Lussuria, regia di Ang Lee
CINEMA- Shanghai 1942 seconda guerra mondiale, Wang Chiah – Chih (Tang Wei) è una timida studentessa universitaria che viene convinta da un gruppetto di attori della compagnia teatrale in cui recita, ad abbracciare le idee rivoluzionarie di liberazione cinese. L’obiettivo è Mr Yee (Tony Leung) potente personaggio politico di spicco, il quale intesse stretti rapporti con i giapponesi.La bella Wang nei panni della sofisticata e ricca signora Mak moglie di un commerciante, entra con abile seduzione nella vita dell’uomo conquistandosi la sua fiducia, dapprima divenendo amica della moglie, poi pian piano riuscirà a intrecciare una relazione con lui.
Convinta di portare a termine con assoluto distacco la sua missione (ovvero veder morto il “traditore” collaborazionista dei giapponesi), giorno dopo giorno si scopre legata a lui da una passione incredibile, travolgente quasi animalesca, che la rende schiava di un uomo che non si accontenta semplicemente di possederla a suo piacimento, ma vuole il suo cuore insinuandosi a volte con brutalità, nei meandri della sua anima.
Wang passa così dal disgusto per quell’uomo, a un attaccamento sempre più forte, a una complicità incofessabile.
La relazione tra i protagonisti, i loro sguardi, l’amore impossibile, danno sicuramente vita al film, nonostante le numerose scene di sesso (forse troppo esplicite e plastiche, mai viste sullo schermo e censurate in patria ma anche negli States).
La sorprendente bravura dell’attrice femminile è proprio quella di riuscire a confondere continuamente lo spettatore, il quale non è mai in grado di comprendere i sentimenti di Wang verso il signor Yee fino all’ultima scena.
Inoltre, lode al regista del film Ang Lee (è il regista di film di successo come I segreti di Brokebak Mountain e La tigre e il dragone) che grazie alla sua magistrale bravura riesce con delle attente inquadrature, a carpire delle espressioni dei protagonisti che valgono molto di più di tante parole.
Gli attori protagonisti sono fantastici nella parte, sanno emozionare lo spettatore in ogni momento del film, coinvolgendolo a tal punto da immedesimarsi il quel gioco assurdo di amore e tortura.
Ottima inoltre la fotografia, i colori, riproducono perfettamente la Shanghai di quegli anni (a tal proposito sembra che per le riprese esterne a Shanghai, il regista abbia richiesto la temporanea rimozione di 3 mila condizionatori dei residenti).
Il film Lust, Caution (titolo originale, in italiano Lussuria), è già Leone d’oro come miglior film all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, si è aggiudicato inoltre, sette riconoscimenti alla 44a edizione dei Golden Horse Awards di Taiwan (l’equivalente degli Oscar per i film di lingua cinese), tra cui i premi al miglior film al miglior regista, premio anche come miglior protagonista del film all’attore hongkonghese Tony Leung Chiu-wai.
E’ un film impegnativo, appassionante da consigliare a tutti coloro che amano il melodramma con scenografia, abiti, arredi da cinema della nostalgia.