Skip to main content

D. Skinner e H. Paker, Sono stato rapito dagli alieni e altre 100 scuse per ritardatari cronici

sono-stato-rapito 800x600

sono-stato-rapito 800x600– Ti ho aspettato mezz’ora, non rispondevi al telefono e me ne sono andato.
– Ma ero solo mezz’ora! È normale a Roma, considerati i ritardi e le attese interminabili sotto le pensiline, e poi hai presente Termini? Ti rendi conto che è il cambio della metropolitana ti fa entrare in un dedalo?

  Ero sotto casa tua, ti ho aspettato mezz’ora sotto casa tua.

Cronaca di uno dei tanti appuntamenti con un uomo decisamente impaziente, secondo il mio modesto parere. Però, confesso che anche io avrei dovuto e potuto prestare un po’ di attenzione alle scuse inventate. Insomma, ci vuole un po’ di fantasia. Ed ecco un libro che ci salva tutti, perché se useremo una delle scuse illustrate da Sono stato rapito dagli alieni e altre 100 scuse per ritardatari cronici, quanto meno sorprenderemo il poverino rimasto in attesa un tempo indeterminato con un’inventiva divertente.
Libro scritto da Dave Skinner in cui lo scrittore e attore si diverte a inventare una serie di scuse che ci fanno sorridere per la loro assurdità, e che ci riportano in un mondo della mente fantastico in cui è veramente facile perdersi. Henry Paker, coautore e disegnatore delle illustrazioni, traccia le linee di questa mappa cerebrale in cui per tutti prima o poi è possibile perdersi, persino i cronici ossessivi compulsivi della programmazione temporale. Perché in questo mondo nulla può andare sempre per il verso giusto, quindi bisogna essere malleabili, come insegnava Sun Tzu ne L’arte della guerra e non farsi cogliere impreparati.
Le scuse di Steve sono assolutamente geniali come lo sono le centouno tavole che raccontano la storia di un Bianconiglio senza capelli di corsa per la città, e sempre con una buona scusa da presentare al suo arrivo.


A chi non è capitato di farsi prendere da esigenze che ci sembrano impellenti e che ci ipnotizzano facendoci dimenticare il lavoro, gli amici e anche noi stessi? Per Steve queste ipnosi sono veramente frequenti e direi anche molto coraggiose. Chi non si è trovato risucchiato dal piumone? Io lo trovo più pericoloso delle sabbie mobili che in realtà non fanno sprofondare completamente il corpo del malcapitato, il piumone è veramente tremendo, un vero dramma! Ti avvolge per intero e ti culla con il suo tepore portando la tua mente in una condizione di ebetudine, credo che il piumone abbia le stesse controindicazioni degli oppiacei. E i vestiti? Per noi signore è un problema, infatti in metropolitana si possono studiare quelli che sono i risultati di palesi ritardi, perché altrimenti non si spiegherebbero combinazioni tanto azzardate di colori e fantasie, ma anche per Steve, a quanto pare, la logistica di un pantalone può diventare motivo per incepparsi e veder scorrere le lancette dell’orologio senza poter far nulla al riguardo.
Steve è fisiologicamente simpatico perché tutto quello che lui vive o inventa potrebbe essere il frutto di una fantasia realmente vissuta, sembra un ossimoro, ma basterà pensare alle realtà parallele che si aprono quando si fissa il monitor del computer mentre con questo non si ha la minima interazione. Si aprono mondi strani e non ci si rende conto che il tempo sta passando e l’orario in cui avremmo dovuto raggiungere chi ci aspetta è già passato da un bel po’.
Forse è indice di grande maleducazione, come mi hanno detto alcuni, e se fosse invece l’espressione di una grande fantasia, o magari solo di una piccola forma di insicurezza? Se il ritardatario volesse solo mettere alla prova chi lo sta aspettando e capire se lui attenderà quella mezz’ora per poi vederla scendere e dire: valeva la pena aspettare! Sì, per noi donne il ritardo è una vera necessità.
Fondamentale anche per chi attende. Immaginate come potreste bloccare il ritardatario/a suggerendo: sei inciampato in una serie di varchi temporali? Come accade a Steve.

O magari: sei stato testimone di un miracolo? Ma se avete aspettato una lei vi suggerisco di aggiungere: e adesso io lo vedo qui di fronte a me. E tutto andrà per il verso giusto, anche se inizierà con un po’ di ritardo…

Dave Skinner e Henry Paker, Sono stato rapito dagli alieni e altre 100 scuse per ritardatari cronici, pag. 112, € 12

Rossana Calbi

 

D Skinner, D. Skinner e H. Paker, H Paker, letteratura, martelive, martemagazine, Recensioni, Rossana Calbi, Sono stato rapito dagli alieni e altre 10 scuse per ritardatari cronici

Lascia un commento