’Area36 di Campagna (SA). 

Nati nel 2013, i Subba And The Roots iniziano a farsi conoscere nella fervente scena musicale di Roma proponendo un sound che richiama reggae, soul e hip hop. La band è composta da Marcello Sanzò (voce e tromba), Beatrice Rigillo (voce e sax), Alessandro Della Porta (voce e tastiera), Edoardo Lena (chitarra), Filippo Comin (basso) e Guglielmo Cappellini (batteria). 
Definiti una delle realtà emergenti più interessanti del territorio romano, ad ottobre 2018 i Subba and the Roots pubblicano il loro primo album di inediti dal titolo Brinda!, scritto, arrangiato e prodotto dalla stessa band. La tracklist racconta tutto il percorso artistico della band, ripercorrendo le sonorità che hanno caratterizzato i loro precedenti lavori.
Alla fine del 2018 i Subba and the Roots vincono il bando “NUOVOIMAIE”, aggiudicandosi un budget di 15.000€ per dar vita ad un tour di 8 date in Italia e all’estero che partirà nei prossimi mesi.

CALENDARIO DATE

Venerdì 15 novembre 2019 || Campagna (SA) @ Area 36
Sabato 16  novembre 2019   || Circello (BN) @ Bar Fly
Venerdì 22 novembre 2019 ||  Pratola (AQ) @ Garbage Club
Sabato 23 novembre 2019 || Castelnuovo ne Monti (RE) @ Il Portico
Domenica 8 dicembre 2019 || Francavilla Fontana (BR) @ Circo della Farfalla
Venerdì 13 dicembre 2019 || Vitulazzo (SA) @ TBA
Sabato 14 dicembre 2019 || Genazzano (RM) @ Saltatempo
24 gennaio 2020 || Vallo (SA) @ Draft 
25 gennaio 2020 || Capaccio (SA) @ Scalo32 

Tra ossessione e tabù: “Harrogate” con Marco Quaglia e Alice Spisa al Teatro Argot Studio

Un uomo, un padre, un marito, nel corso di un pomeriggio si troverà a confrontarsi con tre donne, tre rappresentazioni carnali della parte più intima e oscura di sé stesso e ad affrontare le sue ossessioni pur di difendere la propria famiglia. Dal 5 al 17 Novembre, dopo il successo all’interno della XVII edizione della Rassegna Trend, diretta da Rodolfo di Giammarco, Harrogate ritorna in un luogo storico di Roma, il Teatro Argot Studio di Trastevere. Per il terzo capitolo della stagione epico-teatrale ARGO(t)NAUTICHE – Cronache dal mondo sommersoMarco Quaglia e Alice Spisa, diretti da Stefano Patti, traducono scenicamente Harrogate, scritto dal drammaturgo inglese Al SmithHarrogate è un testo che affronta il delicato tema di come ci nascondiamo dietro a una maschera, di come recitiamo sempre una versione diversa di noi stessi a seconda di chi abbiamo davanti e di come proiettiamo sugli altri variazioni di persone che vorremmo vedere pur di accettare chi abbiamo di fronte. Harrogate è un trittico sull’ossessione, la repressione e la lussuria.

La complessa e stratificata drammaturgia dell’autore britannico è stata adattata in maniera molto efficace dalla stessa Alice Spisa, che ha tradotto il testo per poi cucirlo alla perfezione sulla suo mimetico abito d’attrice. Un ruolo, il suo, estremamente complesso in quanto distinto in tre diverse caratterizzazioni: tre personaggi che si assomigliano e che divergono al tempo stesso. Sensualità e freddezza, leggerezza e disperazione: dalla sua interpretazione riescono a trasparire nello stesso momento tutte le infinite sfaccettature di queste tre ambigue donne. Al suo fianco, agisce magistralmente Marco Quaglia, vero e proprio protagonista della piece che riesce a restituire le ambivalezze di un uomo tormentato da pulsioni indicibili. 

Harrogate2

Harrogate è un testo che fa riflettere per la complessità con cui scava nell’animo umano, così come si evince dalle parole del regista Stefano Patti: “C’è un’eleganza dei drammaturghi inglesi nell’affrontare il tabù, un’eleganza disturbante e allo stesso momento affascinante. La spettacolarità del teatro viene affidata all’autore che decide di far partire il dramma dai demoni che custodiamo dentro ed è da essi che parte la magia della storia, una magia che non è per niente rassicurante e che ci obbliga a confrontarci con la parte più oscura di noi stessi. Ciò che mi ha catturato sin dalle prime battute del testo di Al Smith è la necessità di porsi, assieme al pubblico, delle domande sull’essere umano all’interno di una società ormai colma di regole su come vivere. Cosa succede quando ciò che sentiamo dentro di noi non è compatibile con la struttura imposta dalla società? Come facciamo a sopravvivere?”

