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SHORT THEATRE 2018: PROVOCARE REALTÀ

Foto di Angelo Maggio (GDG press)
Foto di Angelo Maggio (GDG press)

“Provocare Realtà” è il titolo della XIII edizione dello Short Theatre 2018, in scena dal 6 al 15 settembre in vari luoghi simbolo delle arti performative romane come La Pelanda, il Teatro Argentina, il Teatro India, e quest’anno anche le Biblioteche di Roma.

Più che un tema definito una chiave di lettura con la quale invitare il pubblico a leggere tra le righe del programma, ritrovandone le tematiche e le sfumature di senso. “Provocare realtà” esprime la rinnovata volontà del festival di accogliere al suo interno percorsi artistici che sappiano interrogare il reale e il suo racconto, osservandone i meccanismi, mettendone in discussione le rappresentazioni, ponendo l’accento sulla capacità che i linguaggi del contemporaneo hanno nel generare delle “nuove oggettività”.

Modificare la realtà attraverso la scena, riscrivere la narrazione del futuro, rivedere la relazione con gli spazi urbani, riflettere sul corpo e sulle sue implicazioni politiche e sociali sono le traiettorie principali attraverso le quali si può provare a rispondere a queste domande.

Con 6 prime assolute, 9 prime nazionali, 2 produzioni originali, 4 co-produzioni, 2 progetti in residenza, 9 laboratori e 2 progetti site-specific, le creazioni di 55 fra artisti, gruppi e compagnie nazionali e internazionali con oltre 250 artisti presenti per un totale di 120 appuntamenti e uno spazio, decisamente ampio, dedicato alla formazione. Un programma multidisciplinare che spazia dal teatro alla danza, dalla performance alle installazioni audio-video, dai concerti ai dj set e che si apre a progetti “fuori formato”, dispositivi multimediali, incontri, workshop e alcune importanti novità come il focus Panorama Roma, la programmazione musicale di Controra e la sezione Tempo Libero dedicata ai laboratori e ai percorsi formativi. 

Fra gli appuntamenti principali di questa edizione, l’anteprima il 5 settembre al Teatro India con Tiago Rodrigues che presenta in prima assoluta l’esito finale dell’École des maitres 2018 e, nei 2 giorni successivi, 6 e 7 settembre alla Pelanda in prima nazionale, Antonio e Cleopatra, spettacolo che ha segnato l’edizione 2016 del Festival d’Avignone.

Doppia replica anche per Gala di Jérôme Bel in prima nazionale il 9 e 10 settembre al Teatro Argentina: dopo aver coinvolto nei 2 precedenti spettacoli i disabili mentali e il pubblico comune, il coreografo francese torna a sovvertire le gerarchie costruendo uno spettacolo di danza che coinvolge chi normalmente è escluso dal dispositivo dello spettacolo dal vivo istituzionalizzato, ovvero dilettanti e corpi non conformi. 

La collaborazione di Short Theatre con la Francia in scena prosegue con un’altra prima nazionale: il 15 settembre alla Pelanda la coreografa, danzatrice e ricercatrice di origini brasiliane Ana Pi con Letour du monde des dans es urbaines en dix villes accompagna il pubblico attraverso 10 città del mondo in una conferenza-spettacolo concepita con Cecilia Bengolea e François Chaignaud, rivolta a un pubblico di adulti e bambini a partire dagli 8 anni, che ripercorre i diversi stili di danza urbana, mettendo in relazione la costruzione dei corpi e delle identità urbane con i movimenti politici e le lotte sociali.

In co-realizzazione con Romaeuropa è invece The Quiet Volume, la performance, che unisce ascolto e letteratura, di Ant Hampton e Tim Etchells (fondatore della compagnia Forced Entertainment) che il 13 settembre, per essere poi ripresa dal 20 al 29 settembre al Romaeuropa Festival 2018, sarà ospitata in alcune biblioteche romane: al centro della performance riservata a 2 spettatori per volta, la lettura come gesto intimo e quotidiano. Fra arti visive, performance e letteratura si muove anche la belga Sarah Vanhee, rivelazione delle ultime edizioni del Kunsten festival des arts di Bruxelles.

In Oblivion, in prima nazionale il 14 e 15 settembre alla Pelanda, la Vanhee mette in scena una sorta di “negativo” della propria vita privata e professionale, attraverso l’archiviazione dei rifiuti che l’artista stessa ha conservato per un anno. Questo tentativo di riscrivere la realtà investe anche i drammi attuali come nel caso di The Art of a Culture of Hope, progetto ad ampio respiro del duo Jessica Huber e James Leadbitter (The Vacuum Cleaner), che intende rigenerare gli immaginari del futuro.In collaborazione con Baobab Experience, i 2 artisti svolgeranno un laboratorio con un gruppo di richiedenti asilonel tentativo di scrivere una nuova narrazione rispetto a una questione dominata oggi da paura e rassegnazione. L’esito verrà presentato l’11 settembre alla Pelanda in prima nazionale.

Frutto di una residenza artistica e produzione originale di Short Theatre sono i 2 progetti presentati in prima assoluta il 13 e 14 settembre alla Pelanda da Bogdan Georgescu e Mihaela Michailov, 2 autori rumeni selezionati nell’ambito di Fabula Mundi – Play writing Europe: il primo lavora sull’influenza che i media italiani hanno esercitato nell’immaginario dei cittadini rumeni, mentre la Michailov si concentra sulle testimonianze di alcune donne rumene che vivono a Roma.

