Biografilm Festival: le orme della vita
[CINEMA]
BOLOGNA- Come un’esperienza di vita può segnare la carriera artistica di un personaggio? Chi si nasconde dietro a un noto volto della storia, della cultura o della scienza?
Il Biografilm Festival- International Celebration of Lives- che si è svolto a Bologna dal 10 al 15 giugno.
La selezione ufficiale ha presentato al pubblico opere cinematografiche e televisive a tema biografico, prodotte negli ultimi due anni e non ancora distribuite in Italia. I focus hanno invece riscoperto con una voce nuova cinque personaggi differenti tra loro, ma accomunati dall’impronta indelebile che hanno lasciato nella storia. Il cinema è stato l’indiscusso protagonista dei focus di quest’anno dedicati a Groucho Marx, uno dei massimi esponenti della comicità del ventesimo secolo, Klaus Kinski l’attore dal volto tragico e ai fratelli Warner, tuttavia il Biografilm ha attraversato trasversalmente le più svariate forme d’arte e di cultura, offrendo al pubblico anche un approfondimento su Galileo Galilei nell’anno internazionale dell’astronomia, e al pittore e fumettista Andrea Pazienza, la cui vicenda è intimamente legata alla città di Bologna.
Nonostante spesso siano grandi mani a cambiare le sorti dell’umanità, la Storia è composta da volti anonimi come i 500 000 partecipanti al concerto di Woodstock. Il Biografilm Festival, in occasione del quarantesimo anniversario del più grande evento rock di tutti i tempi, non solo ha rievocato l’eco di un concerto unico nel suo genere, ma ha anche ascoltato le voci dei diretti protagonisti attraverso filmati e incontri. A raccontarne la genesi è stato il film Taking Woodstock nuovo capolavoro del pluripremiato regista Ang Lee in concorso al Festival di Cannes 2009, ma le immagini più vivide sono state descritte con incredibile nitidezza da chi dal 15 al 18 agosto del 1969 era presente a Bethel, la piccola città rurale nello stato di New York che ha ospitato il concerto. Ricordi, aneddoti e mitici racconti narrati da voci differenti hanno tracciato il ritratto vivo e pulsante di un intera generazione che si opponeva alla guerra del Vietnam attraverso dimostrazioni politiche non violente, una generazione non ancora toccata dalla commercializzazione del mercato musicale, né dalla perdita di ideali. La rèunion proposta ha raccolto le preziose testimonianze di personaggi del calibro di Artie Kornfeld lo storico ideatore e co-promotore di Woodstock 1969, Elliot Tiber che trasformò un piccolo motel di famiglia nel cuore leggendario dell’evento, Amalie R. Rothschild a cui Biografilm aveva già dedicato una mostra nel 2007e il fotografo del backstage Barry Z. Levine. Quest’ultimo, accompagnato dalla moglie Linanne G.Sackett presente a Woodstock come spettatrice, con lo stesso sorriso di chi darebbe di tutto per rivivere ‘Three days of peace and music’, ha commentato i suoi scatti indimenticabili capaci non solo di immortalare i musicisti ma anche di restituire gli attimi rubati agli sconosciuti partecipanti. In fondo la Storia è plasmata da volti anonimi….
Foto di Mattia Matrone
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