Un Capretti al Colosseo
Marco Capretti è uno di quei comici che non porta sul palco mille oggetti, ma riesce a far ridere con la sola forza delle sue parole. L’abbiamo incontrato al termine del suo spettacolo alla Festa Dell’Unità presso le Terme di Caracalla, dove ha intrattenuto il pubblico con un monologo sul costumino che portava da piccolo e sulle nuove tecnologie. Tra una birra e un limoncello ci ha anche dato qualche anticipazione sul suo spettacolo del 15 agosto nell’ambito di All’Ombra Del Colosseo e sul suo futuro come comico romano a S.C.Q.R.
Il 15 agosto sarai all’Ombra Del Colosseo, lo spettacolo sarà sulla crisi?
Sarà anche sulla crisi che da una parte stiamo subendo, ma dall’altra ci dà anche tanti motivi di battute. Io dico sempre che c’è talmente tanta crisi che te devi sbrigà a mettere la benzina perché l’ultima volta che ho fatto il pieno mi è aumentata la benzina mentre la mettevo. Si parlerà molto di vacanze romane, non quelle del film ma quelle che teoricamente noi dovremo fare fuori da Roma, prima erano le villeggiature, in cui si partiva dal 1al 31 del mese, oggi sono i low cost e i last minute, che mia nonna pensava fosse un detersivo!
Per lo spettacolo del 15 agosto hai in mente qualcosa di speciale?
All’Ombra del Colosseo è uno degli appuntamenti un po’ più particolari per un artista. Come il teatro è un momento per ritrovare il proprio pubblico che quindi implica un impegno particolare. Io cercherò di portare una cosa nuova che sto cercando di testare in queste tournee estive perché per i comici è importantissimo il riscontro del pubblico per capire se fai ridere o meno. Io sarò appunto protagonista di questo vivere le ferie a Roma, senza far mancare alcuni pezzi del mio classico repertorio, tra cui uno che mi hanno tanto richiesto: si riparlerà di ferramenta perchè il ferramenta è cattivo!
Per lo spettacolo del 15 agosto hai anche girato un videoclip molto carino in cui inviti a non abbandonare i nonni e i cani ma neanche i Capretti, chi ti sta più a cuore tra i tre?
Per un discorso di amicizia e di simpatia Capretti! (ride, ndr)Gli altri due sono a pari merito! A parte gli scherzi ho approfittato del fatto che in estate c’è sempre questo leitmotiv “non lasciate i cani” ma visto che è Ferragosto non lasciate neanche i Capretti, giusto?
Giusto! Ma se l’hai scelto è perchè l’amore per gli animali e per i nonni c’è…
Guarda io manco mangio più la carne! Carne di nonno non ne ho mai mangiata, quindi…
All’Ombra del Colosseo comunque sei un habituè col contenitore Comic Ring Show…
Si, è una kermesse comica che io presento tutti i martedì con la regia di Stefano Fabrizi.
Preferisci una situazione come questa o unno spettacolo tutto tuo?
Non è questione di gusto, sono situazioni molto diverse: in un caso sei al servizio dello show, in uno show tutto tuo sei al servizio di te stesso. Sono due cose diverse ma entrambe piacevoli.
Di tutti gli spettacoli che hai tenuto c’è una serata che non dimenticherai mai?
La prossima! Mi auguro sempre la prossima! Grosse soddisfazioni le ho avute anche in piccoli locali in cui sentivo che la gente mi voleva bene. Il massimo è quando senti che il pubblico inizia a volerti bene, a prescindere dalle risate e dagli applausi, è una cosa meravigliosa che si ottiene sia nelle grandi pazze con mille persone che nei pub con 20 persone.
Quando ti sei reso conto che la comicità era il tuo mestiere?
Quando le persone non mi prendevano sul serio! (ride, ndr) Ho visto altri che su questa cosa ci campavano e mi sono chiesto:perché solo loro? Pure io!
Vieni spesso paragonato a Teo Mammuccari…
No, ho chiesto a tutti quelli che lo scrivevano di non farlo perché è una cosa detta nel periodo in cui conducevo anziché fare spettacoli e lo facevo in modo un po’ dissacrante e canzonatorio, un po’ come Teo, ma è una cosa vecchia. Teo è Teo ed è un grande, ma io sono Marco e basta!
Ma avrai avuto dei comici di riferimento!
Si, ma non mi piace fare i nomi perché non li ricorderei tutti! Mi piace pensare che si può fare comicità con la semplicità, senza cercare i voli pindarici o i virtuosismi,per quelli ci sono i grandi attori di teatro. Gassman è stato un grande attore e un ottimo comico. Il mio scopo non è avere successo ma non avere problemi nella vita, una via di mezzo tra il successo e il cercare solo di arrivare a sera ogni giorno. Voglio trovare la serenità. Alcuni comici romani ci sono riusciti con la semplicità, dicendo quello che pensavano, questo è il mio ideale!
Tra l’altro tu hai partecipato anche al Seven Show…
Si, l’ultimo. Facevo il single, tutto iniziava con “Io già sono single poi voi nemmeno mi aiutate!” e partivo con le disavventure dei single.
Il Seven Show è stato un ottimo trampolino di lancio per molti comici, oggi c’è un erede?
Direi Zelig ma per entrarci la trafila è lunga e a volte non bastano le nostre forze ma si devono incrociare diverse dinamiche. La tv è un grande trampolino di lancio perché ti dà quella visibilità che ti permette di allargare i tuoi orizzonti, anche logistici: passare da un teatro con 250 posti a uno da 500 è un grande salto e la televisione te lo permette. Comunque la decisione finale è sempre del pubblico ma con l’aiuto della tv le chiavi sono ben oleate quindi riesci ad aprire bene le porte.
Nel 2007 hai affiancato Grillo nella presentazione del V-Day, lo preferisci come comico o come politico?
Io ero a Roma mentre lui era a Bologna ed è stata un bella esperienza. Io credo che lui sia un comico eccezionale e che, quando ha iniziato a dire delle cose, erano molto giuste, quindi pareggia.
In un periodo di crisi come questo è più facile o più difficile far ridere le persone?
Più difficile! Le organizzazioni non chiamano e se chiamano lo fanno a cachet dimezzato. Tu puoi rifiutare ma poi magari un collega meno affermato dice di si. Quindi tu comunque perdi la serata. È tosta, ma se non la prendiamo col sorriso noi che siamo comici è finita! (ride, ndr)
Dove ti troveremo dopo l’estate?
Dopo l’estate ci sarà una grande novità che vi dico in anteprima: sarò protagonista di una nuova trasmissione di comici romani con la produzione di Roberto Galiani, S:C:Q.R. Sono Comici Questi Romani condotto da Antonio Giuliani. Sarà la risposta romana alla comicità del resto d’Italia e io sarò l’aspirante sindaco romano: vota Capretti!
Siamo giunti alla fine, vuoi salutare i lettori?
Vi aspetto all’Ombra del Colosseo con grande trepidazione! Mi auguro di regalare ancora un po’ di divertimento al mio pubblico!
Giuditta Danzi
All'ombra del Colosseo, Giuditta Danzi, Intervista, Marco Capretti, martelive, martemagazine, roma, teatro