ANDREA LASZLO DE SIMONE: esce oggi per 42 Records “IMMENSITÀ”. Dal 17/11 a Roma, Torino, Padova e Milano

Ivana Noto

Esce oggi per 42 Records Immensità, il nuovo lavoro discografico di Andrea Laszlo De Simone, in vinile e in digitale. L’opera è di fatto la colonna sonora dell’omonimo mediometraggio musicale, che verrà pubblicato nelle prossime settimane.

Immensità è un’opera complessa che lega musica e immagini. Un lavoro diviso in quattro capitoli (le canzoni) per nove tracce (ogni “capitolo” ha un prologo o una conclusione). Una vera e propria suite, per usare il termine classico che meglio descrive una composizione strumentale in più tempi, che può essere fruita nella sua completezza solo ascoltando il vinile, oppure in digitale nell’innovativo formato in traccia unica, senza pause: un’unica sinfonia di 25 minuti e 16 secondi.

Questa la scaletta:

Preludio: Il sogno

Capitolo I: Immensità

Interludio primo: La realtà

Capitolo II: La nostra fine

Interludio secondo: Lo spazio

Capitolo III: Mistero

Interludio terzo: Il tempo

Capitolo IV: Conchiglie

Conclusione

Immensità verrà presentato al pubblico con quattro concerti speciali. 

Per l’occasione si uniranno alla band di Andrea Laszlo De Simone tre nuovi elementi: Giulia Pecora al violino, Clarissa Marino al violoncello e Stefano Piri Colosimo alla tromba e al flicorno. Nove musicisti sul palco per un concerto immersivo, una versione contemporanea della musica da camera in cui il pubblico potrà creare la propria condizione ideale per l’ascolto. Seduti? Sdraiati? In piedi? Portate tutti i cuscini che avete, portate le cose che amate di più, portate quello che più vi fa stare bene, perché un concerto non è un concerto senza un pubblico felice.

Queste le date del tour, organizzato da DNA Concerti:

17/11 Roma – Angelo Mai

22/11 Torino – CAP 10100

29/11 Padova – CSO Pedro

30/11 Milano – Club Culture, Serraglio

***

BIOGRAFIA
Andrea fonda le sue radici nella scena indipendente nella prima decade dei 2000. Oltre all’esperienza compositiva e live come primo batterista dei Nadàr Solo, suona da sempre nel duo torinese Anthony Laszlo con Anthony Sasso, ex chitarrista e cantante dei Milena Lovesick. Andrea Laszlo De Simone esordisce nel 2012 con il primo album autoprodotto dal titolo Ecce Homo, registrato in casa con mezzi di fortuna accompagnato dai videoclip di: Solo un uomo, 11:43, I nostri piccoli occhi, Perdutamente.

All’inizio del 2014 incontra alcuni attivissimi musicisti della scena underground torinese che dopo pochi mesi di sala prove diventano la sua band: Damir Nefat (chitarra e cori), Daniele C (basso e cori), Filippo Cornaglia (batteria e cori), Zevi Bordovach (tastiere e cori) e l’immancabile amico Anthony Sasso (tastiere, cori e percussioni).

