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Open House: dentro gli spazi della cultura

Quando camminiamo per le strade della nostra città, il più delle volte siamo distratti dal rumore assordante del traffico, dalla musica che ascoltiamo con l’ipod, dai messaggi che scriviamo con il cellulare e non ci rendiamo conto di tutto quello che ci circonda veramente. Quindi perchè non dedicare del tempo a tanti, piccoli e grandi luoghi che accompagnano queste nostre distrazioni?

Nasce così Open House, prendendo spunto dalla strategia di marketing anglosassone che consiste nell’aprire la propria casa al pubblico a scopo di vendita. Oggi è un evento culturale di portata internazionale che vede protagoniste 28 città del mondo, da New York a Londra, da Chicago a Barcellona.

Reduce dall’ultimo successo ottenuto lo scorso 2014, Roma si prepara ad accogliere cittadini e turisti per la quarta edizione dell’Open House. Nel week end del 9 e 10 maggio musei, chiese, ville e molte altre strutture, generalmente inaccessibili, saranno aperte al pubblico gratuitamente. Due giornate durante le quali sarà possibile staccare dalla routine quotidiana, fermarsi ed ammirare quei luoghi che siamo abituati a vedere solo di sfuggita, come Villa Torlonia, La Biblioteca di Villa Leopardi, Brancalab, Museo Storico Vigili del Fuoco Roma, ma anche residenze private, studi e luoghi della cultura non aperti solitamente al pubblico.

Anche quest’anno molti eventi animeranno queste due giornate: workshop, mostre, aperitivi, corsi di cucina, fotografia, sport, dibattiti e molto altro renderanno questo week end ancora più interessante, sia per i grandi che per i più piccoli. Un evento al quale è importante partecipare è Pillole di architettura, cucina e ricerca, un intreccio di racconti, di esperienze fisiche e comunicative dell’architettura, cucina e ricerca. Un’iniziativa che ha come scopo quello di promuovere la campagna di sensibilizzazione della Fondazione Gimema Onlus a favore della ricerca sulle malattie del sangue.

Studenti delle facoltà di architettura di Roma (Roma Tre, Sapienza e Tor Vergata), professori, architetti e storici dell’arte accompagneranno gli ospiti attraverso le numerose visite guidate che saranno organizzate nelle sette macroaree della città protagoniste dell’evento: Centro Storico, Flaminia – Parioli, Nomentano – Tiburtina, Esquilino – San Lorenzo, Monteverde – Ostiense, Appio – San Giovanni, Eur – Corviale.

Fra i 170 siti, per il secondo anno, all’interno dell’ex pastificio Pantanella sito in Via Casilina 5E, parteciperà all’iniziativa lasituazione act, lo studio di produzione audiovisivi, che celebra i 40 anni dalla nascita delle radio libere, oggi grandi network governati dalle regole di mercato, allora luoghi di sogno e sperimentazione dove i giovani stavano, inconsapevolmente, rivoluzionando il modo di interpretare il mezzo radiofonico. Per questa occasione sabato sera Basilio Santoro, direttore artistico di Radio 105, Radio Capital e LifeGate, racconterà in chiave autobiografica le vicende che hanno segnato la storia della radio libera, in un programma intitolato Radio Libera – Al di Là del Vetro, in diretta streaming su U-FM Radio, web radio mediapartner dell’evento, proprio dallo studio de “lasituazione”, alle ore 20 di sabato 9 maggio.

Questo e molto altro vi aspetta all’Open House Roma. Non perdete questa occasione e ammirate la ricchezza della nostra città che, per quanti problemi possa avere, è e resterà la più suggestiva del mondo!

Ginevra Johnson

architettura, arte, cultura, open house

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