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Prix Italia, il futuro in anteprima

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[PREMIO INTERNAZIONALE]

DSC_5996TORINO- Aprire una finestra sulla cultura internazionale dove protagonisti indiscussi sono la Radio, la Televisione e il Web, è prerogativa instancabile e condivisa del Prix Italia. Un premio storico, fondato dalla RAI nel 1948 e ancora oggi foriero di programmi di qualità.

La formula è ormai brevettata: al cospetto del Prix Italia si presentano ogni anno emittenti provenienti da tutto il mondo con il loro bagaglio mediatico, ricco di novità da offrire al grande pubblico e agli esperti del settore. Le categorie in gara, di fatto, sono tante e consentono a tutti i professionisti di affacciarsi alla Manifestazione con una notevole dose di curiosità. Documentari, generi drammatici, arti performative per il settore televisivo, mentre il comparto radiofonico ospita, oltre alle precedenti categorie, anche programmi musicali.
Il settore Web, quest’anno ha dato particolare rilevanza al fenomeno mediatico del momento, ovvero i contenuti generati dagli utenti (UGC) e le sue mille sfaccettature che conduco a quel nuovo e ormai radicato giornalismo che prende il nome di “Citizen Journalism”.

Il Prix Italia giunge dunque alla 62° edizione e sede privilegiata di un percorso itinerante e senza tempo è stata Torino, dal 19 al 24 settembre, la città ospiterà il Premio anche il prossimo anno in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Le novità di quest’anno sono state molteplici e meritano almeno una carrellata.
Ai novanta membri ufficiali si sono aggiunti due nuove emittenti dalla caratura internazionale, come la ERTU Egiziana e l’Istituto messicano della Radio IMER; mentre per quanto riguarda il panorama nostrano la Manifestazione ha visto tra i nuovi protagonisti La7 e la Radio de Il Sole 24 Ore, ovvero Radio24.
Oltre alle categorie principali, è stato possibile partecipare anche ad alcuni premi speciali. Non poteva mancare dunque il Premio dedicato allo Stivale. Uno Special Prize Italia 150 con in mente il nostro Paese raccontato attraverso gli occhi del mondo.
Ma il Prix Italia è anche un momento unico di incontro per i Broadcaster che vogliono condividere nuove produzioni e possibili collaborazione future. I momenti di dialogo, infatti, sono stati tanti e sicuramente proficui. In ballo il futuro dell’informazione, il servizio pubblico crossmediale, la produzione dei documentari nell’area del Mediterraneo a cura del CMCA (Centro Mediterraneo per la Comunicazione Audiovisiva), sono i convegni che hanno suscitato maggiore interesse. Non sono mancati gli ospiti internazionali, uno su tutti il regista del digitale, Peter Greenaway, fine provocatore dell’epoca moderna, grande interprete dell’immagine e delle sue innumerevoli reincarnazioni. Tra le più note opere dell’artista, ricordiamo le rielaborazioni in digitale di opere pittoriche quali “Le nozze di Cana” del Veronese e “L’Ultima Cena” di Leonardo. La peculiarità che ha contraddistinto Greenaway è l’aver dato vita, attraverso suoni e colori ed effetti grafici, a queste ed altre grandi opere lavorando direttamente sulle tele originali. Alcuni dei suoi lavori sono stati presentati durante la Manifestazione al Teatro Carignano di Torino per una serata davvero emozionante. Per Il regista inglese “il cinema è morto” – come ci riferisce –  e le nuove tecnologie rappresentano oggi il passaggio evolutivo dalla generazione così definita testuale, alla generazione dell’immagine.

Non sono mancate le dediche a grandi registi che hanno fatto la storia del Prix Italia come quella appassionata per Ingmar Bergman e il suo “Sarabanda” con il quale vinse il Premio nel 2004. Tra i vincitori di questa edizione, ricordiamo, per la categoria TV Perfoming Arts si è aggiudicato il premio la SVT, televisione pubblica Svedese con “Place”: uno straordinario documento che intreccia musica e danza per una performance davvero straordinaria. Mentre la categoria radiofonica sezione Radio Music ha premiato la Germania e l’emittente ARD dove le voci dell’inverno evocate dalla musica di Schubert hanno saputo affascinare pubblico e giurie.
Per il comparto Web la Francese ARTE ha portato a casa il premio come Miglior Sito Collegato ad un Programma Televisivo o Radiofonico. Il loro fiore all’occhiello si chiama “Prison Valley”: una trasposizione multimediale di un programma televisivo dove vengono raccontate le vicende di un piccolo paese del Colorado, Fremont County, in cui vivono circa 36 mila anime, di cui ottomila sono detenuti ospitati presso le quattordici carceri.
Se volete conoscere tutti i vincitori del Prix Italia basta collegarsi alla pagina ufficiale.

Federico Ugolini

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