Lumache rosa o automobili rosse?
[GRAFFI(A)TI AD ARTE]
L’EUR di Roma è un quartiere ampio, dalle strade larghe e spaziose che, voluto per la rappresentazione stessa dell’ordine, può ospitare al meglio chiunque. Forse meno chi aspetta sotto il sole o la pioggia un autobus (le pensiline scarseggiano), ma chi va all’EUR in autobus? È ovvio preferire l’automobile, del resto, a breve l’EUR sarà il regno dell’automobile, corse e rumori come avrebbero voluto i più sinceri Futuristi.
Durante una mia attesa dell’autobus (io non sono tanto futurista), in una fredda serata dello scorso novembre, lungo viale della Civiltà del Lavoro, vicino al Colosseo Quadrato (così è amichevolmente ribattezzato il Palazzo della Civiltà Italiana), ho visto quanto possa essere ospitale questo quartiere bianco, ho incontrato delle belle lumacone rosa. Inizialmente credevo fosse il freddo, o la lunga attesa, a provocarmi le allucinazioni, con circospezione, mi sono avvicinata all’aiuola che accoglieva le quattro lumacone rosa che costeggiavano la fontana. Erano belle, rosa e imponenti, come solo le lumache, dee della lentezza, apoteosi della flemma, potevano essere.
Il mio naso ricordava l’orso polare di Savini, in occasione dell’ultima Quadriennale a Palazzo delle Esposizioni, era il 2008. Sono già trascorsi tre anni? Speravo di meno. Tra l’altro, le creature di chewing-gum di Maurizio Savini, profumate e rosa sono in mostra, fino al 25 febbraio presso la galleria The Office – Contemporary Art di Roma nella collettiva La genetica degli animali.
Da quelle enormi chiocciole rosa mi aspettavo il medesimo profumo delle opere di Savini, invece erano belle, lisce e si potevano toccare, ma non masticare. Ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro!
Le simpatiche lumacone, o per meglio dire The Pink Snails, sono le protagoniste di REgeneration Art Project, progetto presentato dal Cracking Art Group, collettivo internazionale che con la curatela di Gloria Porcella e Lamberto Petrecca, in collaborazione con la Galleria Ca d’Oro, hanno reso monumentale l’animale che raffigura la lungaggine che può accompagnare e rappresentare la riflessione, la flemma che qui si è colorata di un rosa positivo e si è ingigantita, come tutto del resto all’EUR. Ogni lumaca è alta 2.30 metri e lunga 3 metri, enormi molluschi realizzati in materiale riciclato rosa.
Meraviglioso è stato scoprire che queste icone rosa della lentezza non hanno passeggiato solo nella Capitale, ma che il loro viaggio colorerà diverse città italiane e non solo. Parigi, Milano, Venezia, Torino, Praga, e sono già arrivate negli Stati Uniti che lentamente e inesorabilmente attraverseranno.
Mentre noi aspettiamo la primavera, loro hanno lasciato la calda Miami Beach per godere ancora del sole a Coral Gables, nuova sede per la Galleria Ca d’Oro, mi dicono che sia un luogo ideale per crescere i bambini, quindi lo immagino veramente lento e senza rumori frastornanti di motori, dove poter andare mollemente in bicicletta.
Invece qui all’EUR le povere lumacone rosa non si saranno poi trovate molto a loro agio e forse sono scappate via. Del resto, all’EUR arriverà presto la Formula 1 e loro non sono di certo le migliori rappresentanti per questo progetto di velocità, loro moleste tentatrici alla pigrizia!
Al loro arrivo, il 19 ottobre 2010, erano state accolte da Pierluigi Borghini, presidente dell’Eur Spa come il “simbolo della lentezza e della riflessione di unquartiere che si sta interrogando molto sul suo futuro.Una sorta di contrappasso rispetto alle tante chiacchiere e polemicheche si stanno facendoproprio sul Gran Premio di Formula 1 che dovrebbe svolgersi in questi viali”. L’Eur Spa lo sa bene, ha aiutato le belle signore della lentezza e aiuterà le curvilinee e celeri dominatrici della Formula 1.
Si può vivere lentamente e velocemente, dunque?
Un ossimoro che non io non riesco a capire e che mi fa desiderare il sole di Miami assieme alle belle lumacone, invece che aspettare per ore dei lentissimi autobus arancioni. Forse questo è il mio personale contrappasso, come direbbe il presidente dell’Eur Spa.
Rossana Calbi
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