Provenza: il colore viola
[TRIP: NOTE DI VIAGGIO]
Un solo colore, un unico odore dominano la zona del massiccio del Luberon, tra le provincie di Vaucluse e Alpi dell’Alta Provenza, nei mesi di luglio e agosto. Dappertutto troviamo lavanda in fiore. A perdita d’occhio, da togliere il fiato, con la sua persistenza sotto il caldo sole estivo.
Attraversata la Durance, in questo periodo in secca, con i ghiaioni nudi al sole, ci si addentra nella Vallée du Soleil. Nei campi il taglio della lavanda è cominciato e ferve l’attività dei trattori. Il villaggio di Valensole è al centro di questa immensità viola. Mentre ci si avvicina sono sempre più numerosi i trattori indaffarati nella singolare mietitura, molti hanno addirittura i rimorchi viola, un vezzo quasi eccentrico per un’attività comunque dura. La raccolta della lavanda qui è un rito collettivo che si ripete da secoli (un tempo si eseguiva a mano) e che si trasforma in festa una volta terminato il taglio. Al termine della raccolta il paese si anima con bancarelle, palco per le danze e gran via vai di turisti, ma anche di molti conterranei che affluiscono dai paesi vicini per dar man forte.
La valle sorge su un plateau a 580 metri s.l.m., dove tutto, inclinazione del sole, vento, condizioni atmosferiche, sembra perfetto per la coltivazione di questo fiore. Ci si può fermare in una delle tante distillerie locali per assistere alla lavorazione delle piante appena raccolte. Vicino alle cisterne del distillatoio l’aria è invasa da un odore caldo, dolciastro. Un elicottero ronza sopra i campi. Qualcuno si sta godendo il panorama dall’alto.
Sulle bancarelle, oltre ai sacchetti profumati, saponi, eau de toilette, shampoo, creme per il corpo e fragranze per la casa c’è molto, molto di più. Dai biscotti ai budini, dalle crostate al torrone, dal gelato allo zucchero filato, da queste parti tutto ha il profumo, il colore o il sapore di questo piccolo fiore. Esistono svariati prodotti aromatizzati con il suo olio essenziale: sciroppi, latte, tè, tisane e liquori più o meno alcolici, ovviamente il miele, e c’è persino il paté alla lavanda.
E mentre a Valensole si annusa, si spalma e si assaggia tutto l’assaggiabile, nei dintorni ci sono splendidi borghi, come Cadenet e Lurmarin, con il suo castello e la torre dell’orologio, o Cucuron, in cima ad una collina, cinto dalle mura del XII secolo, stretto intorno al Bassin de l’Etang, un grande stagno artificiale circondato da piante secolari.
Se la lavanda dovesse darvi alla testa, potete buttarvi sulla Route de Vines, poco più a sud, nella zona delle Coteaux d’Aix-en-Provence, e farvi un bel giro delle “cave” (cantine) locali… ma non perdete d’occhio il paesaggio: vi sembrerà di entrare e uscire dai quadri di Paul Cezanne. Sono proprio questi paesaggi ad aver ispirato il grande pittore e l’itinerario della Route de Vines pare studiato ad arte proprio per solleticare queste suggestioni.
INFO
Per sapere di tutto e di più sulla lavanda e sulla sua coltivazione in Haute Provence, visitate il sito www.grande-traversee-alpes.com/it/viaggiare/sulla-strada/la-route-de-la-lavande.html. Il museo “ufficiale” della lavanda si trova a Coustellet sulla strada per Gordes e l’abazia di Sénanque (www.museedelalavande.com).
Per avere invece maggiori informazioni sul Haute Provence potete consultare le indicazioni del locale ente del turismo su www.alpes-haute-provence.com.
Dove mangiare: la parola magica per mangiare bene senza spendere tanto è “formùl”. Si ordinano così menù completi, a base di piatti tipici locali, 10 – 14 euro, birra o vino esclusi. Nella zona tra Valensol, Montmeyan, Quinson e Sainte Croix du Verdon ci sono un gran numero di bar e birrerie locali tutti niente male. A Le Petit Pascal, a Manosque, si servono i crostoni di pane abbrustolito spalmati di anchoïade, una salsa a base di acciughe, aglio e uova, e, per le buone forchette piatti extra large di carne, mentre a Cucuron c’è La Petite Maison (www.lapetitemaisondecucuron.fr), locale molto ben curato, che si trova proprio di fronte al Bassin de l’Etang.
Dove Dormire: vi segnaliamo la Campagne St. Lazare (www.stlazare.net), a Forcalquier, è una fattoria del Diciassettesimo secolo ristrutturata e adibita a hotel, con annesso ristorante; il B&B Le Roches Rouges, al Chemin de Cassade 13122 di Ventabren. Dopo una serie di tornanti che portano alla rocca del villaggio, entrando nel bosco, trovate questa grande villa con piscina e vista panoramica (www.roches-rouges.com); infine il Chemin des Baux, che si trova al 300 Chemis des Baux 13500 di Eguilles, a pochi chilometri da Ventabren, gestito da una simpatica coppia di inglesi (www.chemindesbaoux.com).
Amanda Ronzoni
Le fotografie sono di Amanda Ronzoni e Marco Stoppato © 2010 – riproduzione vietata.
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