Anticipato dai singoli Uomo Donna, Vieni a salvarmi La guerra dei baci, il 9 giugno 2017 esce, per 42Records, Uomo Donna, il primo vero e proprio album di Andrea Laszlo De Simone, accolto con grande entusiasmo da pubblico e critica e inserito tra le più prestigiose classifiche di riviste e siti musicali italiani come uno fra i migliori album del 2017. Uomo Donna è un disco complesso, articolato e vitale che vive in un tempo tutto suo dove convivono passato, presente e futuro. Un tempo in cui prende forma un mondo sonoro in cui si fondono classico e moderno, la canzone d’autore italiana e la psichedelia, Battisti e i Radiohead, Modugno e i Verdena, i Beatles e i Tame Impala, il volo magico di Claudio Rocchi e quello terreno di IOSONOUNCANE. Il disco è stato autoprodotto e successivamente post prodotto da Andrea in collaborazione con il fonico bolognese Giuseppe Lo Bue. Le registrazioni sono state effettuate tra l’ottobre del 2014 e la fine del 2016 con tecniche sperimentali a cavallo fra il digitale e l’analogico. Dopo una serie di esibizioni estive in alcuni dei più importanti festival italiani come il TOdays e il Siren Festival – che gli sono valse una menzione speciale nella classifica dei live stilata dal mensile Rolling Stone – il 28 ottobre 2017 è partito il primo tour di Uomo Donna nei club delle maggiori città italiane. Il 30 novembre 2017, in anteprima esclusiva al Torino Film Festival, Andrea Laszlo De Simone presenta il videoclip di Sogno l’amore, un cortometraggio girato in Sicilia per la regia di Francesca Noto e dello stesso Andrea Laszlo De Simone. Il 5 marzo 2018 esce il videoclip Gli uomini hanno fame, la canzone più esplicitamente politica di Uomo Donna, un viaggio di undici minuti e cinquanta all’interno della natura umana ritratta anche nei suoi istinti più feroci. Il videoclip è stato girato da Andrea Laszlo De Simone e dal misterioso duo Sans. Il 31 dicembre 2018 si conclude il ciclo ufficiale di Uomo Donna con il videoclip di Sparite Tutti realizzato dal collettivo creativo Irene&Irene. Sembrava finita qui e invece il 2019 crea nuovi traguardi per Andrea che portano Uomo Donna fuori dai confini nazionali con una menzione speciale sui social networks da parte dell’ affermata band americana The Lumineers che annovera Andrea Laszlo De Simone e Uomo Donna tra le scoperte più interessanti dell’underground musicale internazionale inserendo Solo un Uomo nella playlist Spotify “Inspirations”. Pochi giorni dopo Solo un Uomo verrà trasmessa da KEXP Radio. Il 4 novembre 2019 Andrea e la band sono ospiti in apertura dell’unica data italiana del tour degli stessi The Lumineers all’ Alcatraz di Milano.

 L’8 novembre 2019 esce in digitale e vinile per 42Records Immensità, il nuovo lavoro di Andrea Laszlo De Simone, di fatto la colonna sonora di un mediometraggio musicale, anticipato nei mesi precedenti da ConchiglieMistero La Nostra Fine. Nei primi mesi del 2020 Immensità uscirà anche in Francia per Ekleroshock / Hamburger Records (Benjamin Clementine, Polo & Pan, Limousine e tanti altri).

“Mondi Leggeri”, il nuovo album di Salvario nel live ad Acqui Terme

Venerdì 8 novembre, presso l’Officina del Bar Dante (Corso Dante 41) di Acqui Terme (AL), si terrà il live set acustico di presentazione del nuovo disco di Salvario dal titolo “Mondi Leggeri”, pubblicato l’11 ottobre per Giallo Ocra/Common Music.

Salvario è un cantautore pugliese, nato e cresciuto musicalmente in provincia di Taranto. Nel 2013, dopo l’esperienza come cantante-chitarrista del trio rock Karma in Auge, decide di trasferirsi a Torino, proprio nel quartiere San Salvario, da cui prende il nome.

Qui nascono le prime canzoni, raccolte in un Ep (2015), frutto della collaborazione con i Nadàr Solo, storica band torinese, a cui affida la produzione artistica.

Da qui ha inizio anche l’attività live, che lo porta a esibirsi nei club con la propria band o da solo, chitarra e voce. Nell’estate del 2016 registra il suo disco d’esordio “Duemilacanzonette”, uscito nella primavera del 2017. Attitudine rock unita alla tradizione della canzone pop italiana.

Salvario mondi leggeri

L’ultimo disco, “Mondi leggeri”, contiene 8 ballate d’autore, 8 pezzi di cantautorato moderno, da cui Salvario riparte a due anni di distanza dalla fortunata esperienza d’esordio di “Duemilacanzonette”, disco che gli ha regalato nel 2017 le vittorie del CapiTalent (contest di Radio Capital) e del Premio Bertoli (sezione Nuovi Cantautori).

I luoghi di “Mondi Leggeri”, come i mezzi pubblici (“Metropolitana”) o la città (“New York”), diventano pretesti per raccontare metaforicamente la vita, attraverso gli sguardi e i pensieri della gente. In questo nuovo lavoro Salvario sposta quindi il punto di vista narrativo dell’esordio dalla prima persona al “noi”, affrontando tematiche universali e collettive come lo scorrere del tempo (“Leggeri”), l’amore cantato tra gli archi dello GnuQuartet in “Supernova” o la contemporaneità descritta in “Balla Balla Balla”.

