L’ultimo dei templari, regia di D. Sena
Nel cinema, si sa, è pieno di saghe. Una delle ultime, tra le più in voga e con un buon numero di film è quella che possiamo definire “I film di Nicolas Cage per pagare i debiti allo Stato”, una serie di opere sconvolgenti, anche molto divertenti se le si prende con il giusto spirito.
Bene, possiamo tranquillamente inserire L’ultimo dei templari in questa fantastica saga, che oramai da più di due anni imperversa ad Hollywood. Intendiamoci, non che anche prima i film che vedevano Nicolas Cage protagonista fossero particolarmente brillanti, ma, per quanto possa sembrare impossibile, negli ultimi anni si sta scavando il fondo.
Siamo entrati in sala pensando di vedere una bella storia ambientata nel medioevo, un’epoca che cinematograficamente ha sempre una bella presa. Ci siamo ritrovati, invece, a vedere una storia di zombie, streghe e diavoli, ben oltre il limite dell’inverosimile. Il lettore potrebbe giustamente obiettare che un bravo redattore che si occupi di cinema, ha il compito di vedere il trailer del film sul quale ha deciso di scrivere. Ma a questo punto, l’antipatico redattore, potrebbe aprire l’ennesima polemica facendo notare come oramai i trailer durino cinque minuti e facciano praticamente vedere e capire tutto il film prima che lo spettatore si rechi nelle sale.
Mettendo da parte queste inutili beghe, il film narra di due crociati pentiti, Nicolas Cage appunto e Ron Perlman, che disertano nel periodo della peste nera. Sulla via di casa si fermano in quella che è l’attuale Repubblica Ceca, dove però vengono riconosciuti e messi in carcere, ma con la promessa che saranno liberati se porteranno a termine una missione. La missione consiste nel portare una ragazza (Claire Foy), accusata di stregoneria, che secondo il vescovo del luogo è la causa della peste in Europa, ad un monastero dove è presente l’unico tomo delle preghiere contro il demonio.
I due accettano convinti che si tratti di una stupida superstizione, ed intraprendono il viaggio insieme ad altri compagni, con la convinzione di proteggere la ragazza. Durante il percorso, però, si accorgono che qualcosa in quella donna veramente non va e nel finale si scoprirà che era posseduta dal demonio, contro il quale Nicols Cage e il suo compare ingaggeranno un duello con spade e pugni (sic).
Vincerà il diavolo contro loro due, ma non sconfiggerà il giovane chierico Kay, che riuscirà a recitare la formula della preghiera nel tomo e a salvare il mondo e la ragazza, che tornerà con lui in patria.
Se siete sfortunati, potete ancora trovare il film nelle sale. Ma con questo caldo, non è necessario andare per forza al cinema se non si è convinti del film che si andrà a vedere…
Alan Di Forte
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