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Verso l’alto con Luisiana Lorusso

Foto di Giacomo Citro

Foto di Giacomo Citro

CORATO- In estate, si sa, il passaggio nella propria terra d’origine è d’obbligo, specialmente se quella terra si chiama Puglia, una delle mete per le vacanze più in voga degli ultimi anni. Terra riscoperta soprattutto per il suo bellissimo mare e le sue spiagge, ma anche per le sue tradizioni, i suoi tesori architettonici, i paesaggi mozzafiato, la gastronomia e, non ultimi, i divertimenti e gli eventi musicali. 

Della musica e del suo grandioso sviluppo (merito anche di Puglia Sounds, programma della regione per la produzione e promozione musicale) ne abbiamo già parlato, ne parliamo e  ne riparleremo ancora. Già,  perché il paese della pizzica e della Notte della Taranta che richiama gente da tutto il mondo, ha un panorama musicale vario eIMGP5086 di altissimo livello in parte scoperto e in parte ancora tutto da scoprire. In mezzo a stelle più note al grande pubblico, ci sono una miriade di costellazioni che brillano di luce propria e che, se non sono ancore esplose nell’universo musicale italiano, si ha la convinzione ascoltandole che esploderanno e illumineranno presto.
Tra queste la violinista-cantante Luisiana Lorusso. Originaria di Ruvo di Puglia, trasferitasi da tanti anni ormai nella Capitale, non ha mai dimenticato le sue radici, anzi le ha custodite gelosamente e le ha trasportate nella sua musica in maniera vibrante. Ed è così che all’interno della quarta edizione della rassegna Corato in Jazz ritroviamo lei e il suo quartetto, che annovera nelle sue file i migliori musicisti jazz della sua terra: Gaetano Partipilo al sax contralto e soprano, Mirko Signorile al piano, Giorgio Vendola al contrabbasso e Fabio Accardi alla batteria.

Così nella giornata della rassegna dedicata a lei, il 25 Agosto scorso, ha avuto modo di presentare a pochi chilometri da casa sua, il suo album d’esordio Upwards, uscito nel 2010 per l’etichetta indipendente Cinik Records. Un album in cui ha usato la modalità del concept per riuscire ad esprimere, come si legge dal suo myspace,  “l’effetto travolgente e nello stesso tempo rigenerante che l’IMPREVISTO, il NON ATTESO, il CAMBIAMENTO apportano nella vita di ognuno allorché irrompono senza avvisare, stravolgendo gli equilibri precostituiti”. Il concept in questione è un viaggio tra i colori e le emozioni, i significati arcaici ed esoterici a cui essi rimandano, il tutto trasportato con una modernità e contemporaneità, frutto anche delle sue esperienze musicali eterogenee e poliedriche. Ed è così che riaffiorano i suoi studi classici miscelati al suo amore per il jazz e alla sua volontà di sperimentare con l’elettronica, in un equilibrio sempre in bilico tra realtà e immaginifico.
IMGP4953Il brano Lux, con il quale apre il concerto è il brano attraverso il quale  nascono i colori della sua tela musicale. Attraverso la luce, infatti, i colori diventano intellegibili e percepibili e i nostri occhi riescono a scorgerne le sfumature. Da quel momento in poi, ogni brano arricchisce la tela Kandinskyana della musicista pugliese. Orange, il colore del divenire, Green, il colore della meditazione alla ricerca di sé, Red il colore dell’urgenza, dell’emozione e della smania di comunicare amore, Blue, Il colore della conoscenza e della pace interiore, Brown il colore della Madre Terra che dona la vita e poi Grey il colore dell’addio e infine Yellow il colore del sole che scandisce i ritmi della natura, un inno alla vita, ultima irruenta pennellata che conclude la sua opera di suoni avvolgenti. Un unico standard per omaggiare il grande Monk, ‘Round Midnight, e un bis solo piano e voce dal titolo Battaglio, dedicata ad uno dei suoi maestri, il pianista Stefano Battaglia, concludono degnamente la serata dell’artista.
Una serata in cui si è apprezzata la sua voce calda  intensa e sensuale, la sua eleganza sul palco e naturalmente il suo danzare tra le corde del violino. Un progetto di ampio respiro, in cui c’è molta Puglia e molto mondo, in cui le emozioni si abbracciano alle note e gli strumenti alle persone, in un turbinio di sensazioni travolgenti che ci hanno portato Upwards, verso l’alto!

Valeria Loprieno
Foto di Giacomo Citro

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