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I nuovi artigiani scrivono il futuro del made in Italy

Mercedes Benz Vans e Confartigianato lanciano ‘ARTIGENIO. L’Italia che dà forma alle idee’, un concorso on line per premiare il futuro del made in Italy, che sta nel talento e nelle mani dei ‘nuovi artigiani’, puntando sulla forza delle idee e investendo sull’eccellenza frutto del talento e dell’artigianalità made in Italy.

Sulla base di questi valori nasce la collaborazione di Mercedes con Confartigianato, partnership che ha dato vita al progetto ‘Artigenio – L’Italia che dà forma alle idee’: un vero e proprio bando attraverso il quale Mercedes-Benz Vans investe sul talento dei makers, offrendo l’opportunità di dare forma alle proprie idee.

I tre progetti più interessanti, selezionati da una giuria composta da tre artigiani di successo, verranno presentati sulla piattaforma dai loro stessi autori e dovranno essere caricati entro il 31 gennaio 2016.
Il migliore verrà sostenuto nelle fasi di realizzazione della propria iniziativa, promosso attraverso i canali ufficiali di Mercedes e riceverà un contributo economico di 10.000 euro.

Noi abbiamo intervistato Andrea Verdolotti, responsabile marketing di Mercedes Benz Vans Italia, su come è nata l’idea del bando, della creatività e genialità italiana e sui progetti futuri.

 

O.R. – Mercedes Benz Vans e Confartigianato lanciano ‘ARTIGENIO. L’Italia che dà forma alle idee’. Come e quando è venuta l’idea di lanciare un contest per giovani artigiani?

A.V. – In realtà l’idea è nata a fine 2014 e ci abbiamo lavorato nel 2015 per realizzarla. L’obiettivo principale era quello di voler dare un contributo, un supporto alla nascita di nuove imprese che grazie alle idee creative di tanti giovani potrebbero/dovrebbero aiutare a creare delle piccole imprese, che sono poi il nostro target di riferimento.

O.R. – Parliamo di giovani artigiani 2.0. Infatti i nuovi “makers”, oltre al loro genio creativo, puntano su tecnologia, web e manifattura digitale. E il successo del Maker Faire risponde proprio all’esigenza di tanti di mettere in vetrina le loro creazioni. Che idea vi siete fatti del panorama odierno?

A.V. – Noi puntiamo tanto sul fatto che ci sia un’idea innovativa, una nuova tecnologia: tante piccole innovazioni hanno portato il made in Italy nel mondo, e così come nel mondo Mercedes c’è tanta Italia con tante realtà produttive che sono entrate a farne parte.
Vedremo cosa verrà fuori dal punto di vista innovativo: è anche vero che abbiamo affidato la scelta a dei giudici che sono molto tradizionali ma che nel loro settore sono stati capaci di innovare. E’ quindi importante fare in modo che i giovani si sentano in una sorta di “oceano blu”, in cui c’è tanto ancora da scoprire ed inventare. Lo spirito innovativo si sposa benissimo con il concetto di artigianalità, vedi anche l’ambito di utilizzo e sperimentazione delle stampanti 3D.

O.R. – Parliamo di sostegno, politica e supporto delle Istituzioni. Quanta responsabilità hanno e quanto investono aziende importanti come Mercedes nel sostegno delle nuove leve?

A.V. – Noi puntiamo tanto sulle piccole imprese e la collaborazione con Confartigianato è stata spontanea perché è nata dal fatto che questa rappresenta le eccellenze delle piccole e medio imprese italiane, nelle quali Mercedes vuole dare il suo contributo. E’ importante per la nostra azienda supportare la rete e le attività che riguardano i giovani artigiani che fanno impresa, e per fare in modo quindi che idee innovative vengano premiate e vengano aiutate a nascere.

O.R. – Sulle rive del lago di Como ha sede uno dei cinque “design center” che ha il compito di disegnare gli interni di tutte le Mercedes. Chi sono i designers che vi lavorano? C’è spazio per i giovani?

A.V. – Infatti, verrebbe quasi da chiedersi come mai un marchio tedesco si trovi a sponsorizzare un contest italiano. Ma nel mondo Mercedes Bens c’è molta Italia: aziende che erano prima piccole imprese artigiane oggi sono cresciute, sono nate nel nostro paese e proprio per questo hanno dato il loro apporto creativo e non solo, e con il tempo si sono imposte, e siamo diventati uno dei punti principali nel mondo per ciò che riguarda il nostro settore.
Come Mercedes Benz Italia, ci occupiamo di vendere i nostri prodotti alle concessionarie, che poi vendono agli artigiani e commercianti finali, e lì il reclutamento avviene sia nel campo vendite sia nel campo della ricerca e della tecnologie, e la parte dei giovani è fondamentale.

O.R. – I tre giudici provengono dal mondo artigiano “tout cour” e sono a capo di grandi imprese familiari di stampo tradizionale. Come è avvenuta la scelta? Giudicheranno in base a loro gusti o nel loro campo sono già, per così dire 2.0 e investono già nello sviluppo di idee innovative?

