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Performing Media: come capire l’evoluzione tecnologica

A Roma, da mercoledì 23 al 29 settembre c’è Performing Media. L’evoluzione tecnologica da giocare per non essere giocati, con un forum nazionale sul Performing Media all’ex Istituto Luce in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e Municipio VII.

Performing Media. L’evoluzione tecnologica da giocare per non essere giocati. Talk, walkabout, workshop, proiezioni, performance, installazioni, podcasting, mappature. 23 -29 settembre 2020. Un progetto sulle creatività performative e digitali, vincitore dell’Avviso Pubblico ESTATE ROMANA 2020-2021-2022; fa parte di ROMARAMA 2020 il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Si cercheranno risposte a questo dilemma: ogni 18 mesi i sistemi digitali raddoppiano la loro potenzialità…e noi?
Le risposte emergeranno, secondo i molteplici approcci ad un’evoluzione tecnologica da raccordare alla nostra evoluzione culturale, sia nel forum sul Performing Media sia nei walkabout in cui il principio del performing media si declina nell’azione partecipata di esplorazione urbana che Urban Experience definisce con un bel motto: “con i piedi per terra e la testa nel cloud, tra web e territorio”. L’ecosistema formativo sul Performing Media sarà il perno del progetto nelle due giornate di forum ( il 24-25 settembre all’ex Istituto Luce per confrontarci su temi quali corpo – media – spazio pubblico per tendere all’innovazione adattiva che comporta la strategia evolutiva per cui la tecnologia va giocata per non esserne giocati, come recita il sottotitolo dell’intero progetto.

Evento Facebook Il flyer performing media 2020

Tutto si svolge all’aperto (anche all’Istituto Luce dove useremo le ampie terrazze), con sistemi radio che garantiscono distanziamento fisico, sollecitando la prossimità sociale. Tutte le azioni sono a ingresso libero e gratuito. Prenotazione fondamentale a info@urbanexperience.it, whatsapp: 3358384927.

Ascoltaci attraverso lo streaming web-radio!

Mercoledì 23 settembre, alle ore 17 davanti al Centro Sperimentale di Cinematografia (Via Tuscolana, 1520) parte il walkabout-performance verso il Centro Raccolta Rifiuti di Cinecittà “Ah che bei giorni! II Studio (Beckett tra i rifiuti)” di e con Consuelo Ciatti. Un’azione che reinventerà la figura di Winnie di “Giorni Felici” di Beckett, in un’azione di performing media in cui gli spettatori seguiranno via radio l’immersione di una barbona paradossale in un mare di rifiuti destinati al riciclo. Se hai delle pile, olio esausto o qualcos’altro da far smaltire dal Centro Raccolta Rifiuti di Cinecittà, portalo.

Giovedì 24 settembre Ex Istituto Luce- Sede del VII Municipio (Piazza di Cinecittà 11) ore 11 Sala Rossa (ultimo piano) Workshop-talk. Introduce Elena De Santis, assessora alla cultura VII Municipio e conduce Carlo Infante. Intervengono (anche da remoto): Simona Verrusio-Janus, Nina Zedda e Marco Quondamatteo-Kyber Teatro, Carlo Presotto-Piccionaia, Davide Venturini-TPO, Massimo Di Leo e Gaia Riposati, Paolo Pagliani-Koinè,

ore 15 ripresa del workshop-talk; ore 17,30 Terrazza. Installazioni-degustazioni in performing media: Lo Spirito del Parmigiano e Balsamico Amico.

ore 18 Performance Gli alambicchi accesi.Un’immersione immaginaria nell’universo delle grappe trentine, cogliendo sfaccettature differenti, scientifiche, simboliche, epistemologiche. Nella performance ibrida tra la dimensione video e quella dal vivo si fa leva sul concetto del “doppio” e sull’interazione reale/digitale con l’attore che dialoga con se stesso, creando nello spettatore uno spiazzamento sia ludico che riflessivo. La performance si basa infatti sul gioco mimetico dei diversi piani di rappresentazione, dove l’elemento principale, ovvero la grappa (raccontata attraverso le storie delle famiglie di Santa Massenza in Trentino che da generazioni mantengono viva la tradizione della distillazione), diventa il il pretesto per un’avventura narrata dell’essenza distillata.

Venerdì 25 settembre Ex Istituto Luce- Sede del VII Municipio (Piazza di Cinecittà 11), Sala Rossa, ore 10 talk condotto da Carlo Infante, intervengono (anche in video), tra gli altri: Valentina Valentini, Ferruccio Marotti e Luca Ruzza dell’Università di Roma-La Sapienza, Francesco Antinucci del CNR, Luigi Cinque (musicista ed esperto di nuove tecnologie), Carlo Massarini (autore-conduttore televisivo, esperto di musica e nuove tecnologie), Bruno Pellegrini di amministratore unico Georadio-Loquis, Mauro Silani- Collettivo Oxford, Emanuele Bevilacqua, presidente Teatro di Roma, Adriano Desantis, direttore della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia, Serafino Murri, esperto di Estetica dei nuovi media, Enrico Menduni di Università Mercatorum, Umberto Croppi, presidente della Quadriennale.

