il_7 su Areamag
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Cosa si può fare per delimitare trasognatamente il campo d’azione degli Areamag?
Ipnotizzare i potenziali cattivoni fin da piccoli con nenie melodiche oblique e mimetiche che li rassicurino sulla disponibilità costante della cura (“Cattivo”), oppure aspettare con strutture armoniche ripetitive l’avvento di un “loopUS in fabula” che si annuncia con gorgoglii infidi e suoni claustrali fino a vocalizzarsi su sfondi ritmici e respiri troppo profondi per non turbare? Il Sistema certo non vorrebbe questo da un ensemble rap, preferirebbe una catechesi, al massimo una faringite che disturbi l’emissione vocale di considerazioni destabilizzanti.
E invece, a cavallo del pentagramma degli Areamag, si instaura anche quello che di certo LEI definirebbe l’insopportabilmente lamentoso LUI, costretto a subire l’approssimazione contraddittoria e superficiale della bambola scollegata a lui più “Cara” (con tanto di ottimo video almodovariano), aspettando forse invano il cambiamento che la porterà ad ascoltare di più, ad apprezzarlo di più ed infine a ridere insieme a lui, che in fondo non aspetta altro che parlare di se stesso in chiave folk e farle capire che lui potrebbe non essere l’ennesimo mostriciattolo che lei si è saputa meritare.
Muoversi con competenza professionale tra queste figurine alludendo a temi impegnati quali l’invadenza dell’Omino e la residenza coatta di adolescenti slavi in fognature senza Air Fresh (“Tombino”), significa possedere una trasversalità ironica che una mucca papale non si sognerebbe neanche dopo un’abbuffata di torrone. Il coinvolgimento di spigolature psicologiche, il classicismo pianistico e l’arruffamento del contesto culturale che mal ci accoglie denotano una pulsione sfacciata verso la lobotomia concertistica quasi progressiva, in cui l’improvvisazione si aggiunge ai brani, incaprettandoli. Per il resto è l’affogamento strumentale in trattamenti elettronici che oggi più che mai il Sistema non intende sopportare, motivando questa intolleranza con la scusa populista che non tutti hanno gli elettrodomestici, nei primi anni 60. D’altronde, la rassegna sanremese ci ha insegnato che mettere al bando il cha-cha-cha non ci pone al riparo dalla cattiva sorte e dalle compilation a prezzo speciale.
Come si possono ricercare le coordinate spaziovirtual-temporali degli Areamag?
Semplice, dopotutto: ricevono tutti i giorni nel loro studio privato su www.myspace.com/areamag, e saranno il 7 marzo al Sister Noise di Roma, dove daranno un sapiente ed armonico giro di vite alle loro risonanze.
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