Toccata e fuga
[TEATRO]
ROMA- Si accendono le luci, si apre il sipario ed ecco uno scenario quasi d’altri tempi. Una scena che si presenta doppia per mettere in risalto il confronto tra due opposte, ma nel contempo parallele, situazioni in cui prenderà forma l’azione. No, non è un film di attacchi frontali, una battaglia tra due opposte fazioni, di kalashnikov, nè guerre stellari.
E’ un’azione dove ci vuole “fiato”, coraggio, fermezza per non cadere nella propria rete.
La scena rappresenta due appartamenti a confronto in cui accadrà veramente di tutto. E l’alternarsi delle vicende nei due rispettivi appartementi renderà palesemente chiaro il quadro generale agli occhi dello spettatore che non perderà una sola virgola, non perderà un solo sospiro.
“Non mi ero reso conto che l’adulterio richiedesse nervi così saldi”. Questa è la battuta di uno dei protagonisti che rispecchia e racchiude l’essenza di questo spettacolo intitolato Toccata e fuga di Derek Benfield.
Si delinea così una performance fatta di vicende amorose furtive, nevrosi e isterie sucitate dal rischio di essere colti in flagrante. E in questi salotti dove dovrebbe regnare il relax domina invece il patema e l’affanno.
Una spassosa, disinvolta e ironica commedia con la regia di Linda Flacco tenutasi al Teatro 7 di Roma dal 6 all’11 ottobre scorso, in cui gli stessi protagonisti – Vania Lai, Linda Flacco, Marzia Turcato, Andrea Parri, Marco Zordan– sembravano divertirsi un mondo.
Uno spettacolo in cui non sono mancati colpi di scena, ambiguità e giustificazioni assurde. E con una buona interpretazione degli attori che hanno fatto di questa commedia un’appetitosa storia da raccontare.
E chissà se le risate -che sono assicurate- non siano state sentite ancora di più da qualcuno che magari si è riconosciuto nella storia.
Maria Logroio
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