Ore 12,30 walkabout nel Centro Sperimentale di Cinematografia. Esplorazione del complesso di via Tuscolana, realizzata dagli architetti Antonio Valente e Pietro Aschieri. La costruzione inizia nel 1937 con un progetto che ha risonanza internazionale, perché l’edificio è un gioiello dell’architettura stupendamente attrezzato.

ore 15 Sala Rossa, docufilm Più della vita di Raffaella Rivi sull’esperienza di Michele Sambin (75′). Un film che che racconta in una dimensione intima e concreta, quattro decenni del percorso artistico di Michele Sambin, pioniere della videoarte e del performing media, ideatore di performances, spettacoli teatrali, opere pittoriche e partiture sonore. L’impresa artistica di Sambin incrocia e sperimenta le diverse tecnologie nel loro evolversi, dal video analogico alla pittura digitale, dagli strumenti tradizionali alla musica elettronica.

ore 16,30 Terrazza, Talk. Intervengono: Michele Sambin, Raffaella Rivi, Cuocolo-Bosetti, Consuelo Ciatti, Francesca Fini e altri protagonisti già in programma nella mattinata.

ore 18 Sala Rossa, performance Corpomemory di AIEPLa dimostrazione di lavoro si concentra sul ruolo dello smartphone nella sua funzione di raccogliere dati e “costruire” memoria (immagini, suoni, testi, transazioni, mappe emotive e geografiche) capace di irradiare informazioni che possono scandire un’azione. Il dispositivo diviene estensione del corpo, ne registra i movimenti, li traduce in bit, impartendovi allo stesso tempo istruzioni e prescrizioni. Il corpo performativo ne rileva gli input, indossando smartphone connessi in un cloud wi fi predisposto che permette di interpretare il feedback dei partecipanti, traducendo i bit in un flusso di memoria condivisa che pervade la coreografia.

Sabato 26 settembre, ore 17 Parco di Tor Fiscale, walkabout “Campo Barbarico. Mappature”

Quei Goti accampati tra gli acquedotti Claudio e Marcio, dove s’intersecano creando di fatto una sorta di trapezio facile da fortificare murando i fornici, per assediare la Roma bizantina, non erano barbari qualsiasi. Erano la nuova “classe” che reclamava riconoscimenti, dopo che da più di un secolo prestava opera militare per puntellare i confini dell’Impero in disfacimento. Assediavano una città che poco più di un secolo prima (nel 403 d.C.) aveva alzato le sue mura di mediamente 6 metri grazie al generale Stilicone, ex Vandalo. Quel trapezio di “terra di nessuno” posto lungo la Via Latina, la più antica di tutte e la più trafficata per le derrate alimentari che arrivavano dai Colli Albani, è uno dei “luoghi geniali” di Roma, una vera frontiera.

Domenica 27 settembre, ore 11 Cava Fabretti, walkabout “Arcadia Felix”

Una conversazione peripatetica con Giorgio Fabretti, studioso di Filosofia e Antropologia, nonché discendente di Raffaele Fabretti, il “Principe delle romane antichità”, ispiratore dell’Accademia dell’Arcadia a metà del Seicento. Sarà un’occasione per confrontarci, con tutti partecipanti, a partire dal concetto stesso di walkabout (che deriva dalle culture aborigene australiane) sul rapporto tra natura e cultura, entrambi participi futuri: riguardano “ciò che diviene”. La “Arcadia Felix” nell’area di Cava Fabretti, vicino alla Villa dei Quintili, poco fuori della zona di rispetto dell’Appia Antica. Appare come un anfiteatro naturale di roccia viva (leucitite, detta basaltica), ma in effetti è una costruzione dell’uomo, una cava in disuso del famoso “sanpietrino” con cui è stata pavimentata appunto la Piazza di San Pietro, Via della Conciliazione, la Piazza del Colosseo e Piazza del Popolo. È come se la linfa lavica scesa dai Colli Albani, fosse poi, con Romolo e la fondazione di Roma, scesa a lastricare a cielo aperto gli spazi ed i passeggi più importanti della Città Eterna

Martedì 29 settembre, ore 18 da scalinata del Palazzo delle Esposizioni (Via Nazionale, 194), Walkabout “Uscire Dentro l’Arte”

Esplorazione partecipata attraverso i luoghi emblematici dell’Arte a Roma, dal “Bal Tic Tac” (in via Milano 24), il primo cabaret futurista inaugurato a Roma nel 1921 (gode del tocco pittorico di Giacomo Balla) al Tridente di Piazza del Popolo dove intorno al Caffè Rosati si sviluppò negli anni Sessanta la “scuola” della pop art romana.

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