Prima assoluta è anche Combattimento, la nuova creazione dei Muta Imago che debutta il 13 e 14 settembre alla Pelanda: esplorazione dei concetti di amore e desiderio ispirata dalla musica di Monteverdi e sviluppata attraverso il filtro del corteggiamento nel mondo animale.Ancora alla Pelanda e sempre in prima assoluta, dall’11 al 15 settembre si potrà assistere a Leave The Kids Alone, installazione/performance dedicata al delicato tema del bullismo firmata da Vico Quarto Mazzini, compagnia vincitrice del bando diPAV, Short Theatre e Teatro i nell’ambito di Fabulamundi – Playwriting Europe.

Proseguendo fra prime assolute e prime nazionali, l’installazione Little Fun Palace della compagnia OHT, in residenza a Short così come Bad Peace, artefici di un concerto e di un progetto radiofonico fuori formato ispirato al “bed in” di John Lennon e Yoko Ono;la performance In between of whatis no longer and what is not yet dello spagnolo Juan Dominguez; e quella di Claudio Stellato, 7, frutto del progetto di cooperazione europea SOURCE che vede coinvolti iil Théâtre National di Bruxelles, il Festival di Avignone e il Trafo di Budapest;e i progetti site specific che raccontano gli spazi urbani (L’uomo che cammina di DOM, una produzione di PAV nell’ambito dell’Estate Romana, e The End del collettivo milanese Strasse), fino ad arrivare all’opera di live expanded cinema Sanctuary di Carlos Casas, alla Pelanda in prima nazionale il 12 e 13 settembre. Artista visivo e filmaker spagnolo, Casas conduce lo spettatore in un viaggio onirico che segue attraverso le immagini e il suono – curato da uno dei più grandi sound designer e sound recorder internazionali Chris Watson – il destino di un gruppo di elefanti.

A completare il quadro di una programmazione così densa, le creazioni fra danza, teatro e performance di alcune delle realtà più importanti del panorama italiano come Annamaria Ajmone e Alberto Ricca Bienoise (To Be Banned from Rome), Babilonia Teatri (Calcinculo), Claudia Castellucci e Chiara Guidi (Il regno profondo. Perché sei qui?), Claudia Catarzi (A Set of Timings), Filippo Michelangelo Ceredi (BetweenMe and P.), Fortebraccio Teatro (Sei. E dunque perché si fa meraviglia di noi?), Jacopo Jenna (If, If, If, Then), Sotterraneo (Overload).

Fra le novità di questa edizione, le sessioni di lavoro di Panorama Roma. Nell’ottica di un consolidamento del dialogo fra i protagonisti della scena romana, artisti e autori come Alessandra Di Lernia, Federica Santoro, Giorgina Pi, Industria Indipendente,Artisti Innocenti, Timpano/Frosini, Salvo Lombardo, Dynamis si confrontano sulle rispettive ricerche a partire dai materiali di lavoro delle loro nuove creazioni.

Infine, si svolgeranno al Teatro India i laboratori di Giorgia Ohanesian Nardin, Hugo Sanchez, Teatro e Critica, Da.Re, Modulo Arti – Master in studi di genere dell’Università di Roma3 e Dominio Pubblico Summer Moving 2018, a ribadire l’importanza della formazione nel complesso ambito dei linguaggi del contemporaneo.

Short Theatre 2018 è ideato e organizzato da AREA06 con la direzione artistica di Fabrizio Arcuri, la direzione generale e co-curatela di Francesca Corona, è realizzato con il sostegno di MiBAC e Regione Lazio, con il patrocinio di Roma Capitale ed è promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Azienda Speciale Palaexpo.Si svolge in collaborazione con il Teatro di Roma – Teatro Nazionalee con il supporto di InstitutFrançais Italia, Istituto Svizzero Roma, Accademia di Spagna Roma, Istituto Cervantes Roma, Instituto Camões, Accademia di Romania, Istituto Confucio dell’Università Sapienza di Roma.

 GLI ARTISTI

ANA PI/CECILIA BENGOLEA/FRANCOIS CHAIGNAUDANNAMARIA AJMONE/ALBERTO RICCA_BIENOISE• ANT HAMPTON/TIM ETCHELLS• BABILONIA TEATRI • BAD PEACE/FANFULLA 5a• BOGDAN GEORGESCU • CARLOS CASAS • CLAUDIA CASTELLUCCI/CHIARA GUIDI• CLAUDIA CATARZI• CLAUDIO STELLATO • DOM-• ÉCOLE DES MAITRES• FILIPPO MICHELANGELO CEREDIFORTEBRACCIO TEATRO• GEGEN• GIORGIA OHANESIAN NARDIN • JACOPO JENNA• JEROME BEL JESSICA HUBER&JAMES LEADBITTER JING • JUAN DOMINGUEZ• LADY MARU/ST.ROBOT MARKUS ÖHRN• MIHAELA MICHAILOV • MUTA IMAGONINOS DU BRASIL • OHTOONA DOHERTY• PANORAMAROMATEATRO DELLE ALBE•  SARAH VANHEESOTTERANEODEBONAIR • STRASSE• TIAGO RODRIGUES • TROPICANTESIMOUBI BROKI/INDUSTRIA INDIPENDENTEVICOQUARTOMAZZINI • WINTER FAMILY

I LUOGHI
La Pelanda – Mattatoio di Roma, Piazza Orazio Giustiniani 4
Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman, 1
Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina, 52

Biblioteche di Roma:
Biblioteca Renato Nicolini, Via Marino Mazzacurati, 76
Biblioteca Biblioteca Enzo Tortora, Via Nicola Zabaglia, 27/b

IL PROGRAMMA

www.shorttheatre.org

Facebook: shorttheatre // Instagram: shortheatre

Short Theatre

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