Il disco è stato anticipato dall’uscita del singolo “Leggeri”, una ballad in chiave chitarra acustica-pianoforte, intensa e poetica.

La serata, ad ingresso libero, prenderà il via alle ore 21.30.

Tonino Carotone in un concerto speciale al Largo Venue

Spagnolo di nascita, italiano d’adozione, cittadino del mondo. Tonino Carotone torna a Roma con una tappa speciale del suo tour internazionale Solcando le Onde 2019 che prende il nome dal suo ultimo singolo in featuring con il Coro dell’antoniano. Il 24 novembre al Largo Venue il cantautore celebre per canzoni come Me cago en el amor e Un ragazzo di strada si esibirà in una performance che sarà l’apice di una serata di arte a tutto tondo. Il concerto, infatti, verrà anticipato dagli artisti delle Scuderie MArteLive in un evento che va ad aggiungersi agli undici festival multiartistici estivi e che anticipa il main event del 2019, ovvero la Biennale MArteLive.

Numerose le performance previste a partire dalle ore 21. La compagnia di danza Uscite di Emergenza, il giocoliere Warner Circus la musica dei TU, Slavi bravissime persone in duo e Antonio Arcieri (Tvatt, Camera), le opere e le performance di LAC, Kali Armeli, Daniele Romaniello, Cristiano Quagliozzi e infine i corti e i videoclip delle Scuderie MArteLive selezionati negli anni durante il MArteLive. Gli spettatori potranno ammirare ancora una volta lo “spettacolo totale”, il format che da sempre ha reso celebre il festival romano e che rivivrà al massimo delle sue potenzialità dal 3 all’8 dicembre nella Biennale MArteLive 2019. Proprio in questi giorni sono in chiusura le iscrizioni per partecipare al concorso multidisciplinare MArteLive: 16 le categorie artistiche e oltre 150 i premi in palio, tra cui un premio Nuovo IMAIE del valore di 15.000 euro e un premio MArteLabel del valore di 20.000 euro. I migliori artisti in tutte le discipline entreranno a far parte delle Scuderie MArteLive aprendo le porte alla partecipazione di festival come Tolfarte, Carpineto Buskers Festival, Buskers In Town, Corviale Urban Lab e a serate esclusive come questa al Largo Venue

Con il concerto a Roma Tonino Carotone potrà aggiungere un’altra tappa a una lunghissima serie di eventi in giro per l’Italia e la Spagna in tutto il 2019. Chiave di questo successo, dopo le recenti collaborazioni con tra gli altri Elisa, Vinico Capossela, Nina Zilli e Alborosie, è sicuramente l’ultimo splendido singolo del cantautore: una canzone ricca di poetica e umanità che affronta con coraggio la tematica della migrazione nel Mediterraneo.

Solo per gli utenti di MArteMagazine uno sconto del 50% sul prezzo del biglietto. Basta andare su oooh.events seleziona re la tariffa Ridotto MArteMagazine e inserire il codice coupon CAROTONEMLZINE.

Alice nella Città, tutti i premi della 17esima edizione

Molti la considerano una costola della Festa del Cinema dedicata ai ragazzi, ma in verità Alice nella Città nasce tre anni prima e, con la sua 17esima edizione, è ormai prossima alla maggiore età. Anche quest’anno il festival ha selezionato decine di film e organizzato numerosi eventi per promuovere il cinema alle nuove generazioni, opere pensate per un pubblico di ragazzi ma non per questo prive di tematiche attuali e di spessore, tra le quali spiccano ovviamente quelle legate al mondo degli adolescenti. Seppure si tratti per la maggior parte di film indipendenti, di registi giovani se non esordienti, la qualità delle opere selezionate stupisce ancora una volta, offrendo uno spettro di conoscenza del reale ampissimo. Film di nicchia e artisti giovani si mescolano a grandi star internazionali, per una kermesse  che è stata premiata dal pubblico con un incremento delle visite del ben 26%.

