Prima nazionale: Nettezza Urbana
[TEATRALMENTE]
ROMA- Ha debuttato lo scorso 13 marzo al Teatro dell’Orologio di Roma lo spettacolo intitolato “Nettezza Urbana diretto da Francesco Randazzo e presentato da Ostinati Officina Teatro con Carmen Giardina e Walter Da Pozzo gli attori interpreti che hanno dato vita ad una interpretazione passionale e grintosa.
Un duetto efficace per una performance impregnata di pathos e di energia, non solo fisica, ma anche spirituale nei confronti della vita. Una tematica piuttosto impegnativa, importante non solo per gli interpreti, ma per l’intero pubblico catapultato in una dimensione sì attoriale, ma che delinea, disegna e affronta anche bruscamente peripezie di vita e problematiche che in maniera più o meno diretta, più o meno sensibile, tutti affrontano o per lo meno ne parlano.
Il testo di Walter Da Pozzo è la lotta tra una donna e un uomo, tra due individui, entità ed identità dispersi e anche un po’ spaventati dal mondo contemporaneo che li avvolge; un confronto che non risparmia energie e che i due affrontano per difendersi dalla prepotenza, i pregiudizi e da tutto ciò che li scuote interiormente ed esteriormente. Ma in questo tumultuosa tempesta di sensazioni, i due tra una discussione ed un’altra trovano sempre un punto di incontro per sorreggersi e affidarsi perché in fondo hanno bisogno l’uno dell’altra nonostante le apparenze. E come nella vita reale ci si affida alle persone più care che sai che possono comprenderti, nonostante tutto.
Carmen Giardina e Walter Da Pozzo interpretano le vicende di due operatori ecologici che stanno terminando il turno di lavoro e che ne vedranno delle belle affrontando innanzitutto se stessi. Partendo da un contrappunto di ideali e di scelte opposte – infatti – finiscono per affrontarsi sul loro privato, su quello che sono stati e che attualmente sono e sulle loro paure dalla quale nascerà una vera battaglia. Ma ad un certo punto accade qualcosa che li spaventa… Rumori strani, buio sempre più buio e l’entrata in campo di un’ombra misteriosa che resta un enigma senza risposte. L’unico punto fermo è che un attimo dopo i due ritrovano sotto una panchina un piccolo cartone. E loro già spaventati si alleano, si uniscono e finiscono per collaborare e trovare la forza di aprire quel cartone dal contenuto sospetto… E cosa sarà mai? Una bomba come loro temono?
Per non rovinare la sorpresa non vi sveleremo il finale, ma suggeriamo di seguire l’epilogo dal vivo che vi sorprenderà… Forse.
Maria Logroio
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