A.V. – La giuria di Artigenio, che insieme ai rappresentanti di Mercedes-Benz Vans avrà il compito di esaminare i progetti, è composta da tre importanti figure dell’artigianato italiano: Paolo Rolandi, Presidente Nazionale della Federazione Meccanica di Confartigianato, che gestisce con i suoi fratelli la Cromatura Cassanese; Davide Servadei, Presidente Nazionale di Confartigianato Ceramica e a capo della Bottega Ceramica Gatti 1928; Alberto Di Marco, erede di una grande tradizione di panificatori romani e gestore insieme al padre Corrado e ai suoi fratelli dell’azienda di famiglia, la Di Marco – Produzioni Alimentari.
L’Idea è stata quella di voler affidare la scelta a dei giudici “speciali”, veri artigiani che si sono saputi innovare e rinnovare, imprese molto tradizionali ma che hanno puntato molto sull’innovazione. Come ad esempio nel settore delle farine, in cui c’è stata un’innovazione nell’ambito artigiano che ha fatto in modo di valorizzare sempre più il made in Italy.
E qui proprio vediamo come un ambito così tradizionalmente legato a metodi e strumenti artigiani, sia stato innovato e divenuto un’eccellenza in Italia e nel mondo grazie alla sperimentazione.

O.R. – L’Italia è patria di genio, di creatività, di artigianalità e di successi nel mondo. In che modo può esserci un nuovo Mecenatismo che dia sostegno a nuove imprese?

A.V. – Un nuovo Mecenatismo che oltre alle aziende arriva anche dalla Rete: grazie alle nuove tecnologie o al crowdfunding infatti diventa importante supportare anche partendo da quel poco che può aiutare un’azienda ad emergere. Il contributo di Mercedes è anche un po’ simbolico: aiuterà per concretizzare un’idea, per portarla avanti, ma poi servirà altro logicamente. Dal lato suo, Mercedes ci sarà sia con un contributo in denaro sia per ciò che riguarda la diffusione e la comunicazione del progetto attraverso i propri canali, al fine di trovare ulteriori investitori. Tutto sta poi nel metterci la propria faccia per far emergere il proprio progetto. Ed è questo a cui puntiamo: in un mondo ormai senza confini puntiamo anche al fatto che ci sono spesso tanti microinvestitori che vogliono investire in un’idea. Metterci la faccia, lo abbiamo inserito nel bando di Artigenio, sin da quando ci si iscrive e si presenta il progetto per sapere chi c’è dietro al progetto, con un video che dovrà spiegare l’idea, un video per farcela spiegare con la propria versione e motivazione e la propria faccia.

O.R. – Visionariamente e idealisticamente parlando, quale sarebbe il sogno che vorrebbe realizzare Mercedes per lo sviluppo di nuove idee nel prossimo futuro?

A.V. – Il sogno di Mercedes? Per noi ci sono degli aspetti importanti che riguardano un argomento fondamentale, anche se ormai sembra essere tanto “di moda”, ed è il discorso “ambiente”. Noi siamo all’interno di una categoria in cui cerchiamo e vogliamo prodotti, in questo caso veicoli commerciali, che consumino sempre meno e che abbiano meno impatto sull’ambiente, connesso dunque ad un altro fattore importante, che sono poi le nuove tecnologie che ci permettano di avere più innovazione, meno consumi, per un’economia che va incontro a tutti, e soprattutto che vada bene per tutti. Ad esempio se ci si trova a Stoccarda, o a Berlino o in un’altra città in Europa, attraverso il car sharing delle nostre autovetture, c’è la possibilità di muoversi meglio, anche per chi ha inabilità.
E poi, per il futuro vogliamo essere più vicini ai nostri clienti con la comunicazione, presso le nostre autovetture, per essere più sicure. E quindi oltre all’ambiente vogliamo essere sempre più vicini a chi usa le nostre vetture, e attraverso nuove tecnologie essere più attenti e vicini ai bisogni del guidatore, e quindi in quel settore vogliamo innovare sempre più.
Ecco ambiente, nuove tecnologie e sicurezza!

O.R. – Per finire: un consiglio ai tanti giovani che hanno talento e voglia di fare e per invogliarli a partecipare al bando.

A.V. – Un consiglio? Individuare mercati nuovi magari anche all’interno di mercati tradizionali, trovare idee vincenti che con mezzi e idee diverse e poi di metterci la faccia per comunicare i valori e l’efficacia della idea che si va a proporre. Far credere e saper comunicare un’idea innovativa attraverso la forza e la propria faccia.

 

Le fasi del progetto.

Fino al 31 gennaio 2016 sarà possibile iscrivere il proprio progetto ad Artigenio attraverso il sito artigenio.net
Terminata la fase di raccolta delle candidature, i giudici esamineranno le proposte e selezioneranno le 3 idee più originali e innovative.
I 3 progetti verranno raccontati nel dettaglio con delle mini clip condivise online per alimentare il passaparola sull’iniziativa.
Gli utenti potranno inoltre votare sul sito il loro progetto preferito e influenzare la scelta finale dei giudici.
Al termine della fase di selezione, i giudici decreteranno il vincitore che, con il contributo di Mercedes-Benz Vans, inizierà la realizzazione del suo progetto.
Delle clip video racconteranno l’avanzamento della lavorazione e il reperimento degli strumenti necessari alla sua realizzazione.
Al termine dell’operazione verrà realizzato un video che racconterà l’iter della realizzazione del progetto vincitore.
Infine, verrà organizzato un evento di presentazione con conferenza stampa, nel quale sarà anticipata la call for entry per l’anno successivo.

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