Mazzone in mostra
[CINEMACITTA’]
“In questi anni di formazione ho capito che la rappresentazione visiva può manifestarsi attraverso un disegno, un dipinto o altra forma d’arte. Credo, quindi, che per un disegnatore sia fondamentale la versatilità, l’adattamento ad ogni espressione artistica. Descrivere visivamente un pensiero , un racconto , un’idea è l’ obiettivo che mi sono prefissata, spaziando dal mondo cinematografico a quello illustrativo”.
Luisa Mazzone è una scenografa e illustratrice, ama l’umorismo di Woody Allen e il cinema di Truffaut, come l’arte figurativa di Alphonse Mucha e quella di Schiele, nei suoi dipinti erotici di stile espressionista; si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Roma e ha conseguito il Diploma in Scenografia, Arredamento, Costume presso il Centro Sperimentale di Cinematografia con sede a Roma.
Tra collaborazioni prestigiose ed una passione costante per il mondo dello spettacolo, Luisa ha approfondito le tecniche del disegno attraverso la progettazione di costumi e scenografie, affacciandosi nel mondo di Ozpetek con Mine Vaganti o in quello di Gianni Bongioanni per Segreti Rimozioni reticenze.
Dal teatro, al mondo del cinema, tra scenografia e costumi, l’artista che è Luisa Mazzone ha saputo destreggiarsi in fasi importanti della creazione di un progetto, riuscendo a carpire l’importanza tra la progettazione degli spazi e il mondo della sceneggiatura, talmente complementari quanto fondamentali.
Impossibile non notare la passione di questa artista che è andata a plasmarsi nel corso del tempo e degli anni, attraverso i suoi schizzi e le sue illustrazioni, che verranno esposte in un percorso davvero particolare all’interno di una mostra che si terrà alla Libreria Mondadori di Monterotondo.
La mostra che si terrà dal 30 Dicembre fino al 14 Gennaio del 2012, ripercorrerà i passaggi fondamentali della realizzazione di un film attraverso l’esposizione di disegni, bozzetti e progetti funzionali: rivivremo opere come I vestiti nuovi dell’Imperatore di A. Taylor, i progetti di ambientazione futuristica per il cortometraggio Faleda e i tanti, svariati, bozzetti teatrali che comprenderanno Riccardo III e La Tempesta di William Shakespeare, Petruska di Sergej Diaghilev, Marionette Che Passione di Rosso di San Secondo e Bagni Pancaldi di Aldo Palazzeschi.
Come detto dall’artista, con questa mostra si desidera trasmettere il lavoro di ricerca e progettazione, che precede la consueta realizzazione filmica, esponendo prevalentemente bozzetti eseguiti a matita ed altri dallo studio più accurato e dettagliato, che ha richiesto l’utilizzo di pastelli e della computer grafica.
Ciò che verrà rappresentato davanti ai nostri occhi, sarà lo scorrere di due fasi correlate e al quanto distinte, dalla progettazione alla realizzazione di un lavoro, attraverso la creatività e la necessità di poter cogliere i cardini sui quali il regista intende costruire lo spazio della narrazione.
Ed è così che la bellezza di un processo creativo, esposto su una parete, non diventa solo arte e spettacolo mescolati insieme, ma anche emozione e passione, per uno o cento pensieri, idee, fantasie, che prendono vita e corpo, fino a pervadere attori in carne ed ossa, dare uno sguardo ed un espressione ad un volto che fino a poco prima non era davvero mai esistito.
In queste feste Natalizie, sotto uno spirito più quieto, vi consigliamo caldamente di fare qualche giro culturale e di andare a donare un’occhiata a questa mostra fatta di immagini e di storia, per capire come possa riuscire uno scenografo a diventare “cittadino dell’epoca o personaggio del mondo fantastico che deve rappresentare”.
Alessia Grasso
Alessia Grasso, cinema, illustrazione, Luisa Mazzone, martelive, martemagazine, rubrica cinemacittà, scenografia