Piji_ Lentopede
CD MUSICA- Lentopede è il primo lavoro ufficiale da solista di Pieluigi “Piji” Siciliani, un EP autoprodotto composto di 5 tracce rappresentative del mondo musicale in cui si muove il famoso Septet di accompagnamento composto da Domenico Sanna, Luca Iaboni, Matteo Locasciulli, Filippo Schininà, Biagio Orlandi e Matteo Ruberto. Tra i fiati fatati e struggenti del sax e della tromba, l’energia della chitarra elettrica e della chitarra classica, la ritmica del basso e della batteria si passa dalla musica cantautoriale, al pop italiano, passando tra elementi rock, slow, swing, jazz con sconfinamenti ritmici che vanno dalla rumba al terzinato anni ’60 e che riempiono le nostre orecchie di armonie mai sopite e dimenticate.
La storia che racconta Lentopede è costantemente in bilico tra allegria e malinconia, tra romanticismo e amore, tra musiche del passato e del presente, in una costante dicotomia dialettica tra l’evoluzione delle ritmiche musicali e l’evoluzione personale di ogni artista.
Lentopede, il personaggio protagonista della title- track è la figura emblematica che ci accompagna nell’ascolto di questo EP che è una specie di piccolo gioiello che conferma ancora una volta l’indiscutibile capacità di Piji di arrivare dritto al cuore delle persone e delle situazioni, affrontando con forti capacità tecniche, ma anche di intuizione personale le composizioni che propone al suo pubblico.
La struttura di questo lavoro si tiene in equilibrio tra passato e presente con forti ambivalenze jazz a contaminare ed arricchire le armonie, come per esempio in “Madama Pioggia”, o il tipico slow anni ’60 che contraddistingue invece “Lentopede”. Forti concentrazioni e assoli musicali la fanno da padroni assoluti nelle composizioni che si arricchiscono di quegli elementi presi a prestito dai vari generi musicali,come nell’intro di “AcO2qua”, tipicamente rock, o nell’appassionato omaggio tributato a Natalino Otto, jazzista anticonvenzionale del periodo fascista, dal titolo “L’ottovolante” con, in apertura, un brano tratto dall’articolo Fascismo e tradizione scritto nel 1928 da Carlo Ravasio, intellettuale fascista, accompagnato in sottofondo da il tema de “Il tamburo della banda D’Affori”, una divertente marcetta che ci conduce in piena composizione jazz senza soluzioni di continuità.
Davvero un lavoro ben fatto e ricco di elementi musicali diversi ma ben sposati insieme, quindi, di cui vi consiglio l’ascolto: ironia, arrangiamenti curati nel dettaglio e forti capacità musicali sono qualità che non possono in nessun modo passare in secondo piano, ma che risultano essere davvero vincenti in un lavoro d’esordio ricco e interessante.
TRACK LIST:
# 1 AcO2qua
# 2 Lentopede
# 3 I cigni di Nymphemburg
# 4 Madama Pioggia
# 5 L’Ottovolante
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