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Energia allo stato puro: Kasabian!

Foto di Daniele Rotondo

Foto di Daniele RotondoROMA- Il festival PostePay Rock In Roma, lo abbiamo detto più volte, quest’anno ha superato se stesso con la sua programmazione perfetta e internazionale. Una organizzazione così attenta a cosa succede nel mondo della musica mondiale non poteva non aggiungere alla perfezione un gruppo che è ormai sulla cresta dell’onda, sulla bocca e nelle orecchie di tutti.
Non è bastato il tutto esaurito dello scorso 24 febbraio all’Atlantico Live. Non è bastato al pubblico e per fortuna neanche agli organizzatori. Tanto che i britannici Kasabian sono ritornati nella capitale a distanza di 5 mesi riempiendo totalmente l’Ippodromo delle Capannelle lo scorso 18 Luglio.
Il pubblico capitolino e non solo ha invaso letteralmente il grande spazio antistante il Main Stage per assistere allo show della band.
Vengono direttamente dall’Inghilterra dei Beatles e degli Oasis, il loro rock a volte psichedelico ed elettronico è decisamente impregnato di britpop. Il loro ultimo album Velociraptor targato Sony, uscito nel settembre del 2011, li ha definitivamente consacrati nell’Olimpo del Rock. Il loro successo ha varcato i confini di sua maestà e del vecchio continente, arrivando finanche a scalare il difficilissimo mercato statunitense.
Tom Meighan e Sergio Pizzorno, leaders e creatori della band, non potevano che consolidare il loro speciale rapporto con l’Italia ritornando in grandissima forma assieme agli altri loro compagni musicali. E in grandissima forma gli italiani li hanno accolti.

Il colpo d’occhio è unico. Migliaia di persone hanno cantato, saltato, ballato a ritmo dei più noti successi del IMG 9164gruppo. L’energia partiva dal pubblico, inondava il palco e percorreva il percorso contrario, in un continuo scambio.
Sul palco dove sul fondo campeggiava il loro logo, i due beniamini sono saliti accompagnati dai sempre presenti Chris Edwards al basso e Ian Matthews alla batteria e dai turnisti Jay Mehler alla seconda chitarra, Gary Alesbrook alla tromba e Ben Kealey alle tastiere e sintetizzatori.
Occhiali da sole per Meighan e immancabile fascia ai capelli per Pizzorno, osannato dal pubblico per le sue evidenti origini italiane (il padre di Sergio è di Genova). Stile anni ‘70 in generale per tutti i componenti del gruppo, quegli anni che in ogni modo omaggiano anche con chiare evocazioni nella loro musica. Dai Led Zeppelin ai Pink Floyd, e naturalmente ai loro amati Beatles.
Aprono il concerto con quello che è diventato il più famoso singolo dall’ultimo album, la potentissima e travolgente “Days are forgotten” per poi continuare, in un continuum di luci psichedeliche e di delirio, con tanti brani di Velociraptor e singoli dei precedenti album. Immancabili “Velociraptor”, “Fast Fuse”, Switchblade Smiles”, “Re-Wired”, “Let’s Roll like we used to” e naturalmente immancabile la ballata “Goodbye kiss” accompagnata da Meighan con la solita mano a forma di cuore. Bravissimo anche Pizzorno come voce in alcuni brani e bravissimi tutti e due nel coinvolgere il pubblico.
Il loro esaltante show si è concluso con un omaggio più che ovvio alla loro patria, ai loro predecessori e insieme un atto di amore verso il pubblico presente. Meighan lasciato da solo prima di lasciare il palco ha improvvisato a cappella due frasi di “She Loves you” degli scarafaggi di Liverpool, sostituendo We a She.
Un tripudio di energia ha sconquassato il cielo di Capannelle, i Kasabian sono più che una consolidata realtà ormai, sono degni rappresentanti di quel rock britannico a cui tutta la musica deve molto e che tutti gli amanti della musica devono ringraziare.

Valeria Loprieno
Foto di Daniele Rotondo e Giacomo Citro

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