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Comic Contest: un occhio sul contemporaneo

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[ARTI VISIVE]

professor_bad_tripROMA- Il Circolo degli artisti si riconferma come uno dei centri culturali più attenti e dinamici nel panorama romano. Con la rassegna Wi Fi Art, il Circolo tenta di promuovere, tramite l’appuntamento fisso degli aperitivi domenicali, quell’arte esordiente ed emergente spesso ignorata dalle gallerie o dai contesti più istituzionali, ma che spesso rivela il vero pulsare dell’attività artistica della capitale.

Domenica 24 maggio, proprio in occasione dell’iniziativa della Wi Fi, si è tenuto il terzo incontro di Comic Contest, una serata interamente dedicata al fumetto, mantenendo il segno dell’innovazione e dell’attenzione alla contemporaneità. L’occhio del circolo, infatti, è puntato sui disegnatori odierni, sulle testate che propongono le iniziative editoriali più moderne, insomma, su tutto ciò che è innovativo nel panorama dell’illustrazione e del fumetto, spesso con un ottimo livello qualitativo. Per rendersi conto dell’effettivo valore delle proposte artistiche era sufficiente passeggiare nell’immenso spazio aperto del circolo, dove erano allestiti una serie di stand con disegnatori all’opera. Quello di imbattersi direttamente con gli illustratori è un ottimo metodo per sentirsi coinvolti, per assistere in primo piano all’invenzione di personaggi e situazioni, e anche per parlare con gli artisti e raccogliere informazioni su di loro. Così, se all’inizio l’organizzazione di tutti questi piccoli padiglioni espositivi poteva apparire un po’ dispersiva, è invece proprio questo il sistema che ha permesso ad ognuno di soffermarsi sugli artisti preferiti, di scegliere i disegni più significativi, di conoscere le opere di tanti giovani interpreti dell’illustrazione italiana.

Moltissime anche le iniziative sparse per il circolo: la B-side room, ad esempio, è servita per la fumetto_1presentazione di riviste e stampe sul mondo del fumetto. Alle 20.30 l’introduzione della rivista cartacea Animals, edita dalla Coniglio Editore, che vuole occuparsi di comics in modo non convenzionale, allargando l’identificazione del fumetto con il formato del giornaletto, e che vuole inserire la tematica dell’illustrazione in un panorama più ampio di interviste, immagini, e racconti scritti da brillanti autori esordienti in Italia. Insomma, una operazione composita e attenta a captare tutti gli stimoli del contemporaneo, cui ben si adatta lo slogan scelto per il lancio, “la vita e nient’altro”.
Subito dopo, le presentazioni di quattro edizioni della Cagliostro E-press: Wolfskin, Il giardino filosofico, Pulci il signore degli amplessi e Gravetown, ultimo episodio della serie scritta e disegnata da Paolo Zaccardo, che finora ha riscosso un certo successo. Il fumetto in stile manga tratta di questa strana città in cui si incrociano storie adolescenziali con vicende dalle tinte blandamente horror, con lupi mannari e strane creature che sbucano all’improvviso dalla nebbia.

Per finire, Grifo Edizioni ha presentato Alicenonsorride. La casa editrice, specializzata nella pubblicazione di fumetti d’autore e ben inserita nel panorama italiano con il marchio Edizioni Di e in quello francese sotto il nome Vertige, ha puntato molto sulla collaborazione tra Luca Scornaienchi, che ha curato la sceneggiatura, e la disegnatrice Maria Comandini, per realizzare un fumetto forte di una sceneggiatura originale e di illustrazioni potenti ed espressive.

Ma l’iniziativa più coinvolgente è stata forse quella installata nella sala principale, interamente dedicata all’opera di Gianluca Lerici, grande talento italiano, noto sia come fumettista che come pittore, scomparso per un infarto pochi anni fa. Noto con il nome di Prof bad trip, Lerici era il protagonista indiscusso dell’illustrazione underground, mescolando mondo cyberpunk, suggestioni hardcore e creando uno stile personale, dirompente, psichedelico e inconfondibile. Può essere utile, a questo proposito, citare le parole di Carlo Branzaglia, che osserva “Lerici è uno di quegli operatori che pesano nell’immaginario collettivo più di quanto non sembri, perché la sua personalissima cifra visuale non può essere adattata direttamente, ma finisce (e ha finito) per suggerire opzioni, soluzioni, intuizioni destinate ad essere riprese in piccole dosi da esegeti più o meno coinvolti nella sua linea espressiva“. Un’analisi che si addice perfettamente all’happening di domenica, in cui Thomas Bires, Luca Scornaienchi, Giancarlo Caracuzzo, Diavù, Elena Rapa, Alessio Spataro si sono confrontati tra loro e con l’opera del maestro, dando origine ad un contest interamente dedicato ed ispirato dall’artista. L’iniziativa basata su Lerici è doppiamente interessante. Da un lato, diffonde l’opera di un disegnatore eccezionale e rappresentativo di un’epoca (per quanto sia ardito il paragone, una sorta di Pazienza dei nostri anni), ma ancora poco conosciuto. Dall’altro lato rende manifesto il carattere del Circolo degli Artisti: quella su Lerici non vuole essere una semplice retrospettiva, ma un’indagine su ciò che l’artista di La Spezia ha smosso nel panorama contemporaneo, per cogliere sempre e solo ciò che è vivo e attuale.

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