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Se questo è un uovo…

diegociorra
[STREAP-TEASE:FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraNon si può fare una frittata senza rompere un uovo, sentenzia il saggio. E allo stesso modo non si può spezzare la routine di tutti i giorni, che prima o poi arriva a contagiare anche le nostre abitudini fumettistiche, senza romperne un altro, quantomeno metaforicamente.

Una scusa dei tanti non lettori, ad esempio, è la mancanza di tempo per andare in libreria o fumetteria. Ma se ci fosse qualcuno tanto perfido da voler rompere le uova nel paniere a questi indolenti scansaletture? Addirittura distribuendo fumetti gratuiti in giro per la città! Così si rompono gli schemi! In preda a tali e tante rotture di pensiero, siamo andati infine a rompere le scatole a Guido Muzi e Emanuele Tani, la coppia di direttori editoriali di un’inedita e curiosa avventura editoriale che sta covando nella capitale: la Eggs Press!

L’uovo sta per schiudersi, ma quanto tempo fa è nato il progetto “Eggs Press”?  eggspress_FB
Il progetto è nato ufficialmente nell’ottobre 2010, anche se era nell’aria da molto più tempo. Abbiamo dovuto aspettare che i tempi fossero maturi, ed eccoci qua.

Chi ne è stato il promotore? Guido, Emanuele o è stato un concorso di colpe?
Diremmo che è stato un vero e proprio concorso di colpe. L’idea è nata durante uno dei nostri numerosissimi confronti. Ognuno di noi ha portato il proprio bagaglio di esperienze (in parte simili e in parte diversissime) e lo ha messo a disposizione della Eggs Press.

Da dove arriva il nome? Avete davvero intenzione di rompere le uova nel paniere alle solite case editrici?
Il nome è nato un po’ per gioco, un po’ perché ci convinceva il suono, un po’ perché ci piacciono tanto le uova. Rompere le uova nel paniere alle altre case editrici? Chissà… In realtà pensiamo (e speriamo) che il nostro progetto editoriale possa portare nuova linfa all’industria del fumetto italiano che, anche se in ripresa, è ancora relegata ed in parte ghettizzata, nel circuito delle librerie specializzate, che sono sì imprescindibili, ma non attirano il pubblico dei non appassionati, che a volte si vergognano persino ad entrarci…

La prima rivista in cantiere si chiama Rutìn.it, secondo voi il panorama fumettistico italiano vive di routine o scorgete esempi di dinamicità e innovazione?
E’ un mercato particolare, sicuramente in espansione, ma chiuso al grande pubblico per via dei prezzi che diventano sempre meno accessibili. E dove il costo è contenuto, la qualità tende molto a diminuire. Il web a rigor di logica potrebbe essere un terreno fertile, ma è anche vero che il fumetto è un media fortissimamente collegato al suo supporto, la carta. Leggere un’intera storia a fumetti sul web è scomodo e comporta un immediato mal di testa. E’ sicuramente adatto alle strisce comiche e a storie molto brevi, ma pensiamo che un bel fumetto sia bello stringerlo in mano, sfogliarlo, in una sola parola viverlo.

Una delle prime novità che proponete sarà la fruizione gratuita della rivista. Attraverso quali canali vi muoverete?
Distribuiremo alle fermate della metropolitana, nelle università e nelle scuole, almeno inizialmente. L’idea è quella di espanderci il più possibile nel minor tempo possibile. A differenza delle altre free-press noi effettueremo una distribuzione pensata per riaccompagnare i lettori verso casa, quindi dal primo pomeriggio fino alla sera.

A giudicare dalle prime anticipazioni, generi e stili saranno trasversali alle tante anime del fumetto: avventura, comico, supereroistico, horror. Cosa dobbiamo dunque aspettarci da Rutìn.it ?
Alieno-nevitz_neroluceLOGORutìn.it mira a soddisfare le esigenze di tutti i lettori. Prevede storie pensate ed adatte ad un pubblico di teenager sia maschile che femminile, altre più indirizzate verso lettori più adulti ed interessati a tematiche più attuali, ed infine anche opere che non hanno un target di riferimento preciso, ma che speriamo e pensiamo possano essere accolte con favore da tutti i lettori, in special modo da chi non ha mai letto nè pensato di leggere un fumetto.

Com’è avvenuto il reclutamento degli artisti coinvolti nel progetto?
Alcuni li conoscevamo e stimavamo già da prima, quindi il loro reclutamento è stato semplice, altri hanno risposto ai nostri annunci pubblicati sul web e affissi sui muri romani, altri ancora sono semplicemente dei raccomandati (scherziamo ovviamente)…

Eggs Press potrà diventare un punto di riferimento per gli aspiranti fumettisti che cercano un’occasione di visibilità per i propri lavori?
Noi speriamo lo sia già, sicuramente non chiudiamo la porta in faccia a nessuno a priori e siamo sempre contenti quando arriva del nuovo materiale. Uno dei nostri obiettivi è di sicuro quello di dare una chance ai fumettisti in gamba, che non vengono presi in considerazione dalle case editrici più grandi, magari solo perché sono giovani. Questa è l’Italia e lo sappiamo, ma noi vogliamo in tutti i modi differenziarci da quello che è il modus operandi più in uso al momento.

Cosa bolle nell’uovo di Eggs Press oltre alla rivista Rutìn.it?
Intanto vogliamo portare Rutìn.it al massimo sviluppo. Inizieremo col distribuire esclusivamente a Roma, ma speriamo di poter ampliare i nostri orizzonti verso le grandi città italiane entro il 2012. E poi ovviamente anche l’estero. I progetti in cantiere sono molti, anche se vorremmo concentrarci inizialmente su iniziative collegate ad albi gratuiti e di qualità. Poi vedremo dove ci porterà la marea…

Parteciperete a mostre e fiere nel 2011?
Sicuramente, stiamo ancora valutando gli appuntamenti più adatti e più opportuni, sia a Roma sia fuori.

Almeno di una cosa siamo sicuri: questa volta l’uovo è arrivato prima di tante galline! E in attesa di sfogliare la vostra copia gratuita di Rutin.it nel vagone della metropolitana, mentre il vostro vicino di posto farà altrettanto, potete sbirciare qualcosa della nuova rivista direttamente sul sito della casa editrice, all’indirizzo www.rutin.it.

Diego Ciorra

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