I Love Candies, tutti i dolci della Dorothy Circus
[GRAFFI(A)TI AD ARTE]
Eppure ero stata precisa; avevo indicato il posto: la Dorothy Circus Gallery di Roma e avevo anche fatto un’accurata lista di quello che avrei voluto trovare nella mia calza dei regali. I miei cadeaux dovevano essere zuccherini e mielati come caramelle che si sciolgono in bocca lentamente, nessun morso frettoloso avrebbe dovuto accelerare il piacere di quei doni. E non credo di essere stata eccessiva nelle richieste.
Ecco la mia lista: due quadri dell’esordiente Neirus, all’anagrafe Salvatore Sorrentino, non avevo neanche specificato quali, tanto sia quelli a matita e acquarello che quelli a olio sono semplicemente deliziosi. La nuova perla di Alexandra Mazzanti risponde ai dettami del pop surrealismo più delicato. Nei quadri di Neirus i protagonisti hanno gli occhi spalancati e sono persi in un contesto onirico in cui la natura si esprime con colori forti come in Sad Symphony, in cui nonostante i toni decisi tutto è delicato e quasi immobile come congelato, cristallizzato dai colori freddi mentre i personaggi sono fluttuanti come in un pensiero rarefatto.
In The Wax Island, invece, sembra che i sogni siano fatti di cera, si sciolgono lentamente e assumono forme strane, all’interno ci possiamo incastonare dei pezzi che non si congiungono, e che rimangono bloccati e sempre identici a loro stessi grazie alla sostanza viscosa.
Avevo aggiunto, sempre per dare molta libertà alla “cara” Befana, di scegliere lei quale scultura tra quelle di Clementine De Chabaneix fosse più adatta come leccornia tra le leccornie. Le sculture dell’artista francese, in esclusiva per la galleria romana, hanno il gusto un po’ macabro di Tim Burton e si caratterizzano grazie alla poesia atavica dell’illustrazione francese. Ragazzine in resina leggono libri e si appollaiano come uccellini su altalene dondolanti nel nulla, uniche protagoniste dei loro sogni, guardano altrove senza curiosità perché non possono sperare di far parte di una realtà che non le può rappresentare e a cui non possono appartenere. Si sdoppiano in due teste, una sola non può contenere tutto il mondo immaginifico in cui gli amici sono giganti tigri bianche e conigli giocattoli.
Quindi, avevo dato la giusta libertà di scelta alla vecchia dalle scarpe rotte, ma specificato che le mie “caramelle” dovevano venire dalla mostra I Love Candies ospite della Dorothy Circus fino al 15 gennaio, aveva tutto il tempo per organizzarsi.
Ma, quest’anno la mia calza era vuota! Che le costava, dico io, fare una deviazione e da piazza Navona arrivare fino a Campo de’ Fiori per fare un rifornimento ad hoc?
Non ero stata neanche tanto pretenziosa, avrei potuto aggiungere la splendida e candida Scissor And Butterfly di Yosuke Ueno, venticinque centimetri bianchi macchiati da una farfalla rossa. Il punto è che io mi sono convinta che la vecchia signora che attendiamo per chiudere con dolcezza tutte le feste, ci sia passata in galleria e che si sia persa tra i quadri di una mostra che rappresentano un modo che le si adatta a pennello. Si sarà incantata sulle immagini apotropaiche e antiche che ricordano le favole che si raccontavano ai bambini e ci avrà trovato qualche suo vecchio conoscente. Magari si è sentita come a casa e si è dimenticata che c’era da fare una serie di commissioni urgenti, tra cui: riempire la mia calza. E se, invece, si fosse semplicemente dimenticata di me, vorrà dire che magari le invierò un MMS con l’immagine di un quadro di Paolo Guido per ricordarle che merito anche io un angelo paffuto sul mio giaciglio.
Magari non sono stata così brava quest’anno e non ho meritato “caramelle” per gli occhi, ma un angelo protettore non si può negare neanche ai bambini più impertinenti!
www.dorothycircusgallery.com
Shiba
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