Wolrd Press Photo, in mostra gli scatti più belli
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Sono 97.912 le immagini arrivate quest’anno alla giuria del concorso World Press Photo, il più importante premio mondiale di fotogiornalismo, inviate da 5.692 fotografi professionisti provenienti da 131 nazioni, e tra loro premiati 41 fotografi (tra cui 9 italiani) di 17 diverse nazionalità.
La foto dell’anno è di Mads Nissen, che ritrae una coppia omosessuale di San Pietroburgo in un momento di intimità, immagine di grande impatto e di chiaro invito alla sensibilizzazione sulla tematica omosessuale nel mondo, soprattutto nei Paesi in cui la repressione è molto forte.
Niente sensazionalismi e niente provocazioni: su tutte campeggia la tematica sociale, la riflessione quotidiana e spontanea che certe situazioni e tragedie odierne ci “costringono” a far riflettere. E, oltre al razzismo nelle sue varie forme, troviamo le guerre, anch’esse di varie forme, colore ed espressione, i migranti, e le paure, quelle tristemente e universalmente comuni a tutti gli uomini.
Tra le tante foto in mostra, abbiamo scelto quella della folla dei rifugiati in una barca piena di vite umane che attendono i soccorsi dell’Operazione Mare Nostrum, foto aerea, scattata a 25 chilometri dalla costa libica, del fiorentino Massimo Sestini, vincitore del 2° premio “singole” nella categoria General News (nella foto/Reuters).
Altro italiano degno di nota è Michele Palazzi, romano, classe 1984, che con il lavoro Black Gold Hotel, scattato in Mongolia, vince il primo premio Daily Life “Storie”.
Un doppio riconoscimento poi a Jérôme Sessini dell’agenzia Magnum (1° e 2° premio “storie” nella categoria Spot News) con due storie ucraine: le 298 persone scomparse sul volo del Malaysia Airlines e i ripetuti scontri di Maidan tra polizia e manifestanti.
E quest’anno c’è una novità: è stata inserita la categoria Long-Term Projects per i lavori fotografici a lungo termine. Il primo premio va a Darcy Padilla e al suo “Family Love”, in cui la fotografa americana, che dal 1993 racconta in bianco e nero l’America della povertà, della droga e della violenza, ci mostra la complessa storia di Julie e della sua famiglia, intrisa di amore e malattia, nascita e morte, perdita e gioco.
Tutte le foto vincitrici saranno esposte al Museo di Roma in Trastevere fino al 22 maggio.
O.R