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Parabole fra i Sanpietrini IV

sephi-23

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[TEATRO]

Disambigua – Sephirot 

sephi-23Continua la rassegna teatrale Parabole fra i Sanpietrini al Forte Fanfulla di Roma e dall’8 al 10 marzo 2012 è andato in scena Disambigua – Sephirot della Compagnia In_Ocula di Faenza, composta da Cristina Ghinassi (autrice del testo e attrice), Andrea Fronzoni (regista), Andrea Pedna (progetto video) e Federico Visi (musiche e suono dal vivo).

Lo spettacolo, realizzato con il sostegno di Do – Nucleo Culturale e Casa del Teatro di Faenza, è un simposio di linguaggi creativi, tra recitazione, video e musica, i quali si avvicendano nel perimetro di uno spazio fisico e mentale, quello degli spettatori che sono stati chiamati a partecipare alla storia della protagonista, Lilith.
Scordatevi una trama intessuta secondo ordini, non andate a cercare la razionalità in queste righe, Lilith vi conduce per mano, mentre camminate su un filo sospeso tra ciò che è e ciò che si nasconde nell’oscurità dell’essere umano che si fa strada lungo le pendici della sua esistenza buia, complessa e tormentata.
Proprio come la vita di Lilith.

La protagonista, una donna che si è sottratta alla volontà del suo compagno, di quell’amore con cui avrebbe sephi-23concepito un altro essere, si muove tra le luci apparendo in infinite forme, ma sempre con lo stesso pensiero: quello che la fa apparire agli occhi altrui una prostituta e camminare tra la gente, muoversi trai pensieri altrui senza rimorsi, soave e piena come una foglia bagnata che vola spinta dal vento.
Il suo forte senso di umiliazione e negazione nei confronti del prossimo la trascina verso l’esilio, verso l’abbandono della vita ordinaria per abbracciare la morte, l’oscurità e la distruzione di tutto ciò che appartiene alla sfera dei sentimenti: ogni individuo che si ferma ad osservare i suoi movimenti, ad ascoltare le sue parole ripetute fino all’esasperazione, ogni singolo individuo diventa complice della sua colpa e della sua esistenza al limite.
Gli effetti sonori e visivi riempiono questo spettacolo decisamente non adatto ai vegetariani e agli animalisti. Lilith continua a sorprendere il pubblico fino alla fine e il suo coraggio, il suo istinto animale la liberano dalle apparenze contro cui si scaglia sin dall’inizio del suo monologo.
Torneremo ancora a parlare di teatro e di Parabole fra i Sanpietrini, restate sintonizzati!

Eva Di Tullio

 

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