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Nichelodeon_ Il Gioco del Silenzio

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il_gioco_del_silenzio_nichelodeonCD+DVD- Descrivere questo primo lavoro in studio dei Nichelodeon (prodotto dalla Lizard Records)  non è certo una delle cose più semplici. Il Gioco del Silenzio, geniale per alcuni, folle per altri, coraggioso senza dubbio, è soprattutto un contenitore di incontinenza.

Due anni fa ci avevano lasciato con quella sensazione da clima irreale, con quella confusione che si presenta in modo informe e senza farsi vedere. Ci facevano supporre le cause, lasciandoci in mano solo le conseguenze del caos. Così la stanza che suonava ciò che non vedevamo (il primo lavoro autoprodotto era stato registrato durante la performance “La stanza suona ciò che non vedo”) ora diventa visibile, anche troppo. Cinemanemico, (il cd autoprodotto nel 2008) al confronto, lo si può caratterizzare per compostezza.

Di cambiamenti, infatti ce ne sono stati parecchi. Lo si nota già dalle 4 tracce riproposte ne Il Gioco del Silenzio che sembrano esplodere dopo aver assorbito nuove prospettive (oltre a quelle classiche/jazz/rock che già si scontravano prima). Come drogate, queste assumono l’etno-elettronica, un jazz più selvaggio, il blues, il noise ma soprattutto la grande voglia di giocare dei musicisti della nuova formazione.
“Fame” diventa più imbastardita anche se smorza alcuni toni (ad esempio per la scelta di lasciare l’incisività del pianoforte iniziale per un sax più cupo), “Amanti in guerra” aumenta la sua capacità introspettiva, aggiungendo ambientazioni operistiche (anche grazie al contributo da brividi del  soprano Estibaliz Igea), “Malamore e la Luna”, diventa una scalata verso danze crude e cannibali che, tra risate allucinate, ruggiti, sussurri spiritici, fa arrivare un affanno animalesco alla musicalità di uno strumento.
Una formazione, quella dei Nichelodeon, che è risultata vincente dato che – rispetto al terzo posto di due anni fa – sono riusciti a guadagnarsi il primo posto alla XIV edizione della Rassegna di Musica Diversa “Omaggio a Demetrio Stratos”. E di Demetrio Stratos hanno appreso la lezione più importante: non lasciarsi incastrare da linguaggi, parole, stili o generi definiti. La risposta che ha dato Claudio Milano in una recente intervista mi sembra decisamente più rappresentativa di mille parole: “siamo sette bambini lasciati in una stanza a fare a pezzi i propri giochi con una maestra, la musica, che ci piace immaginare felicemente rassegnata”.

Degno di lode è “Apnea”, la più lineare. È quella che fa apprezzare meglio di tutte il lavoro dei Nichelodeon perché ne costituisce un perfetto quadro riassuntivo: viene alla luce, puro e incontaminato, quello sfondo psichedelico- tribale, quel jazz contorto e noise che ritroviamo anche in “Ciò che rimane” e in “Malamore e la Luna”. Stesso discorso vale per “Ombre Cinesi”, ad alto contenuto sperimentale, in cui la lirica si perde tra tonalità che si alzano e si abbassano senza riserbo, e stride. Stridono le corde vocali e quelle elettriche con i rumori e le voluttuosità classiche, stridono le tematiche, il sarcasmo, l’ironia e la pesantezza di una teatralità che fa riflettere in modo inquietante sulla realtà. “Se” è il pezzo sopra le righe: uno specialissimo calderone in cui ogni musicista ha messo un po’ di suo e in cui troviamo pezzi ripresi e reinterpretati, come il tema di  “The Riders March” di John Williams (Indiana Jones, per intenderci), il tema della “A-Team” di Carpenter, “Lady Oscar” di Riccardo Zara, addirittura “Giro Giro Tondo”, e per la parte vocale il testo è di Damiana Mele che si ispira al “S’i’ fossi foco” di Angiolieri.
Ritroviamo melodie e dissonanze più sicure, meno strutturate, la voce riesce a calibrare meglio la forza e senza più contenersi crea un miglior equilibrio tra emozioni sussurrate ma morse con violenza e quelle più forti a cui si risponde a volte con rassegnazione, a volta urlando più forte ancora. Così ogni traccia è come se avesse una doppia faccia.

Fedeli alla loro autodefinizione di “laboratorio chimico dedito all’artigianato sonoro, visivo e performativo”, i Nichelodeon fanno del DVD allegato non una ciliegina sulla torta, ma uno strumento essenziale per comprendere in pieno quello che loro intendono per sonorità teatrali. In Come sta Annie?, infatti, è proposta una performance eseguita al Bloom di Mezzago e la sonorizzazione dell’ultima puntata di Twin Peaks (di cui quest’anno ricorre il ventennale). Al bando improvvisazioni che nascono da strutture precise e misurate, il continuo rompere le righe – e questa volta si vede come – diventa normalità. Come se fosse la struttura a corteggiare l’improvvisazione e non il contrario.
Al disco partecipano anche numerosi ospiti: i chitarristi Luciano Margorani e Claudio Pirro, la cantante Carola Caruso, i compositori di musica elettronica Stefano Delle Monache ed Antonello Raggi e i polistrumentisti Luca Olivieri e Marco Tuppo.
Visionario ma lucido, crudele ma connesso ad un’amara dolcezza: questo è Il Gioco del Silenzio dei Nichelodeon. Un eterno contrario di tutto. Ovviamente, vince chi non si contiene. Non per tutti, ma consiglio e sottoscrivo.

TRACKLIST CD:
1. Fame
2. Fiaba
3. Claustrofobia
4. Malamore e la Luna
5. Amanti in guerra
6. Ombre cinesi
7. Apnea
8. Il giardino degli altri
9. La corsa dei trattori
10. Se
11. Lana di vetro
12. Ciò che rimane

TRACKLIST DVD:
1. A solemn preface
2. Ombre Cinesi
3. Apnea
4. Claustrofobia
5. Se
6. Ciò che rimane
7. Malamore e la Luna
8. Prologue: Liberami /tabernacolo erotico)
9. Pt. I A walk inside the Black Lodge (Syscamore Trees)
10. Pt. II: The bank
11. Pt. III: RR Diner
12. Pt. IV: Return into the Black Lodge (Firewalking)
13. Pt. V: Out of the Lodge (Come sta Annie?)

I Nichelodeon sono:
Francesco Chiapperini: sax alto e soprano/clarinetto/EWI/flauto
Andrea Illuminati: pianoforte/bombarda
Claudio Milano: voce/recitarcantando
Andrea Murada: percussioni/effetti sonori/didjeridoo/rhythmic vocals/flauto
Max Pierini: contrabbasso elettrico/ocarina
Luca Pissavini: viola elettrificata/synth/toy instruments/field recordings/”Matilda” noise machinery/theremin
Lorenzo Sempio: chitarra elettrica/guitar synth & effects

www.myspace.com/nichelodeonband

Emiliana Pistillo

Emiliana Pistillo, Il Gioco del Silenzio, martelive, martemagazine, musica, Nichelodeon, Recensioni

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