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Gli occhi su Madre Terra

[ARTI VISIVE]

Un bambino malnutrito in Nigeria e un gruppo di pinguini antartici su un iceberg nelle Isole Sandwich Australi, l’inquinamento e il degrado ambientale sul delta del Niger e una madre Inuit con il figlio sulle spalle: sembra di descrivere mondi paralleli che non si sfiorano tra di loro, invece i 101 scatti, ospiti fino al 29 marzo 2009 al Palazzo delle Esposizioni, sono gli occhi dei cinquantotto fotografi del National Geographic che hanno “interrotto” la vita della Madre Terra in luoghi splendidi e terribili.

Le foto, edite e inedite del magazine fotografico più famoso per i suoi reportages, affiancano l’uomo che crea una miniera illegale d’oro sulle rive del fiume Pra, in Ghana e la forza di tre vegliarde che camminano in un campo coperto di grosse pietre nell’Isola Aran in Irlanda.

Madre Terra, questo il titolo della mostra alla sua seconda realizzazione, vuole presentare un mondo che è sdoppiato, fatto di incanto e di bruttura. Le accuse e le denunce sono utili, ma anche la presa di coscienza di quello che potremmo perdere e che non possiamo vedere perché lontano da noi o magari solo perché distratti da altro.
Angoli di mondo ancora puliti dove un bambino può bagnarsi in acque limpide del Mar dei Caraibi o la coda imponente di un cetaceo nell’Antartide, ricordano al visitatore che ci sono angoli della Terra veramente meravigliosi, la fotografia può conservare gli attimi ma può anche aiutare la denuncia dell’incendio nella foresta pluviale amazzonica: insomma, un “ecco cosa abbiamo e come potremmo perderlo”.

Alla conferenza inaugurale della mostra Fulco Pratesi, presidente del WWF Italia, ci ha spaventato nuovamente con le previsioni scientifiche e i dati che prevedono che gli abitanti della terra avranno bisogno di un trasferimento forzato nel 2035. Ma dove?
Lo sappiamo ci sono i negazionisti che non vedono delle responsabilità di questi cambiamenti, attribuibili alla presenza e al fare dell’uomo sulla terra, ma anche nel piccolo riusciamo a fotografare le mutazioni climatiche e iniziamo a spaventarci: ricordiamo a Roma la piena del Tevere di qualche mese fa? Sappiamo che è difficile provvedere ai danni creati e soprattutto avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, ma abbaiamo il dovere morale di spiegare e di far vedere a chi potrebbe non aver più modo neanche di sognare alcune di queste bellezze. Per questo motivo sono state organizzate delle visite guidate al Palazzo delle Esposizioni per le scolaresche delle scuole medie.

Una bellezza multiforme che aspetta di essere salvata come una principessa dormiente. La mostra ha ingresso libero e dunque potrà essere “baciata” dai più, speriamo che possa risvegliarsi.

Madre Terra
Palazzo delle Esposizioni, spazio Fontana, Spazio Fontana,via Milano 13, Roma.

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