In chiusura del festival, sabato 26 ottobre, la giovane giuria ha assegnato i premi dopo una valutazione tutt’altro che scontata. Il premio Miglior Film è andato The Dazzled dell’esordiente Sarah Suco, un film complessa ambientazione delle comunità religiose.  Il premio Speciale della Giuria va a invece Son-Mother della regista iraniana Mahnaz Mohammadi, capace di affrontare con intensità e gusto la difficile condizione di una giovane vedova in Iran costretta ad affrontare difficoltà economiche e pregiudizi per salvare la propria famiglia. Tra tutti, però, il film che torna a casa con più riconoscimenti è Cleo di Eva Cools, che dopo avere vinto il premio di MyMovies, vince anche il premio Tim Vision e il premio DO Rising Star per l’attrice protagonista Jager Yolanda Moreau, eccezionale nell’interpretare la diciassettenne Cleo nel suo difficile percorso di elaborazione del lutto.

la famosa notte degli orsi in sicilia

Poi c’è Lorenzo Mattotti, celebre fumettista e illustratore, che a 65 anni e al suo primo lungometraggio da regista si aggiudica il premio per la Miglior Regia per il fantastico film animato tratto dal romanzo di Dino Buzzati La famosa invasione degli Orsi in Sicilia. Mattotti, oltre ad essere l’unico autore maturo in questa lista è anche l’unico uomo ad essere stato premiato, segno di una nuova generazione di cineasti in cui finalmente viene dato ampio spazio alle voci femminili. Infine da segnalare il premio Raffaella Fioretta per il cinema italiano a Buio di Emanuela Rossi, il premio per i giovani talenti a Nora Stassi per la sua interpretazione in L’Agnello di Mario Piredda e il premio RG Casting a Beatrice Grannò per il ruolo in Mi chiedo quando ti mancherò di Francesco Fei.

Si conclude così Alice nella Città 2019, una 17sima edizione da record che prepara a un futuro ricco di possibilità. Chissà cosa potrà fare Alice una volta diventata maggiorenne. Non vediamo l’ora di scoprirlo!

Daniele Silvestri in Tour nei palasport ma “senza palco”

Un allestimento scenografico spettacolare e “senza palco”, una grande band con 2 batterie e 9 musicisti, tanti ospiti e una scaletta che contiene 25 anni di successi: il prossimo live di Daniele Silvestri “La Terra dal vivo sotto i piedi”, il suo primo tour nei Palasport di tutta Italia, partirà il prossimo 25 e 26 ottobre da Roma e si preannuncia come un mega show.

Silvestri torna a sorprendere portando in scena il primo concerto senza palco, in cui, insieme ai musicisti, non si esibirà su un normale palcoscenico ma sopra un gigantesco cumulo di terra (richiamo al titolo dell’album) al centro del palasport, mentre un imponente ledwall e un gioco di luci particolarissimo comporranno il resto della scenografia.

Con “la terra sotto i piedi”, insieme a Silvestri, ci sarà una super band di 9 musicisti, formata dalle due batterie di Fabio Rondanini e Piero Monterisi, dal basso di Gabriele Lazzarotti, dalle tastiere e sintetizzatori di Gianluca Misiti, dalle chitarre di Adriano Viterbini e Daniele Fiaschi, dal fagotto e tromba di Marco Santoro, dalla tromba e percussioni di Jose Ramon Caraballo Armas e dalle tastiere di Duilio Galioto.

Oltre a loro, ospite fisso del tour sarà Rancore. Il rapper, già con Silvestri su Argentovivo, sarà presente in tutte le date con innesti a sorpresa del suo labirintico mondo visionario.

La scaletta, nata durante le lunghe prove che hanno tenuto Silvestri e la sua band per un intero mese all’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini di Roma, alternerà momenti elettronici tiratissimi, a set più acustici e dilatati, mentre una parte centrale sarà dedicata ai festeggiamenti di questi 25 anni di musica con un vero ‘concerto nel concerto’: un viaggio nel tempo rigorosamente cronologico dal 1994 ad oggi, con una carrellata senza sosta dei brani iconici e rappresentativi della sua carriera.

Entrato nella storia della musica italiana per essere il primo artista a vincere con una sola canzone il Premio della Critica, il Premio per il Miglior Testo e il Premio della Sala Stampa Radio Tv a Sanremo e anche il Premio Tenco con la penetrante Argentovivo, Silvestri abbandona i fili sospesi di Acrobati, e torna sulla scena live con una produzione dai grandi spazi, in cui il suono si mescolerà alle luci in una parabola musicale e visuale potente e d’impatto, curata in ogni minimo dettaglio, che porta la firma di Giancarlo Sforza alla direzione e progettazione scenografica e quelle di Giorgio Testi e Filippo Rossi alla regia video, mentre un outfit esclusivo per tutta la band è stato pensato ad hoc dalla stylist Maria Vittoria Castegnaro.

