This is England, regia di S. Meadows
Nel 1983 in Inghilterra viene riconfermata la maggioranza dei conservatori guidati dalla “dama di ferro”, al secolo Margaret Thatcher, reduce dalla vittoria sull’Argentina nella guerra delle Isole Falkland che aveva causato più di 200 morti in poco più di due mesi.
Un’ondata di patriottismo rinvigorisce le menti dei giovani inglesi, molti dei quali guardano con sospetto le minoranze etniche, considerate colpevoli per aver incrementato il tasso di disoccupazione nazionale.
Le giornate trascorrevano a suon di musica ska, rock steady, soul, punk rock e OI!, una commistione di generi che rifletteva il fermento politico-sociale degli skinhead inglesi e delle loro successive evoluzioni, anche quelle violente.
Questa è la cornice di This is England del regista inglese Shane Meadows, film del 2006, da cui è nata la serie televisiva This is England ’86, vincitore di alcuni premi come il Premio Speciale della Giuria al Festival del Cinema di Roma nel 2006 e il premio come miglior film europeo al Festival di Mons 2008, ma soltanto da qualche settimana è visibile nelle nostre sale cinematografiche.
Meadows, dopo il felice esordio con il lungometraggio Ventiquattrosette (1997) e Dead Man’s Shoes – Cinque giorni di vendetta, torna a parlare al pubblico dell’Inghilterra, dei conflitti sociali insiti nei suoi personaggi che in questo film raccontano uno spaccato di vita non troppo lontano nel tempo.
Un giorno, tornando a casa dopo l’ennesimo episodio di bullismo a causa del suo abbigliamento poco originale, Shawn, interpretato da un bravo Thomas Turgoose, conosce un gruppo di skinhead e decide di trascorrere con loro le vacanze estive. Il loro look inconfondibile, fatto di camicie e jeans tenuti su con delle bretelle, Dr. Martens, tatuaggi e tagli rigorosamente “chelsea” per le donne, diventa poi quello di Shawn, il quale entra a far parte del gruppo capeggiato da Woody (Joe Gilgun), e di cui fanno parte Lol , Smell, una new romantic di cui si innamora Shawn, Gadget, Milky, Pukey, Kelly, Pob, Meggy e Trev. La coesione del gruppo viene a mancare quando Combo (Stephen Graham), uno skinhead che ha vissuto in prigione per alcuni anni, cerca di riguadagnare la leadership e riconquistare il suo amore di sempre, Lol che è ormai la ragazza di Woody. Le sue idee filo naziste attirano i membri più giovani del gruppo, tra cui lo stesso Shawn che si unisce alla nuova squadra di Skinhead. Shawn, con il ricordo del padre morto sulle Falkland, si sente parte del nuovo gruppo di Combo che lo prende sotto la sua protezione. Il razzismo e il nazionalismo propugnato dal National Front inglese stanno alla base del loro modo di vivere così diverso da quello che Shawn aveva conosciuto con Woody. Una spirale di odio e patriottismo si impadronisce della loro esistenza, dove intimidazioni e paki bushing sono all’ordine del giorno.
Il regista preme l’acceleratore sulla violenza verbale e fisica che culminerà con il pestaggio di Milky a cui Shawn assiste in lacrime.
Il film, ben diretto ed interpretato, rivela la capacità del regista di indagare a fondo la drammaticità delle paure, delle aspettative, delle delusioni e del rifiuto a cui vengono sottoposti i suoi personaggi. Meadows riesce a descrivere la divisione e la coesione attraverso una eccellente fotografia e la scelta di una deliziosa colonna sonora che inizia con 54 46 was my number dei Toots& The Maytals, continua con la cover Please, Please Let Me Get What I Want degli Smiths cantata da Clayhill e termina con il nostro Ludovico Einaudi. Molto più di un film, poco più di un documentario sugli skinhead e l’Inghilterra degli anni 80, This is England è una pagina di storia che nessuna enciclopedia saprebbe meglio descrivere. Un film da vedere, assolutamente.
Eva Di Tullio
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