FUMETTO VI_ Mangaka fai da te: morte a Tex Willer
Essere in panchina – più per timori propri che per giudizi di merito – e ritrovarsi poi schierata in campo senza molto preavviso. E’ quello che è successo questa settimana ad Alice Bussoni, ultima artista in gara della sezione fumetto per le semifinali del MArteLive 2010.
Tenuta di riserva perchè impegnata con lo studio e per il poco tempo a disposizione per il disegno, la ventiduenne studentessa romana è stata inserita all’ultimo secondo in programma per compensare il forfait dei due partecipanti previsti. E visto che anche in passato altri disegnatori, da recuperi eccellenti, hanno visto salire le proprie quotazioni fino ad accedere alle finalissime, chi può sapere se non sarà anche il caso di Alice?
Il requisito fondamentale, la passione per il disegno, non le manca: tra una lezione di coreano ed un esame di letteratura giapponese, la nostra mangaka autodidatta si rinchiude nella sua stanza e si isola al tavolo da disegno. Ha usato lo stesso metodo nella sala grande dell’Alpheus, sfruttando il volume dei decibel dei concerti per concentrarsi totalmente sulla propria tavoletta grafica.
Con Alice l’edizione 2010 del concorso per illustratori e fumettisti dichiara definitivamente la sua nuova dimensione “digitale”: una delle grandi attrattive della sezione quest’anno è stata la possibilità di ammirare su parete l’esecuzione delle illustrazioni, osservando ogni disegno in fieri, dall’ideazione fino agli accorgimenti finali.
E’ stato frequente notare gruppi di persone assiepate sugli scalini di fronte lo stand per guardare la proiezione, come fosse un corto o un videoclip, mentre l’artista disegnava dal vivo.
Tornando all’ultima serata, anche Alice, una disegnatrice autodidatta fortemente orientata verso uno stile manga, ora più realistico ora deformed, come nella migliore tradizione comica di questo genere, si è esibita in un uso davvero professionale e completo dello strumento digitale, utilizzandolo per colorare alcuni dei suoi lavori in bianco e nero, realizzando poi delle veloci immagini prima del termine della serata. Sotto i lenti ma studiati passaggi del pennino, tutte le sue illustrazioni, armoniose nel tratto, ma troppo legate ai modelli di riferimento e dunque poco personali, acquistavano maggiore profondità grazie a sfumature dell’incarnato o dei drappeggi dei costumi dei personaggi. E’ chiaro che Alice dovrà ancora esercitarsi molto per arrivare a sviluppare un’identità personale, che magari le permetterà anche di lavorare a lavori più complessi di illustrazioni singole, ma come colorista digitale, se si considera che il livello raggiunto è tutto merito dell’esercizio e della sua sensibilità artistica, i risultati sono forse già all’altezza di progetti più seri.
A tutti noi invece non resta che attendere la pubblicazione della classifica generale per scoprire quali saranno i disegnatori che si sfideranno nelle serate finali di luglio: tra di loro si nasconde il killer di eroi immaginari, che questa settimana è riuscito addirittura nell’impresa di eliminare il mito Tex Willer…
Diego Ciorra
1 giugno, Alice Bussoni, Diego Ciorra, fumetto, martelive 2010, martemagazine