MiArt
[ARTI VISIVE]
MILANO – La scorsa settimana si è svolto alla Fiera Milanocity di Milano il MiArt, la Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea.
Quattro le sezioni tematiche: Established, che riunisce le gallerie con una storia consolidata sia nell’ambito moderno sia nel contemporaneo, Emergent, in cui sono esposti artisti cutting edge (come Laurina Paperina o Leekit Allaike); Solo/Double, che presenta mostre monografiche o confronti fra due maestri (come Nicola De Maria o Mario Davico) e Special Project, che rende merito a progetti curatoriali pensati per grandi aree e che di fatto era rappresentato solo da un paio di gallerie, con Studio Marconi a fare la parte del leone. Presenti gallerie da Shanghai, Berlino, Bruxelles, Lugano, Amburgo, Colonia, New York e Londra. Tra le più importanti gallerie di Milano Artopia, Galleria Bianconi, Brand New Gallery, Antonio Colombo, The Flat, Jerome Zodo, Gio’ Marconi, Pack. In tutto, 92 stand (45 da Milano).
Ottima figura hanno fatto tra le gallerie Robilant+Voena, Progetti Arte Elm, che ha affrontato una riflessione sul colore (con Verna, Cacciola, Gastini), la Galleria Contini con la monografica di Giuseppe Veneziano, la Bianconi, con una spettacolare monografica di Davico, la Raffaelli, lanciata nel nuovissimo e l’Artiscope con grandissimi nomi, mentre la Jerome Zodo si è dimostrata ancora una volta dissacrante con la personale di Sonnenscheir.
Marconi ha portato una “piazza” di 500 metri quadrati, lo stend più grande della fiera, interamente dedicato alla scultura, con Louise Nevelson e Giuseppe Maraniello, Christo e Giuseppe Uncini, Alexander Calder e Giulio Paolini. L’opera di maggior attrattiva era Lancia di luce di Arnaldo Pomodoro, una scultura di oltre sette metri in vendita a 1,6 milioni di euro (la più costosa della fiera).
Tra gli artisti erano super presenti Fontana, De Chirico, Morandi e Burri. Ma anche Picasso, presente sia da Farsetti sia da Tega. E poi Xhixha, Botero, Wahrol, Basquait, Koons, Lachapelle, Schnabel, Andres Serrano, Mimmo Paladino, Mirò, Man Ray e una personale di Nicola De Maria e una di Giuseppe Veneziano.
Interessanti scoperte quali Lucia Sammarco Pennetier e Veronica Green. Uno spettacolo inquietantemente delizioso quello di Kochermann al Mathias Gunter, che ha esposto I plastici di soggiorni dove, sola, la televisione è accesa, o la meditazione sul suono, con un violoncello da usare, alla Mario Mazzoli.
Silvia Tozzi
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