Skip to main content

Cinque matti al Globe Theatre ed è Fool

[TEATRO]

Fool. I comici di ShakespeareROMA- “There’s such a lot of world to see” cantava Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, e sono le note di Henry Mancini ad aprire la stagione 2012 del Globe Theatre di Roma.
Sotto una luna di luce Speed, il primo dei cinque fools a entrare in scena, accoglie il pubblico spigandogli che lui è solo un “matto che ha incontrato un altro matto”. E in questa presentazione si dipana lo spettacolo teatrale Fool. I comici in Shakespeare diretto da Consuelo Barilari, in scena dal 27 giugno al 1 luglio, per poi riprendere dal 28 agosto al 2 settembre.
Non nella foresta, magico luogo nelle favole e anche nell’opera shakesperiana, ma nelle vicende raccontate dal drammaturgo inglese si incontrano cinque matti, che tra storpiature e rivisitazioni rendono omaggio a loro modo al “caro Will”, come simpaticamente lo chiamano i suoi matti.
I cinque fools reinterpretano e giocano con cinque opere teatrali di Shakespeare, l’assoluto protagonista, come è ovvio, del Globe Theatre di Roma. Mastro Nothing, Launce, Yorick, Feste e Speed, nella brillante interpretazione di Adolfo Margiotta, trasformano in un western Come vi piace, decorano con orpelli colorati e fronzoli Molto rumore per nulla, vestono di black la Bisbetica domata e imbellettano i Due gentiluomini di Verona.

Saltando da un’opera all’altra si interrogano sull’amore e sulle resistenze maschili.
“Shakespeare ci piace perché nell’eterna diatriba tra uomo e donna fa sempre fare la figura del cretino all’uomo. Chissà perché?” si domanda ironicamente Mastro Nothing, Roberto Alinghieri, che mette la gonna di Rosalinda in Come vi piace e diventa ruffiano vestendo i panni del Don Pedro di Molto rumore per nulla. Forse, e sarà sempre Shakespeare a rispondergli, dipende dal fatto che “l’uomo è sempre ingannatore, infedele e traditore”.
Cosa c’è di più sciocco e folle? Separare un amore! Tutto inizia e finisce attorno al muro che divide Piramo e Tisbe,Fool. I comici in Shakespeare1 tormento del povero Speed, che cerca di scampare da questo ruolo dall’inizio dello spettacolo. Il muro è la rappresentazione della stupidità umana, sciocca e insensata separazione fisica che divide i due giovani amanti e che li porterà alla morte. I cinque matti iniziano i loro salti sulle parole di Will, tradotte da Masolino D’Amico, partendo proprio da Sogno di una note di mezza estate, e cercando di liberarsi dalla prigione che è l’amore come lo definisce Ganimede, alias Rosalina, in Come vi piace, riuscendo solo a incastrarsi sempre di più tra i giochi e le tragedie degli amanti.
Foll. I comici in Shakespeare è una corsa a ostacoli per omaggiare l’autore elisabettiano, forse a volte con dei vuoti scenici e delle caratterizzazioni che possono risultare troppo forti per un pubblico purista che preferisce vedere le drammatizzazioni e meno le descrizioni ironiche dell’opera di Shakespeare; anche se raccontare con leggerezza fu una delle sue caratteristiche, autore grande nella tragedia come nella commedia.
Tra sollazzi e giochi, i cinque folls si incontrano sotto la luna per discutere dell’interpretazione del dramma di Piramo e Tisbe, i protagonisti della favola ovidiana reinterpretata da Shakespeare ritorneranno in scena dal 4 luglio, sempre al Globe Theatre, ma questa volta nelle vesti consueti de Sogno di una notte di mezza estate, in programmazione fino al 15 luglio.

Rossana Calbi

Consuelo Barilari, Fool, Globe Theatre, martelive, martemagazine, News, roma, Rossana Calbi, teatro

Lascia un commento