Ci sono voluti 50 anni di vita e 25 di carriera per trovare non tanto il coraggio, quanto la voglia di decidere di fare un tour nei palasport. Ho sempre amato gli spazi più raccolti, o la magia dei teatri..e continuerò a farlo. Ma ho anche sempre avuto voglia di cimentarmi con sfide diverse, e a quanto pare le nuove canzoni sembrano spingermi in questa direzione” aveva presentato così Daniele il nuovo tour sui social, il primo nei palasport dopo il memorabile successo in trio con Max Gazzè e Niccolò Fabi nel progetto “Il Padrone della Festa” e dopo lo spettacolare concerto-evento tenuto lo scorso anno con Manuel Agnelli, Samuele Bersani, Carmen Consoli, Max Gazzè, Niccolò Fabi e Diodato, tutti suoi ospiti nelle oltre 3 ore di musica live “Le cose in comune”, che aveva entusiasmato il Forum di Milano.

Le prevendite per “La Terra dal vivo sotto i piedi”, prodotto e organizzato da Francesco Barbaro per OTR, sono disponibili su ticketone.it e in tutti i punti vendita abituali.

Si partirà da Roma con una doppia data, il 25 e 26 ottobre al Palazzo dello Sport. Le altre tappe sono: 08 novembre 2019 Padova (Kioene Arena), 09 novembre 2019 Rimini (RDS Stadium), 15 novembre 2019 Bari (Palaflorio), 16 novembre 2019 Napoli (Palapartenope), 22 novembre 2019 Milano (Mediolanum Forum), 23 novembre 2019 Torino (Pala Alpitour). Data zero: 19 ottobre 2019 Roseto degli Abruzzi (Pala Remo Maggetti).

Renée Zellweger in “Judy”: date un Oscar a quella donna!

C’è chi ancora si ostina a rinchiudere la proficua carriera di Renée Zellweger nella trilogia dedicata a Bridget Jones. Un successo clamoroso di pubblico e un personaggio simpaticissimo e iconico che però sminuisce il talento di un’attrice davvero speciale. Dopo il premio Oscar per il ruolo da non protagonista in Ritorno a Cold Mountain, ottenuto nel 2004 alla terza nomination consecutiva, sono seguiti 15 anni in cui la sua carriera sembrava essere stata consumata da progetti sbagliati e avventate operazioni chirurgiche.

Continua a leggere

Scary Stories to Tell in the Dark: Del Toro produce, Øvredal dirige, ma la scrittura?

Le storie più le raccontiamo più diventano vere e ci rendono ciò che siamo. Scary Stories to Tell in the Dark, film tratto dalla serie di libri di Alvin Schwartz, parte da un presupposto che non possiamo ignorare, soprattutto in un periodo in cui l’equilibrio tra realtà e finzione si fa sempre più labile. Seppure il nuovo film diretto dal regista norvegese André Øvredal, habitué dell’horror, sia ambientato ben 50 anni fa, il quesito non cambia, anzi genera un parallelismo estremamente attuale tra due realtà politiche inquietantemente simili. Gli Stati Uniti di Nixon e del Vietnam e quelli attuali, di Trump, della Turchia e della Corea.

Continua a leggere

Edward Norton tra narcisismo e talento: la recensione di Motherless Brooklyn

Scelto come film d’apertura della 14esima Festa del Cinema di Roma, Motherless Brooklyn è un film destinato a far parlar di sé, soprattutto per la presenza strabordante di Edward Norton in veste non solo di attore protagonista ma anche di sceneggiatore e regista. Nel mondo di Hollywood, si sa, Norton non è mai stato un attore facile con cui collaborare, a causa di un pessimo carattere e di un’inarrestabile smania di controllo. Non è infatti un mistero che il suo lunatico personaggio in Birdman (che gli è valsa la terza candidatura all’Oscar) sia ispirato proprio a lui. Dopo alcuni anni di latitanza dalla scena decide dunque di risolvere il problema a modo suo, producendo, adattando, dirigendo e interpretando un film letteralmente Norton-centrico che si ispira al bestseller di Jonathan Lethem.

Continua a leggere